
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Soluzioni vietate come il DAS: il buco nel muso Ferrari
La Rossa disegnata da Aldo Costa dal GP di Spagna 2008 aveva introdotto un grande slot sotto al muso della F2008 che faceva sfociare il flusso nella parte superiore. Era un'anticipazione dell'S-duct e valeva circa 5 km/h di velocità massima grazie ad ali con minore incidenza.

La Ferrari dopo aver vinto il mondiale nel 2007 con Kimi Raikkonen voleva difendere il titolo iridato e aveva introdotto sulla F2008, che era una profonda evoluzione della F2007, un’importante novità aerodinamica che poi, l’anno dopo, era stata vietata dalla FIA proprio come accadrà con il DAS della Mercedes.

Kimi Raikkonen, con la Ferrari F2008 dotata di S-duct
Photo by: Sutton Images
E, quindi, vi proponiamo un’altra puntata delle soluzioni bandite: si trattava dell’S-duct che avrebbe dato dei risultati molto importanti, specie sulle piste a medio carico, ma che non ha permesso a Felipe Massa di cogliere quell’alloro iridato che avrebbe meritato e che ha gustato solo per qualche secondo alla conclusione del GP del Brasile prima della beffa di Lewis Hamilton.

Ferrari F2008: ecco lo sfogo d'aria dell'S-duct nella parte superiore del muso
Photo by: Giorgio Piola
Sulla Rossa, disegnata da Aldo Costa sotto la diresione tecnica di Mario Almondo, dal GP di Spagna era stato aperto un grande soffiaggio sotto al muso che, grazie a un condotto a forma di Esse, portava il flusso sulla parte superiore del muso, accelerando i flussi che arrivavano dalla parte anteriore della monoposto.
Il muso con il “buco” era stato la soluzione tecnica più innovativa e originale del 2008: a Maranello si erano ispirati al concetto della Williams con il discusso muso a “tricheco” che nel 2004 non aveva funzionato, pur indicando un’interessante linea di sviluppo aerodinamico che nella storia aveva avuto un precedente con la deludente Lotus 80.

Lotus 80: il soffiaggio nel muso e i due tunnel Venturi laterali
Photo by: Giorgio Piola
L’idea della Ferrari doveva servire a migliorare il riempimento del flusso sotto al muso in prossimità dello strato limite per avere meno bloccaggi dell’aria che era destinata a essere convogliata verso il diffusore posteriore, incrementando la downforce senza penalizzare la resistenza all’avanzamento.

Ferrari F2008: in giallo lo sfogo d'aria dell'S-duct nella parte superiore del telaio
Photo by: Giorgio Piola
In modo più marginale si sono ripuliti anche i flussi sopra all’abitacolo facendo lavorare meglio anche la zona intorno all’airbox del motore. Il vantaggio era tale che la Rossa poteva scendere in pista con ali più scariche grazie a una riduzione dell’incidenza dei flap tanto all’anteriore che al posteriore.
La differenza di velocità massima registrata, infatti, su piste tipo Barcellona era stata misurata in 5-6 km/h, un valore importante per favorire dei sorpassi.

Ferrari F2008: l'ala anteriore a ponte in stile Toyota e il buco apparso in Spagna 2008
Photo by: Giorgio Piola
La Rossa era facilmente riconoscibile per quell’ala anteriore di chiara ispirazione Toyota che aveva un flap a ponte elegantemente raccordato con il muso in modo da creare una sorta di convogliatore di flussi.
Del resto anche il “naso” era piuttosto interessante: era più alto da terra a confronto con quella della F2007 e presentava una sezione inferiore molto scavata e sofisticata pensata per avere la massima efficienza del buco.
L’aspetto curioso è che l’S-duct non fu presentato in occasione del lancio della F2008, visto che il muso con il buco era stato introdotto solo in occasione del debutto europeo a Montmelò, ma il condotto era già presente in macchina con la presa d’aria e gli sfoghi che erano stati opportunamente chiusi, ma gli occhi più attenti avevano notato le chiusure posticce e qualcosa di inedito era da aspettarselo.

Ferrari F2008: la Rossa vista dall'alto
Photo by: Giorgio Piola
La F2008 aveva leggermente ridotto il passo rispetto alla F2007, mentre la McLaren aveva scelto un interasse più lungo, per restando sensibilmente più corta. Questa modifica aveva permesso di spostare la distribuzione dei pesi di più sull’anteriore, evitando di dover introdurre della zavorra nel muso per trovare il giusto bilanciamento.
La Ferrari si era rivelata una macchina piuttosto equilibrata, tale da essere particolarmente “gentile” con le gomme, facilitando il compito dei piloti che dovevano fare i conti per l’assenza del traction control e del freno motore vietati dai regolamenti, mentre la rivale di Woking sembrava più aggressiva sugli pneumatici.
La trovata della Scuderia era poi stata bannata dalla FIA per la stagione 2009 e l’abbiamo vista tornare in auge solo negli anni successivi con gli attuali S-duct che devono avere una rampa fra lo slot inferiore e lo sfogo superiore molto corto.

Ferrari F2008: ecco una vista dal sotto del buco dell'S-duct
Photo by: Giorgio Piola
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