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Analisi

F1 | Scopriamo i tre "debuttanti" con obiettivi molto diversi

La stagione 2023 porterà tre piloti a disputare una prima stagione completa: De Vries con l'AlphaTauri, Oscar Piastri con la McLaren e Logan Sargeant con la Williams. Cerchiamo di capire con quali obiettivi i volti nuovi si affacciano al mondo dei GP: l'olandese è chiamato a prendere le misure del team di Faenza prima di contribuire alla crescita del team, mentre l'australiano dovrà dimostrare di essere un fuoriclasse. L'americano, invece, avrà più tempo e gli basterà fare meglio del Latifi visto nel 2022.

Oscar Piastri, McLaren MCL36

Foto di: Michael Potts / Motorsport Images

Sulla base delle indicazioni che arrivavano dal mercato piloti all’inizio della scorsa estate, la stagione 2023 sembrava destinata a non concedere chance ad alcun esordiente. Gli scossoni arrivati a partire da fine luglio hanno drasticamente cambiato lo scenario, aprendo a sorpresa diverse opportunità che hanno permesso a tre ‘rookie’ di essere presenti sulla griglia di partenza che prenderà forma ad inizio marzo in Bahrain.

L’unico esordiente annunciato (anche se ad un certo punto ha temuto di restare una seconda stagione in panchina) era Oscar Piastri, ma in extremis si sono aggiunti anche Logan Sargeant e Nyck De Vries. L’olandese che statisticamente ha già esordito nello scorso Gran Premio d’Italia con la Williams, ma di fatto si sta preparando alla sua prima stagione completa in Formula 1.

I tre non potrebbero essere più diversi. Età, trascorsi, esperienze nelle categorie propedeutiche e prospettive, tracciano storie differenti converse nei mesi scorsi nel sogno di poter contare su un volante in Formula 1 nel 2023.

C’è chi è a caccia di un riscatto atteso a lungo (De Vries), chi si candida ai massimi traguardi (Piastri) e chi come Sargeant ha colto il momento favorevole concretizzando con un anno di anticipo il sogno Formula 1.

Sono sfide diverse, ma accomunate dalla necessità di far bene nel minor tempo possibile, impresa tutt’altro che semplice considerando che avranno a disposizione poco più di un giorno di test prima di affrontare la prima tappa del mondiale 2023.

La chance che non ti aspetti…

Nyck de Vries, Scuderia AlphaTauri

Nyck de Vries, Scuderia AlphaTauri

Photo by: Michael Potts / Motorsport Images

La scorsa estate Nyck De Vries era impegnato in trattative per incastrare un 2023 molto intenso. L’obiettivo dell’olandese era combinare la presenza in Formula E con la Maserati insieme al programma WEC con la Toyota.

Tutto è cambiato in poche ore, il venerdì del Gran Premio d’Italia, e ancora di più nelle tre settimane successive. A Monza De Vries è stato chiamato dalla Williams per sostituire l’indisponibile Alexander Albon, chance che Nyck ha colto alla grande, chiudendo la gara al nono posto e conquistando due punti mondiali.

Il giorno dopo ha festeggiato l’exploit con l’amico Verstappen, e Max a cena l’ha buttata lì: “Prova a chiamare Helmut Marko, non si sa mai”. De Vries non se l’è fatto dire due volte, e due giorni dopo era a Graz, a parlare con il boss dei piloti Red Bull.

L’impressione è stata buona, Marko era a caccia di un sostituto dopo la partenza di Pierre Gasly ed è arrivato velocemente l’accordo con l’AlphaTauri. De Vries si appresta a disputare la sua prima stagione in Formula 1 a 28 anni, quando ormai si era rassegnato a dover rinunciare al sogno.

L’idea accarezzata dopo la vittoria in Formula 2 nel 2019 si era infranta davanti alla promozione in Williams di Nicolas Latifi. La possibilità di restare nell’orbita Mercedes ha pagato, e al di là della vittoria in Formula E nel 2021, il valore aggiunto è stata la possibilità di lavorare nel contesto del team di Brackley, accrescendo la sua conoscenza tecnica.

De Vries dovrà familiarizzare ancora con alcuni aspetti del lavoro in Formula 1, ma ha comunque una buona esperienza maturata in pista a partire dal 2012, anno in cui ha esordito in monoposto. In vista della sua prima stagione in Formula 1 non ha lasciato nulla al caso. “Ho bisogno di avere con me persone di cui mi fidi - ha spiegato – a rappresentarmi sarà Guillaume (Le Goff, manager di Pierre Gasly) che conosco da più di 10 anni, mi aiuteranno anche mio padre e mia sorella, che si occuperà del merchandising”. Per la sorella Seychelles sarà un ritorno nel paddock, essendo stata per anni fidanzata di George Russell.

Obbligato a stupire

Oscar Piastri, McLaren

Oscar Piastri, McLaren

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Oscar Piastri è stato il protagonista dello scorso mese di agosto. A fine primavera sembrava destinato a sostituire Fernando Alonso in Alpine, poi la proposta di rinnovo presentata dalla squadra allo spagnolo ha costretto i manager del team francese a cercare un’alternativa in Williams per Oscar.

Tutto fatto? No, perché saltata la trattativa con Alonso ecco tornare lo scenario Alpine, per poi scoprire che nel frattempo Piastri aveva firmato con la McLaren. Una contesa da top-driver per
un pilota che non ha ancora disputato il suo primo Gran Premio.

Qualcosa però Piastri ha fatto, ed anche molto bene. Il suo percorso nelle categorie propedeutiche è stato a dir poco perfetto, con tre titoli in sequenza conquistati in F.Renault, Formula 3 e Formula 2, un ranking eccezionale che ha acceso su di lui dei riflettori molto potenti.

C’è una grande aspettativa sul suo esordio, ed è un’arma a doppio taglio. Se farà bene, e ha tutto per farlo, entrerà nell’ambito club dei potenziali campioni del mondo, ma c’è anche il rischio di bruciarsi nel confronto con Lando Norris.

Avrà bisogno di qualche weekend di gara per ambientarsi e prendere confidenza con la monoposto, ma con lo sbarco della Formula 1 in Europa sarà già tempo di portare alla squadra risultati all’altezza della monoposto.

Classe 2001, sarà il pilota più giovane al via del mondiale. Una curiosità: quando Fernando Alonso disputava il suo primo Gran Premio (Melbourne 2001) la mamma di Piastri proprio nella città australiana era in pieno conto alla rovescia per la nascita del suo primo figlio maschio.

L’incastro perfetto

Logan Sargeant, Williams FW44

Logan Sargeant, Williams FW44

Photo by: Michael Potts / Motorsport Images

Quando il 22 ottobre 2021 la Williams annunciò l’ingresso nel suo programma ‘junior’ di Logan Sargeant, nessuno prestò particolare attenzione alla notizia. L’allora ventenne pilota di Fort Lauderdale era reduce da una deludente stagione in Formula 3, la sua terza nella categoria, e non sembrava un accordo destinato a grandi traguardi nonostante quel passaporto statunitense che da diversi anni è oggetto del desiderio da parte di Liberty Media.

All’inizio della stagione 2022, la sua prima in Formula 2, Sargeant ha iniziato in crescendo, prima in zona punti, poi con il primo podio e infine con il doppio successo di Silverstone e Spielberg. In Williams l’attenzione è cresciuta, soprattutto considerando la necessità di sostituire Nicolas Latifi, ed è stata lanciata la sfida: se fosse riuscito a conquistare la superlicenza (acquisibile da Sargeant con il quinto posto finale in campionato) ci sarebbe stato il contatto pronto da firmare.

Logan ce l’ha fatta in extremis, nella tappa conclusiva di Abu Dhabi, ed il sogno si è avverato. La Formula 1 ha così l’atteso pilota statunitense sulla griglia di partenza, un nome a sorpresa che non era mai stato nella hot-list dei papabili.

Sargeant avrà bisogno di tempo, ma nel suo caso un po' di tempo c’è. Non sarà lui ad avere un grande stress da esordio, potrà contare su un riferimento importante nel team come Alexander Albon, e far meglio del Latifi visto nel 2022 non è un’impresa proibitiva. Tutto ciò che arriverà di più sarà tanto di guadagnato, almeno nella sua prima stagione.

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