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Sainz non è stato tradito dal motore a Silverstone

Toro Rosso non ha però specificato quale sia stata la componente a costringere al ritiro il giovane iberico

Il Gran Premio di Gran Bretagna andato in scena il fine settimana appena trascorso sul tracciato di Silverstone è stato uno degli appuntamenti più complicati per la Scuderia Toro Rosso. Il team faentino, infatti, non è riuscito a portare al traguardo nessuna delle due vetture, finendo così per eguagliare il medesimo risultato del Gran Premio del Bahrein. 

Nelle ultime ore, nella fabbrica di Faenza, i meccanici della scuderia italiana hanno analizzato componente per componente la vettura di Carlos Sainz jr, il quale è stato costretto a parcheggiare la sua STR10 a bordo pista dopo un inizio di gara molto promettente a causa di un guasto non precisato.

Al termine dell'approfondita analisi, il team è riuscito a verificare quale sia stato l'inconveniente che ha costretto il bravo rookie proveniente dalle World Series by Renault 3.5 al prematuro ritiro. Dopo i primi Gran Premi della stagione, in cui la power unit Renault ha appiedato in qualche occasione entrambi i piloti della line up Toro Rosso, in questo caso non è stato il propulsore transalpino a tradire Sainz, ma un problema di natura elettrica.

Pur non rendendo nota la parte incriminata, per il team italiano questa è certamente una buona notizia, anche se occorreranno ulteriori controlli sulle componenti per evitare che possano accadere altre situazioni simili nelle prossime gare. La Toro Rosso occupa l'ottava posizione assoluta nel campionato dedicato ai costruttori e ha nel mirino la Sauber, che dista appena due punti. Il team di Hinwil è certamente un obiettivo alla portata della Scuderia, considerando la crescita delle STR10 e al contemporaneo plafonamento delle vetture elvetiche, a secco di aggiornamenti significativi da inizio anno.

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