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Intervista
Formula 1 GP del Qatar

F1 | Russell: "Senza contatto alla partenza potevo sfidare Max"

George Russell ha concluso il Gran Premio del Qatar al quarto posto con una rimonta dal fondo dello schieramento dopo un contatto con il compagno di squadra nei primi metri della corsa. Mercedes ha spiegato che effettivamente erano stati ipotizzati più scenari prima della corsa, con l'obiettivo di massimizzare la situazione, al contrario di quanto poi accaduto. Secondo il britannico, infatti, senza la collisione al via vi sarebbe stata la chance di sfidare Verstappen per la vittoria.

George Russell, Mercedes F1 W14, in the pit lane after a stop

Nel weekend del Gran Premio del Qatar non sono certo mancati i temi di discussioni e tante sorprese, tra cui quanto accaduto a inizio gara in casa Mercedes tra Lewis Hamilton e George Russell. I due piloti della Stella, che prendevano il via su una differente strategia, sono infatti giunti subito al contatto in curva uno.

La W14 del sette volte campione del mondo, che si è poi assunto tutta la colpa della collisione, è rimasta bloccata nella ghiaia dovendo così abbandonare la corsa, mentre il suo compagno di casacca è stato in grado di tornare ai box e sostituire gli pneumatici.

Da quel momento in poi, Russell ha dato il via alla sua rimonta, che si è poi infine concretizzata con un quarto posto davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Tuttavia, il britannico ha dichiarato di non vedere alcun motivo per cui non sarebbe stato in grado di sfidare il leader Max Verstappen se non si fosse scontrato con il suo compagno di squadra alla partenza, sottolineando che il duo della McLaren è stato in grado di chiudere a meno di cinque secondi dal tre volte campione del mondo.

George Russell, Mercedes F1 W14

George Russell, Mercedes F1 W14

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Russell ha dovuto effettuare un pit stop in più rispetto ai tre piloti che lo hanno preceduto non avendo il margine per puntare solo sulle tre soste essendosi fermato proprio alla fine del primo giro. Il britannico ha poi perso numerosi secondi da Verstappen nell’ultimo stint in cui ha montato la rossa, scivolando fino a 34 secondi da Verstappen.

"Non vedo alcun motivo per cui non potessimo sfidare Verstappen. Crediamo di essere stati sullo stesso ritmo, se non addirittura, più veloci della McLaren. E vedere che Piastri è arrivato così vicino a Max è stato davvero sorprendente. È stata una grande occasione persa per entrambi", ha raccontato il pilota della Mercedes riferendosi a Hamilton.

“Abbiamo un solo obiettivo: finire al secondo posto nel campionato costruttori. Prima della gara avevamo discusso a lungo su come lavorare insieme, la lotta non era tra di noi, ma con la Ferrari. Fortunatamente, questo fine settimana abbiamo comunque conquistato più punti di loro".

Russell ha ribadito che comunque sia lui che Hamilton si lasceranno questo episodio alle spalle, sottolineando però di aver apprezzato il fatto che il sette volte campione del mondo si sia assunto la responsabilità della collisione: "Io e Lewis staremo bene. Abbiamo un enorme rispetto reciproco, non c'è stato nulla di intenzionale da parte di nessuno dei due. Apprezzo molto che si sia scusato per questo. Come ho detto alla radio, in ogni incidente sono coinvolte due persone e apprezzo molto quello che ha detto".

Choque de Lewis Hamilton, Mercedes y George Russell, Mercedes

Choque de Lewis Hamilton, Mercedes y George Russell, Mercedes

Il responsabile delle comunicazioni del team Bradley Lord ha poi parlato ai media nella serata di domenica, sottolineando che in realtà il team era consapevole di cosa potesse significare mettere i due piloti su strategie differenti, per questo si erano ipotizzati più scenari.

"Nella riunione strategica di questa mattina abbiamo parlato dei potenziali scenari alla prima curva e abbiamo discusso delle differenti strategie tra i due piloti e di come sarebbe stato gestito. E ovviamente quello che è successo non faceva parte del piano, ma di certo non è stato intenzionale da parte di nessuno dei due. La regola numero uno per qualsiasi squadra corse è che le due vetture non entrino in contatto. Questo è un principio che i piloti hanno recepito, così come tutti gli altri membri del team.

"Avere un'auto nella ghiaia e una nella corsia dei box e poi essere ultimi alla fine del primo giro è quanto di peggio possa esserci al primo giro. Ma come affrontiamo la cosa, ne parliamo a porte chiuse. Credo che una caratteristica di questa stagione sia stata la capacità di lavorare insieme per cercare di riportare la squadra da una posizione difficile in cui siamo partiti con la macchina e sono sicuro che continueranno a farlo per le ultime cinque gare e spero di assicurarsi la seconda posizione nel campionato".

 

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