F1 | Russell: "Al mio posto Max avrebbe fatto uguale, o peggio"
George Russell risponde duramente agli attacchi di Verstappen arrivati al termine della Sprint Race di Baku. Il pilota della Mercedes spiega il suo punto di vista e punge il 2 volte iridato.
La prima Sprint Race del Mondiale 2023 di Formula 1 è andata in archivio questo pomeriggio dopo essere stata disputata a Baku, sede del Gran Premio di Azerbaijan. Nella mezz'ora di gara disputata, l'emozione più grande è arrivato dal bel duello - duro ma corretto - tra George Russell e Max Verstappen.
Il pilota della Mercedes, partito meglio del campione del mondo in carica, lo ha affiancato all'interno e così i due sono rimasti per tre curve, con Verstappen che ha realizzato una difesa stoica avendo però la peggio.
Nella seconda curva in cui i due erano appaiati, Russell ha perso per qualche istante la sua Mercedes W14, finendo per colpire la fiancata della RB19 che era all'esterno. Verstappen, di rimando, ha colpito anche il muretto esterno, ma non in modo tale da rovinare la sua monoposto.
Alla fine della Sprint Race c'è stato un confronto verbale tra i due, con Verstappen che ha apostrofato il collega con un termine eloquente: "Testa di c....". Russell, una volta presentatosi nella zona dedicata alle interviste, si è detto sorpreso della reazione del collega della Red Bull.
"Quando Max mi è venuto incontro pensavo stesse per dirmi che avevamo fatto una bella battaglia, un bel duello. Sono stato molto sorpreso di vedere quanto fosse arrabbiato. Per quanto mi riguarda, lui aveva già perso la posizione e già quando avevamo 8 anni e si correva nei go-kart se tu sei all'interno dell'apice di una curva, la curva è tua".
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, lotta con George Russell, Mercedes F1 W14, davanti a Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
"Hai la priorità. E se un pilota sta cercando di resistere all'esterno, allora è lui che si prende tanti rischi. Al primo giro, su un tracciato cittadino, sono rimasto molto sorpreso nel vedere quanto abbia cercato di difendere la posizione. Ma allo stesso tempo io sono qui per lottare, sono qui per vincere, e non sono certo disposto a lasciar perdere tutto perché lui è Max Verstappen su una Red Bull".
"Credo che nel nostro dialogo a fine Sprint Race ci sia state tante parolacce. Non ho sentito molto di più di quello. Ho visto l'incidente di Ocon in passato... Ma come ho detto lui è in testa al Mondiale ed è stato abbastanza sorprendente per ciò che mi riguarda. E con il passo che aveva quello che ha fatto non era affatto necessario".
Russell ha poi rincarato la dose, affermando che a ruoli invertiti Verstappen avrebbe cercato di fare la stessa manovra fatta da lui, se non di peggio (l'allusione è a diverse manovre fatte dall'olandese quando ancora non era uno dei contendenti al titolo, ma solo alla vittoria in alcuni eventi del Mondiale).
"Onestamente non ho ancora rivisto le immagini. Dunque non so cosa abbiate visto voi dalla televisione. Ma da dentro la macchina, avevo la precedenza io. Era la mia curva. Non ho ancora rivisto tutto, ma se Max fosse stato all'interno, al mio posto, e io al suo, lui avrebbe fatto senza dubbio la stessa cosa, se non peggio. Dunque questo fa parte delle gare".
Infine il pilota britannico della Mercedes si è prodigato in complimenti alla Red Bull utilizzando parole molto chiare. In questo momento uno dei grandi vantaggi delle RB19 è tangibile e ben visibile quando le due monoposto di Milton Keynes aprono il DRS. Per gli altri, ed è un dato di fatto, non c'è scampo. Infatti nella ripartenza, dopo la Virtual Safety Car innescata da un incidente di Yuki Tsunoda, Verstappen è riuscito a riprendersi comodamente la posizione su Russell.
"Alla ripartenza, voglio dire, so bene quale sia la differenza tra la mia monoposto e la loro. Credo che se noi corressimo senza l'ala posteriore, la Red Bull sarebbe comunque più veloce di noi sui rettilinei e non è affatto uno scherzo. Dunque non capisco onestamente quello che Max abbia cercato di fare".
"Stanno facendo sicuramente qualcosa di incredibile, qualcosa di davvero complesso. Complimenti a loro per qualunque cosa siano riusciti a fare riguardo le performance sui rettilinei. Ma, soprattutto con il DRS aperto, come ho detto, crediamo che se anche togliessimo l'ala posteriore loro sarebbero comunque più veloci di noi", ha concluso il britannico.
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