F1 | Seidl: "Il risultato di Melbourne è un punto di svolta"
Il team principal della McLaren ha accolto con soddisfazione il primo arrivo a punti di entrambe le vetture in questo 2022 ed ha sottolineato come la squadra abbia capito dove intervenire per correggere i difetti della MCL36.
Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images
Per la prima volta in questa stagione la McLaren è riuscita ad entrare in zona punti con entrambe le monoposto. Lando Norris e Daniel Ricciardo, dopo aver disputato una buona qualifica chiusa rispettivamente con il quarto ed il settimo tempo, hanno concluso il Gran Premio d’Australia in quinta e sesta posizione.
Un risultato che ha portato una ventata di ottimismo all’interno del team di Woking dopo un avvio di campionato da dimenticare. In Bahrain, infatti, entrambi i piloti della scuderia inglese avevano faticato al volante di una MCL36 ancora acerba, mentre a Jeddah, su un tracciato dal layout più adatto all’ultima creatura firmata McLaren, Norris era riuscito ad ottenere il settimo posto conclusivo.
A Melbourne le sensazioni sono state positive sin dalle libere e lo stesso Norris, in più occasioni, aveva sottolineato come le buone performance della McLaren dipendessero principalmente dalla conformazione del rinnovato tracciato australiano.
A sottolineare la soddisfazione per il risultato ottenuto ieri è intervenuto Andrea Seidl che ha spiegato quali siano stati i tre motivi che hanno consentito alla McLaren di ben figurare in terra australiana.
“Ovviamente siamo molto soddisfatti del risultato della gara. Abbiamo chiuso in quinta e sesta posizione, abbiamo ottenuto 18 punti complessivi e siamo tornati quarti nella classifica Costruttori. È un buon passo in avanti se paragonato allo scorso weekend di Jeddah”.
“Sono tre le ragioni di questo progresso. Abbiamo portato qualche piccolo aggiornamento che ha funzionato; la nostra vettura si è adattata molto bene al layout scorrevole di questa pista ed abbiamo messo in pratica quanto abbiamo imparato in Arabia Saudita”.
Lando Norris, McLaren MCL36
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Il team principal della McLaren ha poi sottolineato come la gara di Melbourne abbia fatto tornare il team di Woking nella sua naturale posizione, ossia davanti ad Alpine, Alfa Romeo ed Haas, anche se sia Norris che RIcciardo non sono mai sembrati in grado di dare la caccia alle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell.
“È stato bello vedere di avere un passo competitivo per tutta la distanza di gara. Un risultato simile dà al team una grande motivazione per continuare a lavorare duramente. Adesso sappiamo di poter lottare per la top 10, un qualcosa di impensabile se paragonato a quanto visto ad inizio stagione anche se siamo consapevoli che non è l’obiettivo cui puntiamo. In gara non siamo stati in grado di competere con la Mercedes, che si è mostrata più solida rispetto alla qualifica, ma abbiamo avuto la certezza di essere più veloci di Alpine, Alfa Romeo ed Haas, tutte monoposto che ci erano state davanti nei primi due appuntamenti”.
George Russell, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36, Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Seidl, infine, si è detto ovviamente non contento del gap attuale dai team di vertice, ma ha mostrato ottimismo perché la squadra ha individuato le carenze del progetto MCL36 ed ha capito come intervenire anche se servirà del tempo.
“Questo risultato, se paragonato con il nostro inizio di stagione, rappresenta un punto di svolta. Per la prima volta siamo riusciti a portare entrambe le monoposto in zona punti, ma sul giro secco sappiamo di avere un ritardo di 1 secondo dalle monoposto di vertice. Ovviamente non siamo contenti di questo, ma la nostra ambizione è quella di ridurre questo gap”.
“Il nostro punto debole è la carenza di grip nelle curve lente, ma l’aspetto positivo è che abbiamo capito cosa dobbiamo fare per provare ad eliminare questo problema. Stiamo lavorando per cercare di risolvere il tutto nel più breve tempo possibile”.
“Dovremo essere pazienti, ma la cosa fondamentale è che abbiamo le idee chiare su cosa fare. Dobbiamo però valutare vari fattori tra cui il budget cap e la limitazione di ore concesse in galleria del vento”.
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