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Analisi
Formula 1 GP dell'Arabia Saudita

F1 | Retroscena Bearman: invertiti i comandi col volante di Sainz

L'inglese al simulatore Ferrari si è sempre allenato con il volante di Leclerc, ma quando "Ollie" ha sostituito Sainz a Jeddah ha dovuto usare quello di Carlos, perché il monegasco non si è privato della scorta. E così cercando di attivare il DRS ha modificato il brake balance, mentre al via si è dovuto adattare a diverse palette della frizione.

Il volante di Carlos Sainz e Oliver Bearman, Ferrari SF-24

Per una settimana sembrava che Oliver Bearman fosse il nuovo fenomeno della F1. Poi il rientro di Carlos Sainz sulla sua SF-24 in Australia e il successo dello spagnolo all’Albert Park ha in parte ridimensionato quello che resta un ottimo debutto di “Ollie” nel Circus.

L’inglese della FDA si è fatto trovare pronto alla chiamata della Scuderia per sostituire a Jeddah il madrileno costretto in ospedale da un attacco di appendicite che lo ha costretto a un intervento chirurgico d’urgenza. Aveva saltato le prove libere del venerdì perché aveva guidato Carlos ed era entrato in azione il sabato in FP3 mostrando un ottimo adattamento alla maggiore potenza della rossa rispetto alla Dallara con cui aveva conquistato la pole position nella gara di Formula 2 alla quale poi aveva dovuto rinunciare per le regole che vietano di correre in due categorie dello stesso evento.

Oliver Bearman, Scuderia Ferrari

Oliver Bearman, Scuderia Ferrari

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Bearman, fuori dalla Q3 in qualifica per un soffio, aveva portato la Ferrari al settimo posto alla bandiera a scacchi precedendo due britannici più esperti come Lando Norris (McLaren) e Lewis Hamilton (Mercedes). Come va archiviato il debutto del ragazzino inglese? Certamente in modo lusinghiero per la semplice ragione cha ha portato la macchina al traguardo senza errori e abbia contribuito al bottino di punti del Cavallino.

Detto questo, a distanza di un po’ di tempo, emergono alcuni curiosi retroscena che umanizzano il debutto di un giovanissimo in F1. Ollie ha avuto una straordinaria capacità mentale nel saper gestire la pressione ed evitare errori che potessero condizionare la sua prestazione.

Oliver Bearman, Scuderia Ferrari

Oliver Bearman, Scuderia Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ma non è stato tutto rose e fiori. Bearman ha dovuto superare alcune difficoltà e ha avuto un ottimo principio di adattamento. L’inglesino, da quando è stato nominato pilota di riserva del Cavallino, partecipa al lavoro di sviluppo della SF-24 con turni al simulatore. Oliver ha sempre utilizzato il volante di Charles Leclerc che è diverso da quello utilizzato da Carlos Sainz.

A Jeddah, non appena il pilotino della Prema è stato messo in pre-allarme per guidare in Arabia Saudita, aveva chiesto a Charles la possibilità di utilizzare sulla Ferrari #38 il volante computer del monegasco. Ovviamente, e non per cattiveria, Leclerc ha rifiutato, preferendo avere nella sua disponibilità un volante di scorta. Decisione razionale e non punitiva. Fatto sta che Ollie si è trovato a scoprire il volante di Carlos poco prima di salire in macchina.

Il volante di Carlos Sainz e Oliver Bearman, Ferrari SF-24

Il volante di Carlos Sainz e Oliver Bearman, Ferrari SF-24

Foto di: Giorgio Piola

Il volante di Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Il volante di Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Giorgio Piola

Va detto che i due ferraristi hanno configurazioni giustamente personalizzate per avere la migliore ergonomia nelle regolazioni sul volante. La differenza principale si nota nelle leve per il comando della frizione. Charles usa una sola paletta sul lato destro, poco sotto il paddle del cambio, mentre Sainz preferisce disporre di due comandi, uno per parte, con il finger dove infilare il dito. Il madrileno gradisce le due palette che sono sistemate a ore 7,20, più in basso di dove finisce la corona del volante.

È intuitivo come l’azionamento delle rispettive leve richieda movimenti molto diversi che vanno allenati. Anzi, per essere più precisi, devono essere memorizzati e automatizzati durante le sessioni di allenamento al simulatore. Bearman, quindi, in fase di partenza non poteva certo avere il miglior feeling nello stacco della frizione: era 11esimo in griglia e ha mantenuto la posizione dignitosamente.

Il volante di Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Il volante di Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Giorgio Piola

Il volante di Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Il volante di Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Giorgio Piola

E un’altra sorpresa per Bearman è arrivata alla prima attivazione del DRS: l’inglese ha selezionato il pulsante da dove Sainz può innescare l'ala mobile, mentre sul volante di Leclerc si tratta del comando che agisce sul ripartitore di frenata, per cui ha rischiato di modificare il brakes balance.

Non è un fatto inusuale che il pilota possa confondersi, specie quando c'è una modifica sul volante computer: per onestà intellettuale va ricordato che anche Charles aveva vissuto un’esperienza analoga dopo che aveva chiesto nella seconda parte della stagione 2023 una variazione a certi ai comandi sul volante. Il monegasco ad Abu Dhabi convinto di attivare la radio si è fatto un... bagno con il liquido contenuto nella borraccia, dimenticando la diversa regolazione. E non deve stupire se il pulsante per bere sulla SF-24 sia stato tolto dal volante.

Oliver Bearman avrà pensato:

Oliver Bearman avrà pensato: "Ma quante cose ci sono da memorizzare?"

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Riccardo Adami, l’ingegnere di pista di Sainz che Bearman ha ereditato in Arabia Saudita, ha avuto parole molto positive per il debuttante: "Di Ollie sono rimasto sorpreso di quanto sia stato veloce e rapido nel capire ed eseguire le cose di cui abbiamo discusso insieme precedentemente. Per esempio, per una volta abbiamo avuto un problema con il pulsante della radio che era rimasta accesa, di cui gliene avevo parlato brevemente prima della sessione. Gli avevo spiegato che ci sono due pulsanti per la radio, ce n’è uno anche nell’abitacolo. Lui se n'è accorto immediatamente ed è stato in grado di reagire molto rapidamente, spegnendo la radio”.

Oliver ha saputo assimilare una serie di informazioni acquisite poco prima di salire in macchina…
“Ollie è stato come una spugna che è stata in grado di assorbire tutte le indicazioni che gli abbiamo dato, è stato sorprendentemente bravo".

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