"Senna, la magia delle perfezione" il libro di Alberto Sabbatini
Si trova in libreria un bel libro che racconta il campione brasiliano: non è la solita raccolta fotografica sulla carriera di Ayrton, ma piuttosto l'acccurato lavoro di un giornalista che ha vissuto la grandezza di Senna in pista. Alberto ha estratto dagli appunti i racconti di "Magic" e i ricordi di chi l'aveva frequentato andando a scoprire quali sono stati gli aspetti che ne hanno fatto un pilota ossessionato dalla voglia di vincere.

“Senna, la magia della perfezione” è il libro ideale per gli appassionati di F1 da leggere durante le vacanze di Natale. Alberto Sabbatini nella sua lunga carriera di inviato ai GP per il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, prima di diventare direttore di Rombo e Autosprint, ha raccolto gli appunti del suo vissuto con il campione brasiliano costruendo l’architettura di un racconto che dipana la grandezza di Ayrton.
Edito da Kennes, disponibile nelle librerie al prezzo di copertina di 16,95 euro, “Senna, la magia della perfezione” è un libro che scandaglia in profondità con aneddoti, rivelazioni e ricordi la strenua ricerca della perfezione alla guida di Ayrton.
Sabbatini traccia quella netta divisione fra il campione, che in pista non concedeva niente a nessuno pur di sancire la sua superiorità, e l’uomo generoso con un animo aperto al trascendente, disponibile ad aiutare i bambini delle favelas con ricche donazioni senza farne menzione.
Alberto riesce a raccontare quale fosse l’ossessione del vincere di Senna e come fosse arrivato a essere considerato “Magic” per la sua guida al limite. Il brasiliano ha sempre saputo adeguare il suo stile di guida al variare dei regolamenti, trovando sempre nuove modalità per andare più forte degli altri.
Istinto naturale e il senso della velocità erano nel DNA di Ayrton, ma la capacità di ricercare in modo ostinato la perfezione è un qualcosa che non è facile da spiegare: Sabbatini ha dato delle interessanti “chiavi di lettura”. Per esempio nell’era turbo Senna aveva capito che con monoposto da oltre 1200 cavalli di potenza nel giro secco era impossibile non finire le gomme da qualifica prima della fine della tornata.
Quelle F1 era monoposto brutali e gestirle con l’acceleratore era impresa difficile: i piloti dovevano accelerare solo a ruote dritte, altrimenti le monoposto diventavano ingovernabili, ma il brasiliano, oltre a saper compensare con l‘apertura anticipata del gas il ritardo di risposta del turbo, era l’unico capace di gestire il manettino del boost, grazie al quale mutava l’incremento di pressione (e, quindi, di potenza) come fosse una sorta di secondo acceleratore. Buona lettura…

La copertina del libro di Alberto Sabbatini su Ayrton Senna

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Piloti | Ayrton Senna |
Autore | Franco Nugnes |
"Senna, la magia delle perfezione" il libro di Alberto Sabbatini
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