Hembery: "Molti interrogativi circa le stretegie"
La Pirelli non si sbilancia anche perché in Russia non si è mai corso in passato con le supersoft
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team
XPB Images
Nico Rosberg ha conquistato la pole per il Gran Premio di Russia con i P Zero Red supersoft, con i quali ha eclissato la pole dello scorso anno (ottenuta con gomme morbide) già nella Q2.
Questo nonostante i piloti abbiano girato molto poco durante le prove. La pista di Sochi è abbastanza liscia e offre poco grip; inoltre, la gommatura è stata lavata via dalla pioggia di ieri. Come dato, Vettel e Nasr non avevano mai utilizzato la supersoft prima della Q1.
I team non hanno, quindi, molti dati a disposizione in merito ai livelli di usura e degrado e questo inciderà anche nell’elaborazione delle strategie. Le condizioni ambientali e di pista sono rimaste abbastanza fredde durante tutto il giorno, per cui una delle sfide maggiori è stata quella di riscaldare abbastanza le gomme, su un asfalto scivoloso. Soltanto Rosberg e Hamilton sono riusciti a completare la Q1 utilizzando unicamente la mescola morbida, e segnando rispettivamente il primo ed il terzo miglior tempo della sessione.
Dalla Q2 in poi, tutti i piloti hanno utilizzato soltanto gli pneumatici supersoft, che sono attualmente 1,1 secondi al giro più veloci di quelli soft. Anche in questa sessione i piloti Mercedes sono stati i più veloci. Rosberg ha segnato il miglior tempo nel suo ultimo run in Q3, lasciandosi alle spalle Hamilton e Valtteri Bottas.
L’ultima sessione di prove libere di questa mattina è stata interrotta in seguito ad un incidente accorso al pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz. Al momento dell’interruzione, Rosberg era il più veloce con gomme supersoft. Le attività in pista necessarie per riparare le barriere hanno costretto a cancellare la gara di GP3; questo ha ulteriormente limitato la quantità di gomma depositata sulla pista.
Paul Hembery, Direttore Pirelli Motorsport: "La cosa più importante di oggi è che Carlos Sainz sta bene. Tutto il resto è secondario. I piloti hanno potuto girare poco, per cui ci sono molti punti interrogativi circa la strategia ottimale di gara – soprattutto perché non abbiamo mai corso qui con la mescola supersoft".
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