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Boullier: "Umanamente valiamo la Mercedes"

Il racing director della McLaren è conscio che bisognerà lavorare molto dal punto di vista tecnico però

Fernando Alonso, McLaren Honda

XPB Images

Jenson Button, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren con Bernie Ecclestone, sulla griglia
Jenson Button, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren Honda
Jenson Button, McLaren MP4-30
Eric Boullier and Fernando Alonso, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren MP4-30

Siamo arrivati alla fine del 2015, un anno che è stato un vero e proprio calvario per la McLaren, che sicuramente sperava di iniziare in maniera migliore il rapporto con la Honda. Una partnership che in passato gli aveva portato anni di vero e proprio dominio, ma che questa volta invece è fruttato solo delle cocenti delusioni (il nono posto nel Costruttori vale più di 1000 parole), specie se si pensa che si poteva contare su una coppia di piloti entrambi campioni del mondo come Fernando Alonso e Jenson Button.

Non a caso, il racing director Eric Boullier sembra davvero convinto che dal punto di vista delle risorse umane non ci sia alcun genere di problema, ma che bisogna lavorare sul fronte tecnico: "Se vuoi battere la Mercedes, devi essere migliore di loro. Hanno ingegneri brillanti, una macchina competitiva, un motore potente e piloti di talento: insomma, è dura batterli. Io però credo che anche noi disponiamo di buonissime condizioni per quanto riguarda i meccanici, gli ingegneri ed i piloti, ma siamo indietro a livello di vettura e motore, quindi dobbiamo lavorare su questi due aspetti" ha detto a Motorsport.com.

Il manager francese però ha spiegato che il cambio di motorista ormai era diventato qualcosa di inevitabile: "Abbiamo dovuto cambiare la filosofia della McLaren, ma abbiamo anche dovuto cambiare motorista, perché non si può pensare di puntare al Mondiale con una fornitura clienti. E l'impegno che ci ha mostrato la Honda, oltre alla sua factory in Giappone, non li potevamo ignorare. Erano esattamente quello che stavamo cercando".

Ed era lecito aspettarsi delle difficoltà almeno in questa prima stagione: "E' vero che forse abbiamo annunciato questo matrimonio un po' troppo presto rispetto a quanto fosse ideale farlo, ma abbiamo dovuto farlo. Dunque, l'avvio è stato molto doloroso, ma credo che l'anno prossimo prossimo saremo molto più competitivi e potremo tornare a correre per davvero".

L'obiettivo per il 2016, dunque, è di fare un passo avanti, ma senza fissare risultati prestabiliti: "Penso che con la Honda abbiamo un rapporto maturo ed abbiamo compreso gli errori che abbiamo commesso. Inoltre sappiamo cosa stanno progettando. Dopo un anno di lavoro, abbiamo le idee più chiare di cosa serva per recuperare. So che la monoposto del prossimo anno sarà più competitiva, ma con questo non voglio dire che saliremo sul podio o parlare di risultati specifici, dico solo che saremo più competitivi".

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