F1 | Seidl: "Attenzione al trasferimento dati con i team clienti"
Andreas Seidl ha sottolineato come la collaborazione sempre più stretta tra team di punta e "squadre B" debba essere attenzionata dalla FIA per evitare che ci sia un ampio trasferimento di dati tra le scuderie.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Nel corso degli ultimi anni il tema delle cosiddette “squadre B” è stato un argomento ricorrente. Quest’anno, complice i paletti finanziari introdotti con il budget cap e le ulteriori limitazioni sulle ore da impiegare in galleria del vento ed al CFD, i top team potranno beneficiare notevolmente della condivisione dei dati con le squadre partner.
Il rapporto tra la Haas e la Ferrari è stato uno dei più controversi da quando il team statunitense è approdato in Formula 1 ed è tornato di grande attualità quando è stata presentata la VF-22, la monoposto che verrà affidata questa’anno a Mick Schumacher ed al rientrante Kevin Magnussen.
Andreas Seidl ha parlato della questione “squadre B” non facendo specifico riferimento alla Haas, ma chiedendo un chiarimento generale su questa situazione.
“Al momento siamo concentrati sulla nostra monoposto, quindi non posso parlare nelle specifico delle vettura di Haas e Ferrari, ad esempio, ma non è un segreto che queste collaborazioni consentite all’interno delle regole siano una preoccupazione per noi”.
“Per questo motivo sono dell’opinione che in futuro si debbano regolamentare queste collaborazione per fare in modo che la Formula 1 torni ad essere un campionato con 10, 11 o 12 costruttori reali. Dal mio punto di vista l’unica condivisione possibile dovrebbe essere quella relativa alle power unit ed al cambio, mentre tutti il resto deve essere realizzato in maniera autonoma”.
Lando Norris, McLaren MCL36
Photo by: Motorsport Images
“Sappiamo che appena vai oltre questo scambio hai un trasferimento di dati che diventa rilevante per migliorare le prestazioni della monoposto. Per questo motivo stiamo portando continuamente all’attenzione questo argomento insieme ad altri team che hanno gli stessi timori”.
“Abbiamo anche aperto un dialogo con la FIA e spero che ad un certo punto si possano fare dei passi avanti perché è necessario che venga definito con certezza il limite di ciò che può essere condiviso tra i team”.
Identici timori sono stati espressi dal nuovo team principal della Alpine, Otmar Szafnauer, che ha puntato l’indice sulla condivisione dei dati della galleria del vento.
“La preoccupazione principale è che le squadre che condividono le gallerie del vento possano condividere anche altro. Soprattutto se sono team partner, tra una pausa e l’altra, gli ingegneri possono chiedere come si sono comportate le soluzioni sperimentate e questo non è un bene”.
Quando gli è stato fatto notare come in passato in molti abbiano dubitato del rapporto di collaborazione tra Mercedes ed Aston Martin, Szafnauer ha smentito in modo netto qualsiasi travaso di dati.
“In quel periodo non è accaduto ed i nostri aerodinamici non sono andati a prendere un caffè con quelli della Mercedes, ma questa ipotesi potrebbe accedere se gli ingegneri usano la stessa galleria dl vento e pranzano alla stessa mensa. Nel nostro caso questo non è accaduto”.
“Abbiamo avuto la possibilità di usare la galleria del vento nei fine settimana, mentre la Mercedes la usava negli altri giorni ed i rispettivi aerodinamici non si sono mai incontrati”.
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