F1 | Sainz: "Lenti in gara, speravamo di essere seconda forza"
La Ferrari ha concluso il Gran Premio dell'Arabia Saudita con un mesto sesto e settimo posto, lontana oltre mezzo minuto dal duo Red Bull nonostante una neutralizzazione. Un'immagine desolante, ma che per Carlos Sainz in questo momento rappresenta la realtà: la SF-23 soffre in gara, specie in aria sporca, sia in termini di passo che di degrado. Si attendono gli aggiornamenti.
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita si è concluso con un mesto sesto e settimo posto per le due Ferrari, lontano oltre mezzo minuto dalle due Red Bull nonostante la neutralizzazione dopo venti giri. Una giornata deludente, soprattutto perché la Rossa non sono non è riuscita a tenere il passo della monoposto di Milton Keynes, come comunque previsto alla vigilia, ma anche perché ha faticato pure nei confronti di Aston Martin e Mercedes.
Su un circuito dove alla vigilia il team si aspettava di lottare per il podio, sul passo gara la squadra di Maranello si è invece dimostrata quarta forza. Indubbiamente, l’essersi ritrovati in mezzo al traffico nel primo stint non ha aiutato, specie per Carlos Sainz, rimasto bloccato dietro Lance Stroll nonostante sembrasse avere qualcosa in più in termini di ritmo rispetto al canadese.
Ma nel momento in cui è entrato nell’aria sporca, lo spagnolo ha iniziato a faticare, dovendo gestire le gomme fino al momento in cui è riuscito a riavvicinarsi verso fine stint, spingendo intelligentemente l’Aston Martin a coprire anticipando la sosta. Una mossa ben pianificata, che ha permesso all’alfiere della Ferrari di spingere in aria pulita e completare l’overcut.
L’entrata della Safety Car non è stata certa favorevole al duo in rosso, che si era da poco fermato proprio per completare il sorpasso a distanza su Stroll, poi sostanzialmente vanificato dal fatto che il canadese fosse stato costretto al ritiro per un problema tecnico.
“Indubbiamente non è arrivata nel momento giusto, perché eravamo fuori per completare l’overcut su Stroll, iniziando a mostrare parte del nostro vero passo dopo aver faticato molto nell’aria sporca dietro Stroll. Ma onestamente, non credo che il risultato sarebbe cambiato più di tanto perché nel nostro ultimo stint sulla hard non eravamo dove volevamo essere [in termini di passo], abbiamo comunque più degrado della Mercedes e della Aston Martin. E ci manca anche un po’ di passo”, ha commentato Sainz nelle interviste, sottolineando le difficoltà incontrate dal team.
Alla vigilia, il Ferrarista non aveva fatto mistero di avere aspettative importanti per questo appuntamento. Per quanto la Red Bull sembrasse inarrivabile, l’obiettivo era puntare al podio, confermandosi seconda forza davanti ad Aston Martin e Mercedes.
Lance Stroll, Aston Martin AMR23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Esteban Ocon, Alpine A523
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Ma l’ultimo stint su gomma hard, senza veri problemi di degrado data la natura della pista e la solidità del compound più duro, ha messo ben in evidenza i punti deboli della SF-23, che non è stata in grado di tenere il passo dei rivali.
“Sono un po’ sorpreso, perché prima dell’inizio del weekend e dopo venerdì pensavamo di avere una chance di essere la seconda forza qui a Jeddah, ma il nostro ultimo stint sulla hard dimostra che abbiamo molto da fare. Abbiamo delle debolezze in gara e dobbiamo aspettare gli aggiornamenti per vedere se potremo migliorare quei punti deboli”, ha poi aggiunto lo spagnolo.
“Non è solo Bahrain. Penso che questa sia, purtroppo, la chiave per leggere la situazione. Non siamo dove vorremmo essere in termini di passo gara, in termini di bilanciamento, fatichiamo. Surriscaldiamo le gomme in aria pulita, immaginatevi in aria sporca [seguendo un’altra vettura]. Sappiamo esattamente quali sono i nostri punti deboli e questo è positivo, ma ora non possiamo fare magie per portare gli aggiornamenti in anticipo, ma so che il team sta facendo il massimo per portarli e questo ci aiuterà a migliorare il nostro passo gara”.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23, effettua una sosta ai box
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Rispetto alla F1-75, la SF-23 non sembra aver garantito quel salto in più di prestazione che ci si aspettava dalla nuova vettura, qualcosa di cui Ferrari è consapevole e tenterà di sistemare con i nuovi aggiornamenti.
Sin dalla prova di Sakhir, inoltre, i due alfieri del Cavallino hanno continuato a sottolineare che la vettura in pista presenti gli stessi numeri della galleria del vento, a sottolineare che non si tratti di un problema di correlazione tra la realtà sul tracciato e quella virtuale.
“Lo sappiamo, lo abbiamo notato anche in Bahrain [che la vettura è più lenta del passato]. Il fatto è che la vettura rispecchia esattamente i numeri in galleria del vento. Sappiamo dove sono i punti deboli e dove svilupparla, abbiamo solo bisogno di tempo, perché da ciò che abbiamo visto in Bahrain e qui, non possiamo continuare così e portare gli aggiornamenti domani”.
“Ma sono ottimista che questo team possa portarli nella prima parte della stagione e questo possa cambiare il nostro campionato”.
“Sappiamo più o meno quando arriveranno gli aggiornamenti. Non posso dirlo ora chiaramente, perché non sarebbe la cosa corretta da fare da parte mia per il team, ma sappiamo quando arriveranno e quali sono gli obiettivi, dovrebbero aiutare. Sappiamo quali sono i nostri punti deboli. Onestamente, nell’ultimo stint sulla hard stavo spingendo, anche Charles lo stesso alle mie spalle, ma non riuscivamo a tenere il passo. E questa è l’immagine reale”, ha poi spiegato Sainz.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.