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F1 | Scopriamo i valori in campo al di là della pre-tattica

Hamilton molto più veloce nel giro secco di Verstappen dopo le prove libere del venerdì a Yas Marina. Per contro Max ha avuto un passo gara insostenibile per le due Mercedes. Ma quanto queste prestazioni sono condizionate dalla pre-tattica di entrambe le squadre? Depurando i dati dai condizionamenti emergono valori diversi da quelli misurati oggi, con una variabile che è data dai cordoli a piramide che preoccupano Pirelli.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Erik Junius

Lo scontro a tutto campo tra Red Bull e Mercedes ha raggiunto un’intensità tale da rendere credibile ogni scenario, compreso quello di giocare a carte coperte per fornire meno riferimenti possibili all’avversario. Il sospetto sorge analizzando quanto emerso dalla prima giornata di attività in pista dell’attesissimo weekend di Abu Dhabi, con dati incrociati che hanno invertito i riscontri di una settimana fa sul circuito di Jeddah.

Nella simulazione di qualifica è emerso con prepotenza Lewis Hamilton, più veloce di 0”343 di un sorprendente Esteban Ocon e di ben 0”641 di Max Verstappen, quarto alle spalle anche di Valtteri Bottas.

Max Verstappen, Red Bull Racing

Max Verstappen, Red Bull Racing

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

Red Bull in crisi? Neanche per sogno, visto che terminate le simulazioni di qualifica sono iniziati i long-run, ed i riscontri hanno presentato uno scenario ben diverso. Verstappen è sceso in pista con gomme soft, completando otto giri ad una media di 1’28”409, per poi coprire altre quattro tornate con gomma media in 1’28”102.

Un ritmo indiavolato, quello di Max, come confermano i riscontri di Hamilton e Bottas. I due piloti della Mercedes hanno utilizzato solo gomme medie, percorrendo rispettivamente dodici e quindici giri con un tempo medio di 1’29”113 (Lewis) e 1’29”167 per Bottas. Cifre che ad un prima lettura potrebbero far pensare ad un allarme Mercedes in vista dei 58 giri di domenica, ma nel box campione del mondo non sembra esserci preoccupazione.

Al netto dei carichi di benzina e della mappatura della power unit, i riscontri sembrano essere tutt’altro.
“In termini di ritmo credo che sia ancora un’incognita - ha commentato Hamilton – e sono sicuro che poi tornerà tutto vicino come nei weekend di gara precedenti”.

“Stiamo ancora imparando e capendo alcune cose – ha spiegato Verstappen - ovviamente la simulazione di qualifica non è andata come nei piani, ma i long-run sono stati competitivi e questo aspetto in vista di domenica è molto importante”.

Nel box della Red Bull il ‘cantiere’ è stato molto attivo durante tutta la sessione FP2, con continue verifiche e cambi di altezza per trovare il giusto compromesso tra carico aerodinamico e il rischio di pagare un prezzo elevato in caso di passaggio sui temutissimi cordoli di curva 5 e curva 9. Ed anche in questo caso, il ritmo di Max nella simulazione di qualifica è ancora ben distante da quanto farà vedere nella Q3.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, ai box durante le prove

Lewis Hamilton, Mercedes W12, ai box durante le prove

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

La partita a scacchi diventerà un po' più chiara domani, almeno per quanto riguarda la performance sul giro secco. L’aspetto intrigante di questo mondiale è la difficoltà nel riuscire ad avere un quadro definito dei valori in campo, ma tra molti addetti ai lavori a raccogliere più consensi è la Mercedes. “Aspettiamo di vederli in pista con i motori più freschi prima di fare ipotesi”, ha commentato un tecnico avversario, ed è un’opinione condivisa.

I due top-team hanno viaggiato con settaggi di potenza molto conservativo, come conferma anche l’exploit di Ocon che ha potuto concedersi qualche cavallo in più.

Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina all’uscita di curva 9

Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina all’uscita di curva 9

Photo by: Roberto Chinchero

Pista promossa

A mettere tutti d’accordo sono state le modifiche al circuito di Yas Marina, promosse dai piloti che hanno confermato un tracciato più accattivante e meno noioso rispetto alla versione precedente.
“La pista mi piace – ha commentato Hamilton – le modifiche hanno reso la guida più divertente e molto più scorrevole. L’unico aspetto sul quale ho delle riserve è quello legato alla possibilità di seguire un avversario, nella mia simulazione di gara mi sono trovato dietro Perez e non era semplice restare nella sua scia, ma penso che sarà comunque meglio rispetto al passato”.

“È più divertente – è stato il commento di Verstappen – le curve più veloci sono sempre più divertenti per un pilota, ed anche l’ultimo settore le piccole modifiche che hanno fatto consentono comunque di avere un raggio di percorrenza più… rotondo. In generale è un cambiamento positivo quello che hanno apportato alla pista”.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41, esce dalla sua auto dopo l'incidente nelle FP2

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41, esce dalla sua auto dopo l'incidente nelle FP2

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Incognita cordoli

Se il nuovo layout di Yas Marina ha raccolto consensi, restano però le preoccupazioni sui cordoli posti all’esterno di curva 5 e curva 9. Nelle due sessioni disputate oggi i piloti hanno seguito le indicazioni delle squadre, ovvero stare il più lontano possibili dai cordoli evitando di danneggiare ali e fondo.

Una raccomandazione che ha funzionato bene, anche perché la disponibilità dei ricambi è ormai ridotta all’osso, ed ogni danno aumenta l’apprensione dei team.

Nel corso della tarda serata di oggi sarà valutato da Michael Masi se intervenire o meno nei punti incriminati. Il suggerimento della Pirelli è una fresatura mirata a ridurre l’altezza dei cordoli, ma giovedì sera l’intervento non è stato ritenuto necessario in attesa di valutare il comportamento tenuto dai piloti nelle prime due sessioni di prove libere. Ciò che però ha confermato il weekend di Losail è che i piloti usano tutti gli spazi a disposizione in qualifica e gara, quando conta limare il decimo. Vedremo se la FIA ne terrà conto.

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