F1 | Accorciata la barriera nella via di fuga della prima chicane
Dopo le lamentele dei piloti, la Federazione ha deciso di accorciare la barriera modificata quest'anno nella via di fuga della prima chicane. La precedente modifica aveva fatto sì che per rientrare in pista i piloti dovesse tagliare sull'erba, rientrando in piena traiettoria.
In occasione dell’edizione 2023 del Gran Premio del Canada, la Federazione aveva deciso di rivedere la via di fuga alla prima chicane, la quale, attraverso un’apertura tra la zona d’erba e il muro, permetteva di rientrare sul tracciato in relativa sicurezza, ma tagliando curva due.
Tuttavia, per il fine settimana del GP di quest'anno, la FIA ha esteso la fine della barriera per impedire ai piloti di rientrare saltando curva due, pagando così in maniera più marcata eventuali errori, ma anche per evitare che eventuali cedimenti meccanici potessero portare una vettura a rientrare in pista fuori controllo in quella zona. In seguito a questa modifica, i piloti che andavano larghi si trovavano di fronte a una duplice scelta: aggirare la barriera tagliando sull’erba, anche se ciò avrebbe significato rientrare in piena traiettoria, oppure fare una sorta di inversione ritornando nel mezzo della chicane.
Nel briefing dei piloti della sera l'argomento è stato discusso a lungo, con Lewis Hamilton che pare abbia sottolineato di non aver mai visto una vettura avere il tipo di incidente che l'estensione della barriera era stata progettata per evitare, ovvero far sì che una vettura fuori controllo rientrasse in pista dopo curva due.
Per aggirare la barriera, i piloti doveva tagliare sull'erba rientrando in piena traiettoria
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Nonostante il parere dei piloti, la barriera è rimasta anche al sabato in condizioni di bagnato, mentre la FIA è intervenuta in vista della corsa accorciando la barriera per rendere più facile per i piloti rientrare in pista in modo sicuro e più avanti rispetto a curva 2. "La modifica [originale] è stata fatta per evitare gli incidenti che si verificano in pista.
"La modifica [originale] è stata fatta per evitare la possibilità che un'auto uscisse in curva uno e attraversasse l'uscita di curva due a velocità sostenuta, scontrandosi potenzialmente un'altra vettura", ha dichiarato un portavoce della FIA a Motorsport.com.
"Dopo aver discusso con i piloti, abbiamo apportato la modifica per consentire loro di rientrare più facilmente e perfezioneremo ulteriormente questa soluzione per gli eventi futuri".
Prima che la modifica di domenica venisse confermata ufficialmente, i piloti hanno spiegato che dovrebbero avere più voce in capitolo quando vengono prese in considerazione le modifiche alla pista.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
"Ne abbiamo parlato tutti ieri sera", ha detto il direttore della GPDA George Russell quando gli è stato chiesto un parere a riguardo.
"Col senno di poi, probabilmente avremmo dovuto essere consultati sulle opinioni in merito prima di prendere decisioni. E siamo tutti d'accordo che non era ottimale. È uno di quei casi in cui ci si gratta la testa e si cerca di capirne il motivo", ha detto Alex Albon.
Yuki Tsunoda, uno dei tanti piloti giunti lunghi in curva uno nel corso di questo weekend, ha detto di comprendere il motivo per cui la barriera è stata originariamente modificata, ma ha anche sottolineato come lo scenario che ha spinto la FIA a intervenire non è poi così probabile.
"Tutti ne hanno parlato, è pericoloso. Credo che alla fine anche la FIA lo capisca, ma credo di capire anche il loro punto di vista, il motivo per cui l'hanno fatto".
Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
"Io e Lewis abbiamo detto che negli ultimi 20 anni non si sono verificati quel tipo di incidenti. C'è sicuramente un lato positivo in quello che hanno fatto, ovviamente quando qualcuno ha avuto un guasto ai freni o altro, possiamo evitare un contatto. Ma, allo stesso tempo, ci sono più possibilità di superare l'esterno della curva 1 e tornare dritti alla curva 2, il che può portare a un maggior numero di contatti".
Anche Oscar Piastri ha provato la via di fuga, dovendo tagliare sull’erba, anche se ciò l’ha spinto a rientrare in piena traiettoria: "Anch'io sono passato attraverso l'erba e non è stato il più sicuro dei rientri, anche se è il meglio che ho potuto fare. Quindi spero che il muro sia rimosso".
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