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Formula 1 GP del Belgio

F1 | Ricciardo: "Troppo deboli nelle curve veloci, serve carico"

La Racing Bulls ha portato a casa un punto che, però, ha messo in mostra quali sono le aree critiche dell'auto, ovvero le performance nelle curve veloci e sui rettilinei. L'ultimo pacchetto non ha dato gli esiti sperati, ma il team crede di aver capito come indirizzare lo sviluppo, anche se non vuole rinunciare ai punti di forza nei tratti lenti.

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Gli ultimi cinque appuntamenti hanno messo in mostra sia gli elementi di forza che i punti deboli di una Racing Bulls che, dopo Barcellona, è andata nuovamente alla ricerca di sé stessa. Le novità introdotte in Spagna avrebbero dovuto incrementare il carico e, soprattutto, migliorare l’efficienza della VCARB01, ma il team ha perseguito una strada sbagliata con lo sviluppo, tanto da mettere da dover fare un passo indietro.

La buona prestazioni in Ungheria, seppur parzialmente “sporcata” da alcune scelte strategiche che non hanno funzionato con Daniel Ricciardo portandolo fuori dalla zona punti, hanno messo ancora una volta in evidenza quanto la monoposto faentina sia competitiva nelle aree più lente, come la sua progenitrice, la AT04. Tuttavia, l’aspetto interessante del Gran Premio ungherese era legato più al passo indietro sul piano tecnico, perché la vettura dell’australiano era equipaggiata con il pacchetto utilizzato a Miami, di fatto senza gli aggiornamenti introdotti negli appuntamenti successivi.

“Le curve lente ci aiutano. La macchina di Daniel, ad esempio, è tornata completamente alle specifiche di Miami. Lì era davvero adatta a lui. In Ungheria tutto è andato per il verso giusto. L'alta temperatura, le gomme morbide e la macchina con le specifiche di Miami, e anche la nostra forza nelle curve lente, che a Budapest si è fatta sentire”, ha raccontato il CEO del team, Peter Bayer.

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Daniel Ricciardo, RB F1 Team VCARB 01

Foto di: Red Bull Content Pool

Se le caratteristiche del tracciato ungherese in qualche modo hanno giocato a proprio favore, a Spa, per quanto sia arrivato comunque un punto dopo la squalifica di George Russell, sono al contrario emerse riflessioni più profonde su quanto ci sia ancora da lavorare per migliorare la vettura in determinate aree specifiche per risolvere quei problemi che ormai la Racing Bulls si porta dietro da tempo.

In Belgio Racing Bulls si è presentata con una nuova configurazione alare più adatta alle esigenze del tracciato, ma ciò non è bastato a curare alcuni aspetti della VCARB01, come la mancanza di velocità di punta in fondo ai rettilinei. Già in Spagna la scuderia di Faenza aveva provato ad intervenire su questo tema intervenendo sulle ali per avere un profilo più efficiente, in quel caso con un’ala più da medio-alto carico, mentre a Spa si è tentato di riproporre il medesimo concetto con un’ala più scarica.

Ricciardo è stato l’unico a prendere il via con le soft, una decisione che, nonostante i timori iniziali, in realtà si è rivelata positiva, soprattutto perché nella prima parte di gara i piloti con la media avevano spinto per tenere quanto più lento possibile il ritmo in vista dei due stint successivi. Per quanto sia vero che alla fine è arrivato un decimo posto prezioso che dà morale, in realtà ci sono alcuni elementi che hanno giocato a favore, come l’eccessivo degrado della Williams di Albon sulla media, la scelta della Sauber di subire l’undercut da parte di Ricciardo per spingersi verso una strategia a una sola sosta che, poi, non hanno confermato, ma anche i problemi di temperature motore accusati da Gasly.

Esteban Ocon, Alpine A524

Esteban Ocon, Alpine A524

Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, AlphaTauri VCARB01

Daniel Ricciardo, AlphaTauri VCARB01

Foto di: Erik Junius

Proprio per questo, Daniel Ricciardo ha ammesso che la RB deve ancora lavorare per trovare una soluzione ai punti deboli della sua vettura, nonostante l'aggiunta di aggiornamenti nel fine settimana del Gran Premio del Belgio. "Sento ancora che i nostri punti di forza sono un po' rivolti nei tratti a bassa velocità e le nostre debolezze sono un po' più nelle curve veramente veloci", ha spiegato.

“Quindi, anche alla curva 10 durante la gara, Pouhon, soprattutto quando il team dice 'bene, stiamo andando verso la fine e le gomme sembrano a posto', quindi a quel punto, sei praticamente in pieno fino alla fine, anche in quel caso ho avuto la sensazione che Ocon con un carico inferiore fosse veloce. “Loro erano abbastanza veloci nel rettilineo, presumo che avessero un carico inferiore ma Ocon era ancora abbastanza veloce alla curva 10".

Penso che per le alte velocità dobbiamo ancora lavorare un po', ma per tutte le curve più strette e tortuose sembra che siamo a posto. Quindi sì, probabilmente le caratteristiche sono le stesse, solo che ora il carico è nostro amico, quindi forse metterò su un po' di peso durante la pausa e questo mi aiuterà!”, ha poi scherzato Ricciardo.

Confronto Ocon - Ricciardo in aria pulita nel GP del Belgio

Confronto Ocon - Ricciardo in aria pulita nel GP del Belgio

Foto di: Gianluca D'Alessandro

Per quanto sia vero che nell’ultima parte di gara Ocon ha potuto contare su gomme molto più fresche, in effetti le sensazioni dell’australiano rispecchiano la realtà, come si era già visto in qualifica, del resto, con quell’exploit dell’Alpine. Nei confronti del francese, che aveva puntato su un assetto molto scarico, Ricciardo pagava circa 10 km/h, mentre nei confronti di Gasly, che aveva invece un setup più carico, quel gap si riduceva di oltre la metà km/h, allargandosi però in maniera molto più evidente proprio in curva 10.

Altre novità arriveranno dopo la pausa estiva e Racing Bulls crede di aver imparato molto da ciò che non ha funzionato con il pacchetto introdotto in Spagna. "Penso che ora ne capiamo molto e credo che sia giusto dire che all'epoca ha fatto arretrare il nostro sviluppo, ma ora lo ha anche fatto progredire e di molto. Ora capiamo molto di più sulla macchina. Quindi sì, è stato doloroso. Ma ora possiamo accelerare e sono fiducioso che gli sviluppi futuri funzioneranno molto bene", ha spiegato Alan Permane, direttore sportivo della Racing Bulls.

Spesso la Formula 1 è un mondo fatto di compromessi, ma la squadra faentina non vuole rinunciare troppo ai suoi punti di forza nei tratti lenti per curare le sue debolezze in quelli veloci: "Onestamente, non credo che si voglia rinunciare alle prestazioni a bassa velocità, mai. I tratti a bassa velocità sono quelle in cui l'auto trascorre la maggior parte del tempo per definizione. Non si vuole rinunciare alle prestazioni alle basse velocità. È ovvio che si vogliono prestazioni migliori ovunque, ma non credo che si debbano fare troppi compromessi. Ci aspettano un paio di belle piste. Ovviamente non vediamo l'ora di correre a Baku e Singapore. Ma ci aspettiamo che questa macchina vada bene ovunque".

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