F1 | Rivoluzione Williams: tradita l'idea Mercedes, segue Red Bull
La squadra di Grove ha portato a Silverstone una versione B della deludente FW44: la nuova monoposto, intorno al solito telaio e alla power unit Mercedes, è completamente diversa. Ripudia i concetti aerodinamici della W13 e si avvicina alle scelte fatte da Newey sulla RB18, spostando i radiatori e rivedendo il disegno delle pance e del cofano motore. Per ora c'è un solo esemplare affidato ad Albon.
Le nuove pance della Williams FW44
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F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Williams affida a Alexander Albon il primo pacchetto evolutivo della FW44, una monoposto che cambia drasticamente volto nel tentativo di abbandonare l’ultimo posto nel mondiale Costruttori, mentre Nicholas Latifi scenderà in pista con la versione standard, permettendo alla squadra di Grove di effettuare delle prove comparative nelle libere del venerdì.
Addirittura la Williams abiura un concetto aerodinamico, orientando le sue scelte in direzione di quanto è stato fatto da Adrian Newey sulla Red Bull RB18, prendendo le distanze dalla Mercedes W13 a pance corte, cortissime.
Le nuove pance della Williams FW44
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Williams FW44: ecco il disegno delle vecchie pance
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Bisogna riconoscere che a Grove non sono stati troppo fortunati, perché l’anno in cui hanno avuto il privilegio di “condividere” alcune idee con la Mercedes, sono incappati nella peggiore freccia d’argento dell’era ibrida e i drastici cambiamenti portati al layout della FW44 indicano che per trovare la via della competitività era necessario cambiare strada.
Williams FW44: il radiatore sul motore è lungo e stretto
Photo by: Giorgio Piola
La macchina che porterà al debutto Albon a Silverstone è una versione B a tutti gli effetti: se dobbiamo giudicare dalle forme l’orientamento va chiaramente nella direzione della Red Bull, ma va detto che la Williams ha bocciato il sistema di raffreddamento della FW44 originale che prevedeva due radiatori a… tetto molto grandi montati sopra al motore Mercedes, per permettersi pacchi radianti molto piccoli nella parte più avanzata delle fiancate.
Williams FW44: ecco l'ala posteriore di Silverstone con il comando del DRS in assemblaggio
Photo by: Uncredited
La scelta si è rivelata fallimentare sia dal punto di vista aerodinamico con quel cupolone al posto del cofano motore, sia dal punto di vista del rendimento meccanico. Sul 6 cilindri è rimasto un lungo, lunghissimo radiatore che è molto stretto, per rendere più filante l’engine cover, in modo tale da “coprire” molto meno l’alettone posteriore.
Ma la massa radiante mancante in alto è stata trasferita nelle pance che hanno assunto una forma più canonica, ma sempre spiovente. I radiatori sono stati spostati più indietro per cui l’imboccatura delle prese dei radiatori è ora molto alta e stretta in stile Red Bull, con sotto una vistosa svasatura che riprende proprio la RB18.
Dunque è stata rivisto il concetto aerodinamico, ma anche il modo con cui rispettare la ripartizione dei pesi dopo gli importanti spostamenti di masse che, quasi sicuramente, hanno permesso di abbassare il baricentro della vettura a vantaggio di una maggiore guidabilità nei transitori e di un migliore utilizzo degli pneumatici.
Anche il fondo è nuovo e si integra alla diversa circolazione dei flussi che il disegno delle pance ha permesso: i tecnici della Williams hanno voluto allontanare le fiancate dalla ruota anteriore, per evitare che le sue turbolenze possano sporcare l’andamento dei filetti. Insomma nel team diretto da Jost Capito hanno preso atto che insistendo con i concetti Mercedes sarebbero andati a fondo e hanno cambiato coraggiosamente indirizzo. Solo a Brackley insistono su soluzioni che lasciano molti dubbi…
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