F1 | Sainz: "Dominio Red Bull? Meritato, hanno lavorato bene"
L'inizio di campionato ha visto la Red Bull vincere entrambi i primi due appuntamenti con una superiorirà schiacciante, soprattutto in gara. Per quanto una possibile situazione di dominio possa spaventare dal punto di vista dello spettacolo, i rivali hanno voluto porgere comunque i complimenti alla squadra di Milton Keynes sul piano sportivo, sostenendo che tocchi a loro riavvicinarsi alla vetta.
Due appuntamenti, due doppiette. L’inizio della stagione ha visto la Red Bull imporsi in entrambi i Gran Premi disputati fino a questo momento, con delle prestazioni, soprattutto in gara, nettamente superiori a quelle dei rivali.
Dopo la prima gara in Bahrain, George Russell non aveva nascosto il suo timore che la scuderia di Milton Keynes potesse disporre un vantaggio talmente ampio da poter vincere ogni gara del campionato, come fu per Mercedes all’inizio dell’era ibrida. Partendo da una base solida come la RB18, Red Bull ha incontrato una maggior semplicità in fase di sviluppo, il che gli ha permesso di continuare a costruire su quei punti di forza senza dover effettuare grandi sacrifici.
Qualcosa che, ad esempio, non ha trovato un riscontro con Ferrari o Mercedes, che nel corso dell’inverno hanno modificato la filosofia delle loro vetture più di quanto possa trasparire della loro forme, andando anche a sacrificare alcune delle caratteristiche migliori per trovare margine sui punti deboli.
Nel corso della storia della Formula 1, si sono spesso presentati periodi in cui una squadra è stata in grado di emergere sul resto della griglia, in particolare all’alba di cambi regolamentari di una certa caratura. Inoltre, con l’introduzione del budget cap, quel tetto di spesa atto a limitare i costi, partire con il piede sbagliato aggiunge un’ulteriore elemento di complessità alla scalata verso il vertice: nel caso della squadra della Stella, ad esempio, non ci saranno abbastanza soldi per introdurre un nuovo telaio già nel corso di questa stagione, ma bisognerà attendere il 2024.
Senza ombra di dubbio, arrivare a un Gran Premio dandone per scontato il risultato non è uno spettacolo particolarmente entusiasmante per il pubblico, il cui desiderio è quello di poter assistere a sfide mondiali combattute dall’inizio alla fine.
Se da una parte, come in ogni situazione di dominio, giungono “sottovoce” le prime richieste di cambi regolamentari per riavvicinare la griglia, dall’altra i rivali della Red Bull non hanno nascosto le proprie responsabilità, sostenendo che tocchi a loro fare un lavoro migliore per battere la squadra di Milton Keynes.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
“Non sono mai stato un fan dell’essere preoccupato di una squadra che domina perché, se ci riesce, significa che [quel team] ha fatto un ottimo lavoro. Se lo meritano”, ha spiegato Carlos Sainz, a cui è stato chiesto un parare sull’ottimo inizio di campionato della Red Bull e se la lotta per il titolo riguarderà solamente Perez e Verstappen.
“Voglio dire, vorrei che fossimo noi [in quella posizione]. E poi [in quel caso] mi arrabbierei molto se la gente si preoccupasse del fatto che stessimo dominando in Formula 1. Purtroppo, questo è uno sport di auto più che di piloti. Sappiamo che questo fa la differenza, anche se la Red Bull ha una line-up molto forte, di solito”.
"Se una macchina è davvero buona, tutti gli altri piloti non possono fare molto per rimanere in lotta. È la natura della Formula 1. Lo abbiamo visto in passato e non è una novità", ha aggiunto lo spagnolo, il quale ha comunque tenuto a sottolineare in altre interviste come la Scuderia di Maranello stia lavorando sodo dietro le quinte per riuscire a richiudere il gap dal vertice e tornare a lottare al vertice.
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Anche Toto Wolff, che aveva vissuto questa situazione quando all’inizio dell’era ibrida quando Mercedes poteva contare su un vantaggio mai totalmente svelato, ha voluto sottolineare come tocchi alla concorrenza recuperare: "Penso che ci siano stati anni in cui siamo stati altrettanto forti, ma questo sport è una meritocrazia”.
"Anche se non è bello per lo spettacolo che vincano sempre gli stessi, è perché loro hanno fatto un buon lavoro e noi no. Tutti speriamo in un buon intrattenimento, ma è nostro dovere, con tutto quello che abbiamo, recuperare e combattere questi ragazzi. Non dobbiamo minimizzare [il loro successo dal punto di vista sportivo], perché ricordo di aver sentito voci del genere nel 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020".
“Ciò che rende questo sport così speciale è che devi lavorare duramente per vincere e te lo meriti, è un dato di fatto. Naturalmente cercheremo di fare tutto ciò che è in nostro potere per reagire e cercheremo di individuare le aree di debolezza che possono avere".
Sergio Perez, Red Bull Racing, 1ª posizione, festeggia
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Lo spettacolo segue lo sport, e questo forse non è positivo dal punto di vista commerciale, ma è ciò che rende la Formula 1 così speciale", ha spiegato Wolff.
Un parere simile a quello di un’altra squadra alle prese con un presente difficile, la McLaren, che nelle parole del suo Team Principal, Andrea Stella, ha trovato una chiave di lettura che vuole dar merito agli avversari: “Non è una cosa strabiliante [il vantaggio della Red Bull]. Per me è solo il risultato di una squadra che ha un vantaggio in termini di conoscenza e di trasformazione di questa conoscenza in soluzioni di performance. Quindi complimenti alla Red Bull", ha detto l’italiano.
"Quando si guarda la vettura, si nota la sua raffinatezza. Quindi, credo che si meritino il loro successo. Sta a noi fare un lavoro migliore e sfidarli".
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