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F1 | Schumacher furioso: "Il team ha deciso di non farmi passare"

Il tedesco ha chiuso la Sprint Race al nono posto dopo aver regalato spettacolo in un lungo duello con Hamilton, ma ha accusato il team di non aver voluto scambiare le posizioni con Magnussen costringendolo a perdere una posizione.

Mick Schumacher, Haas VF-22

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

In una Sprint Race che ha regalato ben poche emozioni è stato Mick Schumacher a ravvivare il pubblico a casa e sugli spalti.

Il pilota tedesco, fresco dei primi punti in Formula 1 ottenuti lo scorso weekend a Silverstone, anche in Austria è riuscito a brillare sin dal venerdì quando ha concluso la sessione di qualifica ottenendo l’ottavo crono ad appena 1 decimo di ritardo dal compagno di squadra Kevin Magnussen, per poi chiudere la Sprint Race in nona posizione al termine di un duello entusiasmante con Lewis Hamilton.

Schumacher ha a lungo tenuto alle proprie spalle un sette volte iridato desideroso di riscatto dopo l’errore commesso in Q3 al venerdì che lo ha costretto a prendere il via dalla nona piazza.

Nonostante una Mercedes W13 decisamente più performante della Haas, Mick è riuscito a resistere alla pressione di Hamilton sfruttando anche il DRS.

Quando Mick, però, è transitato oltre il secondo di ritardo da Magnussen, perdendo così la possibilità di sfruttare l’ala mobile, ha capito che il suo destino era segnato. Hamilton, grazie al DRS, è riuscito ad avere la meglio sul tedesco ed ottenere l’ultimo punto a disposizione migliorando di una casella la sua posizione di partenza per la gara di domani.

Al termine della Sprint Race ci si attendeva di vedere un Mick soddisfatto una volta giunto al ring delle interviste ed invece il pilota della Haas è sembrato piuttosto turbato. Il motivo? Il mancato intervento del muretto per consentire lo scambio di posizioni con Magnussen.

“Credo che avessimo la velocità per attaccare Esteban, ma il team ha deciso di non farlo e di non lasciarmi passare. È un qualcosa che dobbiamo analizzare. Devo capire se loro pensavano che non fossi in grado o altro”.

“Alla fine abbiamo perso una posizione rispetto a Lewis per questo motivo. Io avrei potuto attaccare e non mi hanno lasciato passare”.

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Mick Schumacher, Haas VF-22, Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Mick Schumacher, Haas VF-22, Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Nonostante l’amarezza per non essere stato ascoltato dal team, Mick ha poi voluto parlare del lungo duello con Hamilton che ha ravvivato una Sprint Race altrimenti monotona e piatta.

“Non mi interessa da chi mi devo difendere per mantenere la posizione, io terrò lo stesso comportamento con chiunque”.

Smaltita parzialmente la delusione per essere uscito dalla zona punti, Schumacher ha voluto guardare il bicchiere mezzo pieno evidenziando i passi avanti compiuti dalla Haas in questi ultimi due weekend.

“È stato bello vedere che avevamo il passo. Abbiamo dimostrato di essere forti ed è positivo”.  

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