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Formula 1 GP del Giappone

F1 | Russell: "Rabbia col team? No, serve il 2° posto Costruttori"

George Russell spiega di non riservare rancore al team per il gioco di squadra che ha permesso a Hamilton di superarlo e di non difendersi dagli attacchi di Sainz arrivati nel finale di Suzuka.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, George Russell, Mercedes F1 W14, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Nessun rancore. George Russell recita il ruolo dell'uomo squadra dopo il Gran Premio del Giappone, in cui, negli ultimi passaggi, ha prima dovuto lasciar sfilare un Lewis Hamilton dotato di gomme molto più fresche delle sue, poi ha dovuto lottare con l'arrembante Carlos Sainz Jr, chiudendo la gara di Suzuka al settimo posto.

Russell è stato bravo a gestire l'unico pit stop effettuato e, dunque, i due set di mescole utilizzati in gara. Ma quando Hamilton e Sainz gli si sono avvicinati, il team ha chiesto al britannico di far passare il 7 volte campione del mondo per fare in modo che Sainz non potesse superare entrambe le W14.

Inizialmente Russell non è parso felice della decisione, suggerendo al team che Hamilton rimanesse sotto il secondo di vantaggio da lui per potergli offrire il DRS e utilizzare così la stessa tattica usata da Sainz a Singapore con Lando Norris, che lo ha portato vincere la gara proprio in difesa sulle Mercedes.

Nella richiesta di DRS, Russell aveva anche detto: "Mi sembra il minimo che [Lewis] possa fare, considerando che nelle prime fasi di gara mi ha spinto fuori dalla pista". Hamilton ha accettato di offrire aiuto a George, ma il suo vantaggio era più ampio di 1" e Sainz ha potuto superare Russell.

George Russell, Mercedes F1 W14, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

George Russell, Mercedes F1 W14, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Al termine della gara, Russell ha però dichiarato di non aver avuto alcun problema con il gioco di squadra imposto dal muretto Mercedes, perché l'intenzione è sempre quella di fare il massimo per il team, ora apertamente in lotta con la Ferrari per la seconda posizione nel Mondiale Costruttori.

"Ho accettato il cambio di posizione, certamente. A volte usiamo la radio come una sorta di valvola di sfogo, perché in macchina fa davvero caldo, è una gara lunga, ti trovi a spingere sul serio per un'ora e mezza e lotti per ogni metro".

"L'obiettivo principale di Mercedes è finire in seconda posizione nel Mondiale Costruttori. Il Mondiale Piloti è fuori portata, completamente. Lewis invece è in una buona posizione per poter lottare per un piazzamento interessante".

"Ma l'obiettivo è solo finire davanti alla Ferrari questa stagione, continuare a lavorare per il prossimo anno. Per cui, sì, dal mio punto di vista non ci sono stati problemi con gli ordini di scuderia". Da parte mia non c'è alcun rancore per la decisione presa. Quello che importa è il Mondiale Costruttori, non ciò che è meglio per un quinto-sesto-settimo posto", ha concluso Russell.

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