F1 | Simulazione Megaride: a Spielberg trazione e aria rarefatta
La pista del Red Bull Ring in Stiria è un tracciato stop and go che privilegia le accelerazioni in uscita dalle curve che sono solo dieci, sette a destra e tre a sinistra. L'usura delle gomme è molto limitata, mentre le power unit e i freni sono sottoposti a fatica a causa dell'aria rarefatta per i 700 metri di quota.
Dopo appena una settimana, la F1 torna protagonista al Red Bull Ring, Spielberg, per il Gran Premio di Austria. Il circuito, di proprietà della Red Bull, si trova alle pendici delle Alpi dove l’aria più rarefatta riduce la portata di ossigeno ostacolando il corretto raffreddamento delle power unit e dei freni.
Il tracciato austriaco è caratterizzato da sole 10 curve, intervallate da diversi tratti rettilinei, rendendolo un classico circuito stop ‘n go dove è richiesta molta trazione per uscire al meglio dalle curve a bassa velocità. Le pieghe più impegnative sono la 4, in discesa, e le curve 7 e 8, le uniche zone in cui lo stress laterale non è trascurabile.
Grafico MegaRide, Austria
Foto di: MegaRide
- Dal grafico delle temperature si può osservare lo stress termico subito dalle coperture in ingresso e uscita curva a causa della natura stop ‘n go del tracciato, in cui contano in maniera decisiva le frenate e le accelerazioni. Lo stress termico nelle curve 4, 7 ed 8 è invece legato alla componente laterale, esplicata in curva.
- Per questo weekend, Pirelli ha scelto il set più morbido a sua disposizione: C3-C4-C5, grazie all’asfalto poco abrasivo e ad un grip atteso non elevato
- Il sistema frenante e le power unit saranno critici in questo Gran Premio. Il tracciato, infatti, è caratterizzato da lunghi rettilinei e curve lente che richiedono staccate impegnative. Inoltre, l'autodromo sorge a quasi 700 metri di altitudine, dove l’aria è più rarefatta e rende più difficile il raffreddamento delle power unit.
Grafico MegaRide, Austria
Foto di: MegaRide
Come mostrato nel grafico, è facile attendersi un'usura medio-bassa degli pneumatici grazie alla limitata abrasività del circuito. Leggermente minore è l’usura della anteriore destra a causa del maggior numero di curve a sinistra. Attenzione, però, alla conformazione della pista caratterizzata da continue variazioni di pendenza che in curva possono facilmente innescare dei bloccaggi.
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