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F1: si riparla della terza macchina per i giovani piloti

Toto Wolff e Christian Horner hanno riproposto un'idea che puntualmente si risente nel paddock: offrire una terza vettura da riservare ai giovani talenti che rischiamo di non trovare spazio nel Circus. L'idea può essere applicabile anche con il budget cap.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

L’esclusività è sempre stata nel dna della Formula 1, ma la presenza di sole venti monoposto sulla griglia di partenza costituisce un muro insormontabile per diversi giovani che pur avendo raggiunto successi importanti nelle serie propedeutiche, non trovano spazio per il grande salto.

Le indicazioni che arrivano dal mercato piloti in vista della prossima stagione, confermano che nel 2022 difficilmente ci sarà spazio per piloti esordienti, indipendentemente da chi riuscirà a vincere il campionato Formula 2.

In quest’ottica sia Christian Horner che Toto Wolff hanno confermato di essere disponibili a valutare la possibilità di schierare una terza monoposto, ipotesi caldeggiata con maggior interesse rispetto ad un’ipotetica apertura a una o due nuove squadre, che entrerebbero di fatto tra coloro che richiedono una fetta dei contributi distribuiti da Liberty Media a fine anno.

“La F1 è un club esclusivo, una sorte di Champions League del motorsport – ha commentato Wolff – ma concordo sulla necessità di creare le condizioni per far emergere i piloti più talentuosi, e sono sempre stato favorevole a confrontarci sulla possibilità di inserire nel weekend una gara di Formula 1 per i giovani, considerando i risultati validi anche per il Mondiale Costruttori, o valutare la possibilità che tutti i team debbano schierare una terza monoposto per esordienti, soluzione che ci porterebbe ad avere potenzialmente trenta vetture in pista".

"Ci sono dei costi, certo, ma le squadre con meno possibilità economiche potrebbero comunque beneficiare di supporti economici e sponsor che spesso accompagnano le carriere dei giovani”.

Secondo Horner tre o quatto vetture in più risolverebbero il problema, garantendo uno sbocco importante ai giovani di maggiore talento senza aumentare troppo il numero di monoposto in pista.
“Credo che oggi manchino una o due squadre per avere il numero sufficiente ad accogliere i giovani meritevoli di gareggiare in Formula 1 – ha commentato il team principal della Red Bull – purtroppo mancano i sedili per poter accontentare tutti i piloti che meriterebbero di essere al via. Oggi arriva un’opportunità quando c’è un ritiro, come nel caso recente di Kimi, per poter dare un’opportunità a chi è fuori”.

“Il budget cap funziona – ha concluso Horner - perché ha reso meno vitale per alcune squadre puntare su piloti in grado di garantire importanti supporti finanziari a dispetto di ragazzi di maggiore talento, ma resta il problema che le macchine sono poche".

"Allo stesso tempo se ci fossero nuove squadre ci sarebbe da discutere la suddivisione delle risorse che vengono distribuite ai team, visto che la torta sarebbe la stessa e andrebbe divisa in porzioni più piccole, ma si potrebbe discutere della terza monoposto, credo che tre o quattro monoposto in più sarebbe un’ottima soluzione”

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