F1 | Sainz: "La 676 è diversa al simulatore rispetto alla SF-23"
Sainz ha affermato di aver provato la macchina 2024 al simulatore e di trovarla diversa rispetto alla SF-23. Ma i piedi restano ben saldi a terra...
La Ferrari ha avuto 22 gare per capire cosa andasse e, soprattutto, cosa no sulla SF-23. Una lista di cose utile a realizzare la nuova monoposto, che oggi ha il nome di 676, numero di progetto, e che stando alle informazioni raccolte da Motorsport.com verrà presentata il 13 (con possibilità per il 15) febbraio 2024.
Mentre la 676 è in fase di realizzazione, i piloti titolari della prossima stagione hanno avuto modo di assaggiarla al simulatore. Carlos Sainz è stato il primo a parlarne, asserendo di trovarla differente dalla SF-23.
Di per sé, considerando la deludente SF-23, questa è una buona notizia per gli appassionati e il team del Cavallino Rampante, ma il madrileno ha preferito tenere i piedi ben saldi a terra, così come spesso succede per via del suo carattere e della sua impostazione, evitando di lanciarsi in dichiarazioni troppo entusiaste.
Una scelta saggia, anche perché il divario da Red Bull è stato enorme per gran parte della stagione 2023 e di certo il team diretto da Christian Horner non s'è seduto sugli allori. Anzi, avrà spinto ancora di più per mantenere solida la sua supremazia nella Formula 1 attuale.
"La vettura 2024 si comporta sicuramente in modo diverso rispetto alla SF-23, ma credo che fino a quando non metteremo la macchina in pista con 100 chilogrammi di benzina e le gomme usate, sarà impossibile capire come tratta effettivamente le gomme, come va sul ritmo gara e come il nostro ritmo sarà influenzato".
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
"Lo sapremo solo ai test del Bahrain, quando scenderemo in pista. Nel frattempo, possiamo concentrarci sull'aggiungere prestazioni alla vettura in galleria del vento e cercare di migliorarla".
Sainz ha anche ribadito il concetto legato a un compromesso: ossia perdere alcuni dei punti di forza della SF-23 visti nel corso della stagione terminata da poco pur di avere una monoposto 2024 più forte e in grado di lottare per vincere.
"Quest'anno, soprattutto nella seconda parte, abbiamo cercato di massimizzare il nostro potenziale e in questo senso abbiamo fatto un lavoro migliore. E' quasi incredibile che possano verificarsi certi sbalzi di prestazione così evidenti, ma è la F1 di oggi".
"Ora dobbiamo concentrarci per capire perché la macchina è forte in certe condizioni e perché, invec, è debole in altre piste e in altri tipi di curve. Ci sono aspetti della SF-23 che vorrei vedere sulla macchina del prossimo anno. Sicuramente la velocità in rettilineo, le prestazioni in frenata e quelle nelle curve a 90 gradi e di breve durata. Anche la guida sui cordoli credo sia un punto di forza. Quindi la vettura ha punti molto, molto forti".
"Ma credo che se vogliamo avere una macchina per tutto l'anno, forse dobbiamo rinunciare ad alcune di queste caratteristiche per essere sicuri di essere veloci ovunque, soprattutto in gara".
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