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Shovlin: "L'ala di Lewis aveva un gioco ma non ce l'hanno ridata"

Il responsabile degli ingegneri di pista della Mercedes ha spiegato cosa sia accaduto all'ala montata sulla monoposto di Hamilton ed ha ammesso come il cambio di motore non sia stato dovuto per problemi di affidabilità.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Steve Etherington / Motorsport Images

Il weekend del GP del Brasile verrà ricordato a lungo dalla Mercedes. Sul tracciato di Interlagos il team anglo-tedesco ha vissuto tre giorni ad altissima tensione tra penalità, squalifiche ed un successo di forza conquistato da Lewis Hamilton al termine di un lungo inseguimento a Max Verstappen.

Con il primo posto del britannico, ed il terzo ottenuto da Valtteri Bottas, la scuderia di Brackley è riuscita ad ampliare il vantaggio in classifica Costruttori sulla Red Bull portandosi adesso a +11, mentre in quella riservata ai piloti il margine di Verstappen su Hamilton è sceso adesso a 14 punti.

Al termine di una gara intensa ed appassionante Andrew Shovlin, responsabile degli ingegneri di pista della Mercedes, ha analizzato quanto accaduto negli scorsi tre giorni spiegando sia il perché si sia resa necessaria la sostituzione dell’ICE sulla monoposto di Hamilton, sia il caos avvenuto in sede di verifica.

È stato il miglior weekend della carriera di Lewis da quando è in Mercedes?
“Mi sto scervellando per ricordare un suo weekend migliore. Penso che essere riuscito a vincere con una macchina che non ha il vantaggio sulla concorrenza che aveva negli anni precedenti, esserci riuscito in un weekend dove, nonostante fosse stato il più veloce in qualifica, è stato costretto a partire dal fondo della griglia è un qualcosa di davvero impressionante”.

Chi aveva la macchina più veloce in questo weekend? Voi o la Red Bull?
“Questo fine settimana noi. La vettura andava bene sul giro secco e nella Sprint Qualifying, con meteo più fresco, abbiamo mostrato un buon passo ed una buona capacità di contenere il surriscaldamento degli pneumatici e la stessa cosa la abbiamo vista anche nella gara della domenica. Nonostante ci fossero 50 gradi di asfalto la vettura ha lavorato molto bene con le gomme. Essere stati competitivi in una così varia gamma di condizioni è incoraggiante in previsione dei prossimi tre appuntamenti”.

Il cambio di motore è stato necessario o questa era la miglior pista dove scontare penalità?
“Non c’era una ragione tecnica dietro questo cambio. Non eravamo a rischio affidabilità anche se stiamo spremendo queste power unit al massimo e non si può mai sapere. Eravamo consapevoli che su questo tracciato era più semplice superare e lo abbiamo visto sia al sabato che alla domenica. Diciamo che ci sono state più ragioni dietro questa decisione, e riflettendo a bocce ferme possiamo dire che abbiamo scelto un buon circuito per compiere questa sostituzione”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Che problema c’è stato con il DRS?
“Tutto è nato dal fatto che l’apertura dell’ala mobile è consentita fino a 85 millimetri dal profilo principale. I commissari hanno un dispositivo che misura questo movimento e noi eravamo sotto questa soglia. Tuttavia c’è un altra prova che viene fatta sulle ali applicando un carico ed è stato in questo frangente che è emerso gioco fra gli elementi. Questo è uno dei test più comuni che viene effettuato sulle vetture ed in precedenza era stato superato. Noi controlliamo ogni volta e ci siamo accorti che la componente andava bene per circa il 90% della sua larghezza”.

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“Abbiamo cambiato l’ala, ma quella difettosa è stata trattenuta dalla FIA. Pensavamo che ce l’avrebbero restituita in serata e per questa ragione non abbiamo potuto effettuare indagini approfondite. Probabilmente si è trattato di un problema dovuto all’usura della componente. Non stiamo parlando di grandi margini, si tratta di circa 0,2 millimetri, qualcosa che avremmo potuto risolvere passando semplicemente uno strato di vernice. I regolamenti tecnici, però, spesso sono letti senza tenere conto delle sfumature e questa interpretazione ci ha portato alla squalifica ed alla retrocessione in fondo alla griglia”.

Perché sono servite 18 ore per decidere?
“La situazione si è resa un po' più complicata perché noi non siamo stati gli ultimi a toccare quell’elemento contestato. È stato Max a farlo in parco chiuso ed i commissari hanno voluto guardare quelle immagini”.

Che cosa rappresenta questa vittoria per il resto della stagione?
“Questo risultato, l’impatto che ha avuto questo weekend nel campionato ed il fatto che nonostante la penalità siamo riusciti ad ottenere più punti di Max e della Red Bull ci dà molta confidenza. Il fatto che siamo riusciti a gestire al meglio le gomme posteriori in condizioni di grande caldo ci dà fiducia. Siamo motivati perché crediamo di poter riuscire a vincere entrambi i campionati e lavoreremo duramente per riuscirci”.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B
Lewis Hamilton, Mercedes W12, passa Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, per il comando
Lewis Hamilton, Mercedes W12, Valtteri Bottas, Mercedes W12, Charles Leclerc, Ferrari SF21, e Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21
Lewis Hamilton, Mercedes W12, Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Lewis Hamilton, Mercedes W12, primo classificato, festeggia sulla strada per Parc Ferme
Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, festeggia a Parc Ferme
Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, festeggia con la sua squadra a Parc Ferme
Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12
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