F1 | Sainz è tranquillo: "Le voci? In Ferrari ci sono sempre"
Nell'intervista concessa a Daniele Sparisci del Corriere della Sera il pilota spagnolo si mostra sereno rispetto ai rumors su Binotto: "Magari qui facciamo doppietta e poi tutto sarà dimenticato". Il madrileno assicura che anche i rapporti con un "nervoso" Leclerc sono eccellenti e improntati nel massimo rispetto, sottolineando anche che "non mi sono mai sentito un secondo pilotà né in Ferrari, né altrove".
“Senza rumors e voci non sarebbe la Ferrari. Esisteranno sempre, noi siamo tranquilli. Magari qui facciamo doppietta e poi tutto sarà dimenticato”. Inizia così l’intervista di Carlos Sainz concessa a Daniele Sparisci del Corriere della Sera. Il pilota del Cavallino contribuisce a “normalizzare” la situazione che a inizio settimana era rovente.
Il pilota spagnolo smonta le voci di Mattia Binotto in uscita dal Reparto Corse dopo le voci che davano in arrivo Frederic Vasseur dall’Alfa Romeo. E anzi il madrileno mette in risalto il rapporto che ha instaurato con il team principal… “È ottimo. Lo ringrazierò sempre per avermi scelto e per essersi fidato. È stato il primo di una grande squadra a credere in me. Mattia sarà sempre speciale per me”.
Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Charles Leclerc, Ferrari F1-75
Photo by: Ferrari
Carlos è sereno, consapevole di aver preso in mano la F1-75 dopo aver accettato l’idea di cambiare addirittura lo stile di guida… “Tutto quello che prima veniva naturale mi rendeva più lento. Ho dovuto reinventarmi e cambiare tutto: frenata, entrata e uscita di curva”.
Non nasconde di aver rubato qualche “segreto” a Leclerc… “Perché con la F1-75 il suo stile di guida funziona meglio del mio. Con Charles c’è competizione, ma il rispetto e l’ammirazione dell’uno nei confronti dell’altro sono talmente alti che non abbiamo mai avuto frizioni o problemi. Anche con un’auto competitiva. È uno dei migliori compagni che ho avuto”.
Sainz ammette che è pronto ad aiutare il compagno nella lotta per il secondo posto… “Sicuro, lo ero già in Brasile. Sono un uomo squadra e non ha mai avuto problemi ad aiutare il compagno”.
E il madrileno tocca anche un tema scottante, visto che Charles con il suo nervosismo evidente sembra chiedere un ruolo di guida della squadra, quello delle gerarchie all’interno della Ferrari con un primo e secondo pilota… “Non mi sono sentito secondo né in Ferrari né altrove. Non lo meriterei. E anzi mi ha fatto piacere una cosa: il rispetto che ho trovato. Dopo l’inizio stagione avrei potuto diventare un secondo pilota. Ma ho reagito”.
Chiaro no...
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