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Wolff: "Bottas non ha motivi per lasciare la Williams"

Nel caso in cui dovesse andare alla Ferrari, Toto però ritiene che la sia giusto che la squadra di Grove monetizzi

Toto Wolff, Azionista e Direttore Esecutivo Mercedes AMG F1 con Niki Lauda, Presidente Non Esecutivo Mercedes

Foto di: XPB Images

Per qualche settimana c'è stata un po' di tregua, ma oggi si è tornato a parlare del possibile approdo di Valtteri Bottas alla Ferrari. A farlo è stato Toto Wolff, team principal della Mercedes che fa parte anche del management del finlandese, ha detto di non vedere un motivo per cui debba voler lasciare la Williams.

"Da quando ho preso le redini della Mercedes ho lasciato ogni altra attività. Dunque in questo momento io sono soltanto un “investitore” nei confronti di Bottas. È un ragazzo valido che può far gola a molti, ma la Williams è la terza forza del campionato, aspira ad andare a podio ad ogni gara e non c’è ragione per andarsene" ha detto Wolff.

E secondo lui è giusto che la squadra di Grove voglia provare a monetizzare una sua possibile partenza: "Lo trovo lecito considerato che la Williams si è assunta il rischio di prenderlo quando era giovane e ancora non aveva mostrato il proprio valore. Ora può rientrare dallo sforzo finanziario, rivendendolo ad altri team".

Cambiando argomento, recentemente Toto ha detto di considerare la Ferrari ancora in corsa per il titolo e lo ha confermato nuovamente, pur ammettendo che le possibilità sono poche: "Certo: Seb ha un ritardo di 42 punti da Lewis e 21 da Nico, quando in palio ne restano 225. Come dimostra Budapest, basta una gara storta e tutto si riapre. Le possibilità di perdere questo titolo sono basse ma bisogna essere coscienti che ciò può succedere e di conseguenza è bene tenere i piedi saldi per terra".

Inoltre ha fatto un piccolo accenno alla possibilità che in futuro la Red Bull possa montare le power unit tedesche se si dovesse liberare dalla Renault: "C'è un contratto in essere e non vogliamo interferire nelle questioni legali tra le parti, ma, se indosso il cappello di Mercedes Motorsport e ragiono nell’interesse della F.1, debbo dire che è un’opzione interessante perché ci legherebbe a un marchio che ha appeal tra i giovani ed è vincente. Certo da capo del team, osservo che non è proprio ideale rafforzare un concorrente che sa costruire auto vincenti".

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