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F1 | Sainz: "Ferrari competitiva in qualifica, in gara vedremo"

Lo spagnolo prima di analizzare le possibilità della Ferrari a Monza, ha voluto approfondire i temi di Zandvoort: Carlos è stato penalizzato per un unsafe release che a suo modo di vedere è stato causato dalla pit lane troppo stretta. Ne ha parlato con il collegio dei commissari sportivi e porterà il tema anche nel briefing dei piloti. Per il GP d'Italia il madrileno sembra più ottimista rispetto alle ultime gare.

Carlos Sainz, Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

In attesa di sapere se inizierà il Gran Premio d’Italia con una nuova power unit (scelta che lo porterebbe a scontare domenica una penalità sulla griglia di partenza), Carlos Sainz nel giovedì di Monza ha parlato di Zandvoort, delle analisi post-gara e di un problema legato alla pit-lane del circuito olandese.

Lo spagnolo non sembra pessimista alla vigilia del weekend monzese, sarà la pista a dire a cosa potrà puntare la Ferrari, ad iniziare da una qualifica che Sainz prevede molto animata (causa scie) come nel 2019. “Ma questa è Monza”, ha sottolineato Carlos sorridendo.  

Cosa è emerso dall’analisi post gara di Zandvoort?  
“Abbiamo avuto a disposizione due giorni per analizzare il tutto, ed è emerso che il nostro ritmo di gara non è stato all’altezza delle aspettative. Le ragioni non sono ancora chiare, potrebbe dipendere dal surriscaldamento delle gomme, o da passo avanti fatti dei nostri avversari nelle ultime gare, o magari dal setup non ottimale che abbiamo utilizzato in Olanda".

"Nel mio caso c’è stato un piccolo danno rimediato nel contatto con Lewis subito dopo il via, qualcosa che ha influito un po' sul ritmo di gara, e forse per questo motivo non sono stato veloce come nei long-run che avevamo fatto venerdì. Ma ovviamente il problema maggiore è un altro, semplicemente non eravamo così competitivi come avremmo voluto. Faremo qualche prova per toglierci dei dubbi”.  

Carlos Sainz, Ferrari

Carlos Sainz, Ferrari

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Quest’anno le piste ad alta velocità non sono le preferite per la Ferrari. Credi con l’ala più scarica che utilizzerete questo weekend potreste invertire la tendenza? 
“Diciamo che arriviamo da un weekend per noi non facile a Spa, nel quale non ci sono stati ottimi riscontro con un'ala posteriore a basso carico aerodinamico, quindi penso che ci sia ancora qualcosa da capire. E c'è anche una parte del problema di Zandvoort che vogliamo capire quindi domani e la sessione FP3 saranno sessioni importanti per testare alcune cose sulla monoposto".

"Personalmente, mi sento molto più fiducioso con la macchina, in particolare in qualifica, ma nel passo gara ci sono ancora cose che dobbiamo capire, dobbiamo dare un'occhiata a ciò che possiamo migliorare per essere più competitivi, in particolare rispetto alla Mercedes che sembra aver fatto un grande salto. E poi, ovviamente rispetto a Max, che sta facendo un grande lavoro in queste ultime gare”. 

Dopo quanto ti è accaduto domenica scorsa, credi che la pit-lane di Zandvoort dovrebbe essere modificata? 
“Sì, assolutamente, è un aspetto di cui non si parla abbastanza. Durante la stagione andiamo in corsie box che sono decisamente troppo strette, e su queste piste dobbiamo migliorare la sicurezza. È un aspetto molto importante soprattutto per i meccanici, che si trovano a pochi centimetri da macchine che transitano a 80 km/h, quindi esposti ad un rischio non da poco. Zandvoort è una pista fantastica, e voglio tornarci ogni anno, e così come voglio continuare a correre a Singapore, Budapest, e su tutte le altre piste che hanno pit-lane strette. Ma dobbiamo fare delle valutazioni, parliamo sempre di sicurezza senza però pensare a quanto avviene in pit-lane, soprattutto quando le fasi di gara portano a fare dei pit-stop tutti insieme”.

Proporrai la questione alla GPDA? 
“Non è una faccenda già in agenda della GPDA e della FIA, ma è qualcosa che ho spiegato ai commissari dopo la gara, cercando di fargli capire che non ho fatto un unsafe release. Penso di aver chiarito il mio punto di vista, e domani credo che lo farò ancora al briefing dei piloti”. 

Credi che sarà più difficile seguire in scia un avversario in Parabolica con queste monoposto? Cosa credi che accadrà in qualifica? Ci sarà ancora il rischio di vedere piloti rallentare nella speranza di prendere una scia? 
“Penso che le scie a Monza saranno sempre un problema, ma allo stesso tempo fanno parte dello spettacolo, della natura di questo circuito. C’è chi dice che nel 2019 è stato un disastro, ma non sono d’accordo, fa parte delle corse, c’è chi sbaglia e chi no. Direi solo che questo fa parte della tattica che serve a Monza, alla fine è strategia, fa parte del venire a correre su questa pista, e a me non dispiace che ci siano delle qualifiche un po' atipiche".

"E mi aspetto una grande attenzione alla scia anche quest’anno, perché le monoposto attuali sono molto sensibili alla scia, e quindi tutti cercheranno un ‘traino’. Mi aspetto che in Parabolica andrà un po' meglio, spero che si possa correre un po' più vicini”. 

Ferrari F1-75, dettaglio del motore 066/7

Ferrari F1-75, dettaglio del motore 066/7

Photo by: Giorgio Piola

Cambierai power unit in questo weekend? 
“Diciamo che se cambierò motore… dovrò sperare che cambino anche tanti altri piloti. Iniziare P15 anziché P20 non è male, visto come hanno iniziato Max e Charles a Spa. Vedremo”. 

Cosa ne pensi della stagione di Max? Quanto è il suo reale valore aggiunto nei risultati che sta ottenendo? 
“Penso che stia disputando una grande stagione. Ha commesso pochissimi errori, e quando li ha commessi, come in Spagna o in Ungheria, si è subito ripreso e ha continuato a vincere. Anche nei giorni in cui ha commesso qualche sbavatura è comunque riuscito a vincere, e ovviamente dopo le prime gara stagionali sono stati super-affidabili. E penso che anche lui stia facendo un lavoro davvero ottimo”.  

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