Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

F1 | Regole 2023: alzare le macchine scatena una vera rivoluzione

Per ridurre il porpoising la FIA ha deciso di alzare il marciapiede del fondo di 25 mm. I tecnici federali non hanno tenuto conto delle profonde implicazioni che il cambio delle regole aerodinamiche avrebbe sulle monoposto: dovrebbero essere rivisti i serbatoi e la distribuzione dei pesi, oltre alle sospensioni che non sono state disegnate per lavorare con geometrie più estreme. Gli attuali progetti andrebbero buttati via, costringendo i team più piccoli a costi che non erano nei loro budget. Una follia...

Dettaglio sensori Alfa Romeo C42

Giorgio Piola

La FIA per il momento resta irremovibile all’idea che le monoposto 2023 dovranno essere alzate da terra di 25 mm con l’obiettivo di ridurre il porpoising e migliorare la sicurezza.

La decisione unilaterale del legislatore ha il potere di scontentare tutti: Ferrari e Red Bull che vedono minato il vantaggio tecnico che hanno costruito quest’anno a vantaggio della Mercedes, la vera “ispiratrice” dei cambiamenti e i team più piccoli che si vedrebbero costretti a rifare i telai per adeguarli alle nuove normative, tenuto conto che alcuni avevano previsto di mantenere le attuali scocche per destinare lo sviluppo su altri fronti della ricerca.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Lo staff di Ben Sulayem forse non aveva previsto quali ripercussioni potesse avere una decisione presa quando gli uffici tecnici avevano già avviato il progetto delle monoposto 2023, creando un forte bisticcio fra la presunta esigenza di sicurezza (ma sta emergendo sempre più chiaro che era niente altro che il pretesto per modificare le norme senza votazioni dei team) e quella di rispettare il budget cap.

Alzare il gradino di 25 mm costringe tutti i team a ridisegnare le macchine da zero, buttando via l’esperienza acquisita fino a oggi con le monoposto a effetto suolo. Ci sono diverse squadre che non sono disposte a rivoluzionare il lavoro programmato e stanno spingendo sul presidente della FIA perché si possa trovare un compromesso sulle regole, alzando le vetture solo di 10 mm contro i 25 previsti.

Cerchiamo di capire perché questo intervento potrebbe salvare capra e cavoli. Guillaume Dezoteux, capo dello sviluppo delle prestazioni in AlphaTauri, è molto chiaro: "Stiamo definendo i parametri chiave della vettura del prossimo anno e ci domandiamo come dovrebbe cambiare il serbatoio del carburante se la scocca sarà alzata di 25 mm e come dovrà cambiare la distribuzione dei pesi per cercare il migliore bilanciamento?”.

Pierre Gasly, AlphaTauri AT03

Pierre Gasly, AlphaTauri AT03

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Toccare le regole aerodinamiche rischia di diventare una grande sfida tecnica per i team, perché prima è necessario stimare quali impatti avrà la nuova norma sui vari elementi che compongono la macchina.

“Il telaio 2023 dovrà essere rilasciato nelle prossime settimane: questi cambiamenti arrivano troppo tardi e dovremmo ripartire da zero. Se si alza il fondo con l'obiettivo di ridurre il carico aerodinamico della vettura, soprattutto nelle curve ad alta velocità, bisognerà rivedere anche quanta energia mettere sulle gomme e di conseguenza adeguare le sospensioni”.

“Se oggi ci dicessero di alzare la macchina di 20 millimetri, perché dovremmo montare una tavola più spessa, noi non potremmo farlo, perché la nostra sospensione non è stata progettata per lavorare con questi cambiamenti di geometrie. L'intero progetto è molto integrato e quando tocchi un parametro, influenza tutto il resto".

Jan Monchaux, direttore tecnico Alfa Romeo, lascia intendere che la squadra di Hinwil sarebbe fra quelle che avrebbe mantenuto il disegno dell’attuale telaio per concentrare la ricerca su altri aspetti prestazionali, ma “se saremo costretti a cambiare, dovremo rivedere i piani e con tempi più ristretti di quelli programmati saremo obbligati a esternalizzare una parte del lavoro con un aggravio dei costi che andrebbe a impattare sulle spese di sviluppo durante la stagione”.

Guanyu Zhou, Alfa Romeo C42

Guanyu Zhou, Alfa Romeo C42

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Qualcuno aveva ipotizzato il riutilizzo dell’inerter nelle sospensioni per risolvere il problema del saltellamento: “Poteva essere una buona idea – ha ammesso James Key, dt della McLaren – ha anche questa soluzione non è di facile introduzione: nel pozzetto anteriore del telaio non ci starebbe e dietro dovremmo ridisegnare le scatole del cambio. Con le attuali macchine non è una buona idea…”.

Insomma, sembra evidente che si è finiti in un ginepraio dal quale non è facile uscire. Alla fine dovrà prevalere la logica e sarà interessante vedere chi sarà disposto a fare dei salti indietro…

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Ferrari: Sainz fiducioso dopo il venerdì di Budapest
Prossimo Articolo F1 | Imparato conferma la partnership Alfa Romeo-Sauber nel 2023

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia