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Shovlin: "In Mercedes siamo pronti a vincere gli ultimi due GP"

Il capo degli ingegneri di pista di Brackley ha spiegato perché Bottas sia stato autore di una brutta partenza a Losail. Andrew sottolinea anche che il finlandese avrebbe potuto lottare per il podio. L'inglese ha raccontato che il successo in Qatar è stato propiziato dal carico aerodinamico e dall'ottimo bilanciamento meccanico: "A Brackley siamo molto carichi: nelle prossime due piste andremo a lottare per la pole position e per la vittoria".

Lewis Hamilton, Mercedes

Lewis Hamilton, Mercedes

Steve Etherington / Motorsport Images

Il weekend in Qatar è stato indubbiamente gratificante per la Mercedes. L’ottavo successo stagionale è arrivato al termine di un fine settimana nel quale Lewis Hamilton ha confermato una superiorità di fatto mai messa in discussione.

Tre giorni dopo la vittoria, Andrew Shovlin (responsabile in pista Mercedes) ha fatto il punto su come la squadra sta preparando la doppia trasferta Jeddah-Ahu Dhabi tornando anche sul weekend di Losail, nel quale il team ha dovuto anche incassare il ritiro di Valtteri Bottas, innescato da una scelta strategia molto aggressiva costata al finlandese una foratura che ha vanificato un possibile podio. E la chiacchierata è iniziata proprio da questo punto.

Perché avete lasciato Valtteri in pista così a lungo?
“L’obiettivo era quello di attaccare la terza posizione di Alonso. Fernando aveva fatto la sua sosta (al giro 23 passando alle gomme hard) ed era al limite della nostra finestra di pit-stop con Valtteri, che stava guadagnando terreno. Dai nostri calcoli, restando in pista ancora tre o quattro giri, avremmo potuto arrivare ad avere la finestra per fermare Valtteri e rimandarlo in pista davanti a Fernando, e questo era il piano, ma poi è arrivata la foratura".

"Il tempismo è stato davvero sfortunato, non ci sono state avvisaglie e quando abbiamo visto il problema era ormai troppo tardi per farlo rientrare ai box. Quindi ha dovuto fare un intero giro su tre ruote, e questo ha condizionato molto la sua gara perché ha danneggiato l’ala, che strisciava sull’asfalto, ed anche altre componenti, come il fondo, ne hanno risentito. Dopo la sosta Valtteri è tornato in pista ma abbiamo visto dai dati che c’era una grande perdita di performance e che non sarebbe stato in grado di poter tornare in zona punti, così abbiamo deciso di ritirare la monoposto”.

Valtteri Bottas, Mercedes W12, ai box

Valtteri Bottas, Mercedes W12, ai box

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Quali sono state le ragioni che hanno causato la pessima partenza di Bottas?
“L’aspetto più penalizzante è stato quello di partire sul lato sporco della pista, un problema amplificato dalla mancanza di gare di contorno durante il weekend. In misura minore c’è stato poi un problema legato alla finestra delle gomme, che non erano in una temperatura ideale, e questo aspetto gli è costato un po' di trazione sia in partenza che nelle prime curve".

"Alla fine del primo giro Valtteri era sceso all'11° posto, ma ha subito confermato di avere un buon ritmo e le nostre simulazioni indicavano che avrebbe potuto concludere la corsa in terza posizione, o al peggio in quarta. Poi, purtroppo, la foratura ha compromesso tutto”.

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Quali sono state le ragioni principali che vi hanno consentito di avere una performance così eccellente sul circuito di Losail?
“Nelle piste su cui abbiamo fatto tappa di recente siamo riusciti ad eguagliare la Red Bull nei tratti guidati mantenendo un vantaggio sui rettilinei, ma in Qatar è accaduto, un po' a sorpresa, esattamente il contrario. Allora, chiederete, come è arrivata questa performance? Ci sono due aree interessate. Una è legata al carico aerodinamico, il nostro pacchetto ha funzionato molto bene, e questo ci ha consentito di avere una monoposto molto performante nelle curve. Questo particolare aspetto ha beneficiato anche del bilanciamento complessivo della monoposto, intendo le impostazioni meccaniche, come molle, barre, setup dell'ala anteriore ed altri parametri minori. I nostri piloti hanno sottolineato un ottimo equilibrio, avevano stabilità in entrata, potevano attaccare la curva portando in ingresso molta velocità, e alla fine la dimostrazione più chiara è stata quel fantastico giro di Lewis che gli ha consentito di fare sua la pole position”.

Perché avete scelto di utilizzare sulla vettura di Hamilton una power unit precedente a quella utilizzata a Interlagos?
“Tra tutti i circuiti che restavano in calendario alla vigilia del Qatar, quello di Losail ha il minor numero di rettilinei, quindi, il vantaggio che può garantire una maggiore potenza è minore rispetto a quello che ci aspettiamo nelle due tappe finali della stagione. Stiamo cercando di bilanciare il chilometraggio con le power unit che abbiamo a disposizione, utilizzando il motore meno potente laddove questo aspetto è meno penalizzante, ed ora sappiamo di poter contare sulla massima potenza possibile nelle ultime due piste su cui faremo tappa”.

Il prossimo impegno è nuovamente su una circuito sulla quale la Formula 1 non ha mai girato in precedenza. Quanto cambia il lavoro di preparazione in questi casi?
“Per gli ingegneri le nuove piste sono nuove sfide. Sotto molti aspetti rappresentano un'opportunità, perché se il lavoro di preparazione è fatto molto bene si traduce subito in un bel vantaggio. Cosa facciamo concretamente? Ebbene, il Qatar è stato un caso piuttosto interessante".

"La gara è stata messa in calendario a stagione iniziata, piuttosto tardi, ed in questi casi bisogna muoversi abbastanza velocemente per cercare di ottenere una mappa della pista che serve per consentire ai piloti di poter girare sul simulatore, strumento che inizialmente consente di familiarizzare con il layout del tracciato. Poi abbiamo anche una mappa della pista che serve per le simulazioni fatte al computer, in questo caso il pilota non serve perché abbiamo già una traiettoria e possiamo valutare diverse opzioni di configurazione".

"In vista dell'evento si inizia ad avere un’immagine più precisa di ciò che è importante per affrontare la pista, ovvero come si comporteranno le gomme, quale sarà il giusto bilanciamento della macchina, che tipo di ali saranno da provare. Questo lavoro è al momento ancora in corso, ed una volta che si ottiene l'impostazione di base generale, chiamiamo i piloti per un ultimo test sul simulatore assettato con quello che riteniamo essere il setup di partenza. È un'attività piuttosto interessante, una vera sfida e coinvolge un sacco di persone, e se si svolge un buon lavoro, si vedono subito i benefici nel corso del weekend di gara”.

Come si sente la squadra in vista dell’ultimo doppio appuntamento del 2021?
“Considerando che siamo reduci da tre gare consecutive direi abbastanza bene, siamo contenti di poterci giocare tutto in questa volata finale. Si preannuncia una battaglia assolutamente fantastica, abbiamo visto la nostra monoposto funzionare davvero bene negli ultimi weekend, e questo ci fa sperare di poter andare sulle prossime due piste e lottare per la pole position e per la vittoria. Siamo eccitati e pieni di energia, faremo tutto il possibile per portare a casa questi due mondiali”.

Lewis Hamilton festeggia sul podio del Qatar con il rappresentante Mercedes che ha ritirato il trofeo Costruttori

Lewis Hamilton festeggia sul podio del Qatar con il rappresentante Mercedes che ha ritirato il trofeo Costruttori

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

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