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F1 | Sainz: "Prima delle qualifiche avrei firmato per il sesto posto"

Il pilota della Ferrari ha spiegato che la SF-23 purtroppo non funziona come dovrebbe con le ali ad alto carico, quindi su una pista come Zandvoort l'unica cosa da fare è giocare in difesa.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Quello di Zandvoort è stato probabilmente uno dei weekend più complicati della stagione per la Ferrari. Proprio come in Ungheria, gli uomini del Cavallino sono andati di nuovo a sbattere la testa con la messa a punto della SF-23 su un circuito da alto carico aerodinamico.

La Rossa sembra proprio non volerne sapere di essere competitiva in queste condizioni e quindi capita anche di ritrovarsi a fare i conti con un Carlos Sainz soddisfatto per un sesto posto in griglia, con un distacco di oltre un secondo dalla pole position di Max Verstappen. Un risultato che in altre occasioni verrebbe incasellato come una delusione cocente.

"Se mi avessero parlato del sesto posto prima delle qualifiche, avrei firmato, perché fin qui è stato un weekend tosto, come avete potuto vedere anche da fuori. Ho rischiato di essere eliminato in Q1 e ieri avevo fatto un solo giro lanciato sull'asciutto nella FP2, quindi ho dovuto fare degli esperimenti in Q3. Alla fine quindi devo essere contento del sesto posto, perché in diversi hanno fatto degli errori, ma noi siamo riusciti a fare un paio di buoni giri", ha detto Sainz, tracciando il bilancio della sua giornata.

Lo spagnolo ha sottolineato appunto che esiste un problema quando sulla Ferrari vengono montate la ali da alto carico. Anche in questo caso però è riuscito a vedere il bicchiere mezzo pieno, perché almeno c'è un trend chiaro e quindi qualche certezza in più sugli aspetti su cui bisogna lavorare per migliorare.

"Beh, credo che abbiamo avuto un weekend difficile in Ungheria, quando abbiamo montato le ali da alto carico. E non ci aspettavamo di avere difficoltà in Ungheria. Ne abbiamo avuto conferma qui: su questa pista ci saremmo aspettati di essere messi bene e in realtà stiamo facendo più fatica che mai. Quindi abbiamo una tendenza e uno schema, il che è positivo".

"Venerdì abbiamo fatto alcuni test e stiamo iniziando a capire il perché. Sappiamo semplicemente che le nostre ali posteriori ad alto carico non funzionano come dovrebbero. E quando veniamo su queste piste, non mettiamo sulla vettura la stessa downforce degli altri e scivoliamo molto di più. Quindi la macchina è più complicata. Inoltre, c'è vento e le curve sono lunghe, il che non è ideale per la nostra vettura. E, sì, sappiamo dove dobbiamo migliorare".

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

Al momento il figlio d'arte è ancora in attesa di capire se manterrà il suo sesto posto in griglia o se sarà penalizzato, perché è stato messo sotto investigazione per un possibile impeding ad Oscar Piastri nel corso della Q1.

"Stavo uscendo dalla pitlane e non mi hanno detto che stava arrivando, ma anche lui non era in un giro lanciato, quindi non credo che sia successo niente. Inoltre, con lo spray che si alza dalle gomme non vedi molto negli specchietti, quindi se non ti avvisano via radio è molto difficile vedere qualcosa".

"Penso che oggi abbiamo fatto una qualifica quasi perfetta, mentre gli altri hanno fatto qualche errore. Abbiamo messo in top 6 una macchina che era al limite della top 10 o forse anche più indietro. Se dovessi prendere una penalità per impeding per l'episodio con Piastri, sarebbe un peccato che un errore così piccolo possa impattare così tanto. Speriamo che non succeda niente".

Nella giornata di ieri, il direttore tecnico Enrico Cardile ha spiegato che la vettura del prossimo anno sarà progettata con concetti differenti, allontanandosi dalla strada intrapresa quest'anno, che non ha dato i frutti sperati. Secondo Sainz avere già le idee chiare è positivo, anche se nel frattempo bisognerà stringere i denti in questa seconda parte del 2022.

"E' importante e ovviamente voi non potete immaginare tutto il lavoro che si sta svolgendo a Maranello e tutto il lavoro che stiamo svolgendo al simulatore, anche con i piloti del simulatore per migliorare la macchina l'anno prossimo. Ma nel frattempo, stiamo ancora vivendo una stagione di F1 e stiamo ancora avendo i nostri alti e bassi, il che fa sì che l'umore e la percezione cambino molto".

"Ma sappiamo cosa stiamo facendo per il prossimo anno e speriamo di andare nella giusta direzione. Ma nel frattempo, avremo ancora le nostre Zandvoort e le nostre Ungherie. Ma avremo anche le nostre Spa. Quindi penso che dobbiamo essere ottimisti e quando siamo... a Zandvoort accontentarci del massimo che possiamo fare, che oggi è stato un sesto posto. E poi, quando andremo su circuiti come Spa, cercheremo di ottenere podi e la top 5", ha concluso.

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