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Russell stupisce con la Mercedes, ma occhio a Verstappen

George al debutto sulla W11 conclude al comando le due sessioni di prove libere, mentre Bottas e Verstappen hanno commesso degli errori nella temuta curva 8. Russell è stato impeccabile nella fase di apprendimento con la freccia nera, ma il finlandese ha girato con un assetto diverso e meno performante. In difficoltà la Ferrari con Vettel incappato in una giornata storta e con Leclerc appiedato dalla rottura di un semiasse.

George Russell, Mercedes F1 W11

George Russell, Mercedes F1 W11

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Si era detto, ma un contro è dirlo, altra cosa è leggere una classifica nero su bianco. George Russell, attesissimo alla vigilia del weekend del Gran Premio di Sakhir, ha iniziato nel migliore dei modi il suo apprendistato in Mercedes, concludendo al comando entrambe le sessioni di prove libere disputate oggi in Bahrain.

Non male come biglietto da visita, soprattutto considerando che nelle simulazioni di qualifica sia Valtteri Bottas che Max Verstappen hanno commesso degli errori, traditi dalla temutissima curva ‘8’ e dal traffico (quest’ultimo sarà una costante per tutto il weekend).

Russell, invece, è stato impeccabile quando contava esserlo, togliendosi una prima soddisfazione, che non dà punti ma fa morale e, soprattutto, aiuta a sciogliere un po' dell’inevitabile pressione che accompagna queste giornate.

“Ho ancora tanto da imparare – ha commentato George – ma so che posso contare sul miglior team della griglia, ogni consiglio è prezioso e credo di avere ampi margini per migliorare”.

La new-entry della Mercedes ha continuato ad effettuare prove di partenza, sempre sotto la guida di Peter Bonnington, che ha seguito passo dopo passo l’apprendistato di Russell guidandolo all’utilizzo ottimale della frizione e dei settaggi del volante.

Un dialogo costante, come ‘Bono’ è abituato a fare con Hamilton, ma questa volta con informazioni di base e qualche ‘please’ in più del solito da parte del pilota.

Gli unici problemi lamentati da Russell sono stati relativi alla posizione nell’abitacolo, complicazioni che oggi non hanno comunque condizionato il lavoro ma che in vista della gara dovranno essere risolti.

A discapito di Bottas (undicesimo in FP2) è giusto sottolineare che le due W11 scese in pista oggi non avevano la stessa configurazione aerodinamica.

Sulla monoposto di Bottas è stato provato un setup leggermente più carico, un piccolo handicap nei lunghi tratti rettilinei del layout Outer Track, l’inedita configurazione del circuito di Al Sakhir.

Da imputare a Bottas sono invece le due sbavature nelle simulazioni di qualifica (sia in FP1 che in FP2) che non gli hanno consentito di sfruttare al meglio il set di gomme soft. Il tempo cancellato in FP2 (54”506) avrebbe garantito a Valtteri il miglior crono di giornata, ma i sensori di curva ‘8’ sono una variabile da tenere in considerazione, e sarà così anche nelle qualifiche di domani.

Verstappen si è comunque riscattato riuscendo ad ottenere il secondo tempo di giornata (a 0”128 da Russell), crono arrivato al quarto giro lanciato, quindi con il set di gomme soft non più al massimo della resa.

Ma l’olandese ha stupito soprattutto nei long-run, sia con mescola soft che media, confermando una sequenza di tempi proibitivi per il resto del gruppo. Non c’è stato però il confronto diretto con le due Mercedes, perché il team campione del mondo ha preferito completare le simulazioni di gara (con entrambi i piloti) utilizzando gomme hard. I riscontri sono stati buoni per entrambe le W11, con Russell apparso più a suo agio con la mescola ‘bianca’ che con le soft.

Dai riscontri emersi al termine della prima giornata la Mercedes si conferma la favorita per la pole, ma gli 87 giri in programma domenica potrebbero riservare delle sorprese, soprattutto se la nuova configurazione del tracciato permetterà di poter utilizzare le gomme soft nel primo stint di gara.

La conferma della buona forma della Red Bull è stata confermata anche da Alexander Albon, quinto tempo di giornata ma soprattutto autore di buoni long-run. Tra le due Red Bull si sono inseriti Sergio Perez ed Esteban Ocon, molto veloci nel primo e terzo settore.

Notte fonda invece nel box Ferrari. Leclerc ha dovuto rinunciare alla FP2 per la rottura di un semiasse avvenuta nelle fasi iniziali della sessione, mentre Vettel ha vissuto una giornata da dimenticare.

Il feeling con la SF1000, che Seb sembrava aver trovato nelle ultime gare, è svanito di colpo, lasciando il campo ad una serie di testacoda che hanno messo kappaò i set di gomme a disposizione del tedesco.

Lo stop di Leclerc non ha permesso alla Ferrari un confronto tra i suoi due piloti, dato importante per capire se si è trattata di una serata ‘no’ di Vettel o di una SF1000 che in queste condizioni rischia di mancare anche la Q2.

Vettel si è ritrovato sedicesimo nella classifica finale della FP2 e tra i più lenti in assoluto nella simulazione di gara. Che la SF1000 non si sposi bene con il circuito di Al Sakhir non è una notizia, ma l’inizio del weekend è stato decisamente al di sotto anche delle peggiori aspettative.

Domani il lavoro ripartirà dai riscontri molto più incoraggianti arrivati al termine della FP1 (Vettel ottavo e Leclerc decimo) con la speranza di trovare un equilibrio accettabile in vista delle qualifiche.

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