F1 | Simulazione Brasile: le insidie della pista antioraria
Il tracciato di Interlagos dedicato a Carlos Pace si trova a circa 700 metri di altitudine ed è collocato fra due laghi artificiali che rendono l'asfalto pieno di dossi. Nel GP del Brasile si gira in senso antiorario per cui le gomme più sollecitate sono quelle di destra in appoggio. Ecco i dati di simulazione degli ingegneri di MegaRide che indicano come la pista di San Paolo impegni gli pneumatici con forze più longitudinali che laterali.
Per il penultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, i team sbarcano a San Paolo del Brasile, nell’Autodromo Josè Carlos Pace, noto tra gli appassionati come circuito di Interlagos.
Il tracciato è lungo 4.309 metri, per un totale di 15 curve ed è percorso in senso antiorario. La sua collocazione è molto particolare poiché, essendo posto tra due laghi artificiali, il terreno risulta non molto solido e presenta dei dossi oltre che un asfalto non ben livellato.
Due rettilinei contraddistinguono il circuito, quello del traguardo e quello tra Curva do Sol, curva 3, e la Descida do Lago, curva 4, mentre il resto del circuito è abbastanza tortuoso con molte curve in successione, specie nel secondo settore, che stressano le gomme, in particolare l’anteriore destra.
Nonostante si trovi in altura, a circa 700 metri slm, non si hanno rilevanti problemi legati all’aria meno densa, come è avvenuto nel recente appuntamento di Città del Messico disputato a una quota di 2.200 metri.
La temperatura raggiunta dalle quattro gomme in un giro sul tracciato di Interlagos
Photo by: MegaRide
Come mostrato dal grafico proposto dai tecnici di MegaRide, nel quale si evidenzia la temperatura raggiunta dalle quattro gomme in un giro sul tracciato, le gomme maggiormente sollecitate dal punto di vista termico sono quelle di destra, specie in curva 3, dopo la S di Senna, curva 4 e curva 11/12.
Le gomme di sinistra, invece, non mostrano criticità in quanto sono sollecitate maggiormente solo tra curva 6 e curva 8.
Nel grafico in basso, i tecnici di MegaRide hanno effettuato l’analisi delle energie termiche legate ai carichi longitudinali e laterali in tre curve peculiari del circuito. La friction power longitudinale è leggermente preponderante rispetto alla laterale, specie nel primo settore, come in curva 1/2, e anche in curva 4.
I carichi laterali sono più importanti nel secondo settore, come in curva 9, sebbene non si tratti di carichi in assoluto molto elevati, considerata la brevità delle pieghe.
L’analisi delle energie termiche legate ai carichi longitudinali e laterali in tre curve peculiari del circuito di Interlagos
Photo by: MegaRide
In sintesi, il tracciato brasiliano è carattetizzato da carichi laterali medi, con una leggerissima componente longitudinale più marcata che favorisce un maggior impegno nella fase di trazione/frenata rispetto alla fase in curva, limitata al secondo settore su tratti molto brevi.
Pirelli ha scelto le mescole C2, C3 e C4 per la gara brasiliana, ovvero il set medio della gamma di pneumatici, che dovrebbe garantire una maggiore adattabilità alle temperature, che sono potenzialmente molto variabili: quelle dell’asfalto possono essere tra le più alte dell’anno e non è stato raro negli anni passati avere situazioni meteo estreme, con piogge torrenziali.
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