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Analisi
Formula 1 GP del Belgio

F1 | Sainz deluso: "Strategia sbagliata. Il podio era possibile"

Carlos Sainz è deluso dalla settima posizione finale ottenuta nella domenica del Gran Premio del Belgio. Per lo spagnolo la zona podio non sarebbe stata impossibile, fino a quando una strategia non ottimizzata lo ha escluso dai giochi.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Per Carlos Sainz, quello svoltosi nell’iconico circuito di Spa-Francorchamps, non è stato un fine settimana indimenticabile. Ottavo in qualifica e settimo in gara dietro al compagno di squadra Charles Leclerc, partito invece dalla pole position e transitato quarto al traguardo tenendo alle spalle il non più dominatore Max Verstappen.

Nonostante la SF-24 non fosse considerata tra le favorite nella gara tra le Ardenne, la monoposto di Maranello è comunque riuscita a dimostrarsi a tratti competitiva: un segnale di crescita rispetto alla Ferrari delle ultime settimane. A differenza del compagno di squadra monegasco, però, per Carlos il team ha optato per un’altra strategia. 

“Abbiamo preso dei rischi considerando che siamo partiti con la gomma hard – commenta il madrileno - Abbiamo anche guadagnato una posizione, quindi ero molto ottimista e positivo su questa strategia. Siamo riusciti ad allungare un po' fino al 20esimo giro. Con il senno di poi non abbastanza, perché probabilmente fare una sola sosta sembrava possibile oggi. E sì, probabilmente la cosa più importante è che non abbiamo fatto né una sosta, né una strategia a due soste ottimale. È facile dirlo ora, col senno di poi, ma mi sembrava che la gara promettesse molto di più”.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Dopo i primi venti giri sui 44 previsti, lo spagnolo pensava di avere una chance per lottare per il podio. Illusione svanita. Perché? “Pensavo che avremmo potuto avere una chance per il podio e poi all'improvviso sono finito in settima posizione con nove secondi di ritardo dal sesto posto – continua – quindi, è chiaro che c'è qualcosa che dovremo esaminare. Allo stesso tempo, credo che i nostri diretti avversari oggi fossero più veloci, non credo che sarebbe cambiato molto". 

Nella domenica belga, in cui a vincere è stato un pilota che ha guidato per 34 tornate con la stessa gomma, Sainz ritiene che il suo stint sia durato troppo poco: “Avremmo dovuto impegnarci per allungare almeno di 10 giri. Oppure, se avessimo fatto due soste, forse avremmo dovuto fermarci cinque o sei giri prima per passare più tempo possibile sulla gomma dura, che oggi era il nostro obiettivo”. 
 
Nonostante il miglioramento mostrato dalla SF-24 nelle ultime due gare, Carlos pensa che il lavoro da fare per avvicinarsi agli altri sia ancora tanto: “Rispetto a Mercedes, Red Bull e McLaren in gara siamo indietro ancora due o tre decimi. Con la mia macchina mi sembrava che fossimo in lotta per il podio e poi, non appena tutti hanno messo le hard, si è visto che ritmo facevano. Mi sentivo competitivo e veloce, poi quando mi hanno detto i tempi degli altri, ho pensato: ‘No, non sono così veloce come avrei voluto’”, ha concluso. 

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