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F1 | Simulazione Miami: grande stress alle gomme alla curva 6

Sul circuito cittadino ricavato nei pressi dell’Hard Rock Stadium gli pneumatici che saranno sottoposti a maggiore sforzi saranno quelli del lato destro. Nella sequenza di curve dalla 6 alla 8 le gomme tenderanno a riscaldarsi non solo in frenata e accelerazione o in curva, ma anche per effetto della deformazione ciclica a cui sono sottoposte. Difficile sarà trovare un compromesso nel setup fra il tratto guidato e i lunghissimi rettilinei.

Pista del GP di Miami

Foto di: Miami GP

La F1 lascia momentaneamente il suolo europeo per approdare in Florida, per l’atteso debutto del Gran Premio di Miami, il primo dei due appuntamenti statunitensi in calendario quest’anno (da notare che solo l’Italia e gli States possono vantare due GP in questa stagione).

La gara di Miami si tiene in un circuito cittadino, ricavato nei pressi dell’Hard Rock Stadium, casa della franchigia NFL dei Miami Dolphins. Il tracciato è contraddistinto da 19 curve, 7 a destra e 12 a sinistra, con 3 rettilinei di cui due molto lunghi, che lo rende un cittadino abbastanza atipico, molto simile per certi versi a quello di Baku.

Vi sono tratti praticamente rettilinei, nei quali sarà necessario un assetto aerodinamico della monoposto scarico per contrastare la resistenza all’avanzamento, e settori come il primo e quello che va da curva 11 a curva 16, che sono invece molto tortuosi. In questi tratti sarà importante avere un buon carico aerodinamico. Trovare il giusto setup sarà una bella gatta da pelare per i piloti e gli ingegneri.

Le simulazioni realizzate dai tecnici di MegaRide con i loro modelli predittivi proprietari evidenziano proprio quest’aspetto. Nel grafico proposto in basso sono state rappresentate le diverse energie termiche generate sugli pneumatici in un giro sul tracciato americano: lo pneumatico tende a riscaldarsi non solo nelle fasi di frenata e accelerazione o in curva, ma anche per effetto della deformazione ciclica a cui è sottoposto, data la sua natura viscoelastica. Le gomme maggiormente sollecitate sono l’anteriore destra e la posteriore destra, in special modo nella zona tra curva 6 e curva 8.

Variazioni termiche sulle quattro gomme nel GP di Miami

Variazioni termiche sulle quattro gomme nel GP di Miami

Photo by: MegaRide

Nella sequenza delle curve 11-16, lo pneumatico posteriore destro subisce un incremento termico massimo sulla superficie pari al 20%. Tale sollecitazione termica è abbastanza importante per tutta la sequenza fino a curva 8, salvo poi venire contrastata dal successivo tratto praticamente rettilineo.

Alla curva 6 ci può essere una variazione di temperatura del 20% sulle gomme

Alla curva 6 ci può essere una variazione di temperatura del 20% sulle gomme

Photo by: MegaRide

Per questo appuntamento del mondiale le temperature ambientali potrebbero essere vicine ai 30°C, con ovvi problemi per le gomme. Come mostrato dai grafici proposti dagli ingegneri di MegaRide, i nuovi pneumatici da 18 pollici potrebbero offrire una miglior gestione delle temperature superficiali rispetto ai vecchi da 13 pollici.

I primi tendono infatti ad avere una temperatura media decisamente più bassa, permettendo infatti ai piloti una meno attenta gestione delle coperture durante i vari stint.

Confronto fra le temperature di gomme da 18

Confronto fra le temperature di gomme da 18" rispetto alle gomme da 13" a Miami

Photo by: MegaRide

Per questo Gran Premio la Pirelli ha deliberato le mescole C2 C3 e C4. Scelta abbastanza conservativa essendo un circuito cittadino, simili a quella per il GP dell’Arabia Saudita, giustificata dall’assenza di esperienza su questo tracciato e dalla poca conoscenza dell’asfalto posato nei pressi dell’Hard Rock Stadium.

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