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F1 | Red Bull superiore, ma Ferrari ha pagato l'errore di Leclerc

La squadra di Milton Keynes firma una doppietta in casa del Cavallino, mentre la Ferrari si deve accontentare del sesto posto di Leclerc, dopo il ritiro di Sainz causato da Ricciardo. Il GP dell'Emilia Romagna evidenzia come il mondiale sia apertissimo e combattuto, ma la scelta di puntare al giro veloce con un treno di soft non ha pagato perché Charles ha commesso il suo primo errore alla Variante Alta che è costato otto punti.

Charles Leclerc, Ferrari, in Parc Ferme

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Terminata la cerimonia del podio sul circuito di Imola è calato un silenzio quasi irreale. A rompere la quiete solo un chiacchiericcio ordinario, con la sola eccezione dell’hospitality Red Bull dove Helmut Marko e Christian Horner hanno brindato insieme a tutta la squadra. La ‘doppietta’ Max-Checo non era nelle previsioni della vigilia e, soprattutto, nessuno nel team avrebbe mai immaginato di concludere il weekend di Imola con un bilancio di ‘+38’ sulla Ferrari.

Un verdetto così sorprendente ha preso forma per tanti e differenti motivi, ma in cima alla lista c’è la performance che le due RB18 hanno confermato nei 63 giri di gara completati oggi.

Verstappen e Perez sono stati i più veloci con le gomme intermedie montate al via così come con le slick utilizzate dopo il diciannovesimo giro, interpretando molto bene le atipiche condizioni che hanno caratterizzato il pomeriggio imolese.

Max Verstappen vittorioso sul podio di Imola

Max Verstappen vittorioso sul podio di Imola

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

La corsa ha preso il via con una pista umida ma non bagnatissima, ed è terminata con un asfalto asciutto ma molto freddo. In questa finestra di condizioni la RB18 si è espressa meglio, nessun dubbio al riguardo, ma non sarebbe comunque bastato questo gap tecnico a far pendere così tanto la bilancia nella direzione Red Bull.

Dopo tre gare in cui quasi tutto ha funzionato alla perfezione, nell’attesa domenica di Imola la Ferrari ha lasciato molto per strada, con un mix di sfortuna ed errori che ha dato forma ad uno scenario molto differente rispetto alle aspettative della vigilia.

 Leclerc, Ferrari F1-75, passa mentre i commissari intervengono sulla F1-75 di Sainz  dopo la toccata di Ricciardo

Leclerc, Ferrari F1-75, passa mentre i commissari intervengono sulla F1-75 di Sainz dopo la toccata di Ricciardo

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

L’episodio più penalizzante per la domenica ‘rossa’ è stato il contatto che ha messo fuori gara Carlos Sainz due curve dopo il via. Lo spagnolo ieri nella gara sprint si è confermato in ottima forma e prima della partenza era molto fiducioso, le condizioni della pista erano infatti quelle in cui riesce a spiccare meglio, poca aderenza e progressivo miglioramento dell’asfalto.

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La gara di Carlos è però durata il tempo di arrivare al Tamburello, dove Daniel Ricciardo ha speronato la Ferrari numero 55, un piccolo contatto che è bastato a mandare Sainz in testacoda con le gomme posteriori nella sabbia. Fine dei giochi.

A difendere i colori della Scuderia è ovviamente rimasto Leclerc, ma giro dopo giro ha preso forma uno scenario imprevisto. Dopo aver perso una posizione al via (problema di molti piloti partiti dal lato sinistro della pista) per Charles non è stato solo Verstappen a confermarsi molto veloce, ma anche Perez, che decimo dopo decimo ha costruito un piccolo margine di sicurezza sul monegasco con cui arrivare al pit-stop.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, cambia l'ala anteriore dopo l'uscita alla Variante Alta

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, cambia l'ala anteriore dopo l'uscita alla Variante Alta

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Il cambio gomme avrebbe potuto essere una risorsa, ed invece oggi ad Imola non è stato rapido come in altre occasioni, giocando nel complesso a favore di Perez. Leclerc ha invocato a lungo l’arrivo del DRS, ma l’impressione è che oggi non sarebbe stato comunque in grado di tenere testa a Perez, che a sua volta con l’ala mobile avrebbe potuto dire la sua in caso di perdita della posizione.

In uno scenario ormai definito è arrivata la decisione di fermare Leclerc al giro 49, montando un set di soft per puntare al giro più veloce. Charles aveva chiesto già in precedenza di poter montare un treno di ‘rosse’ per puntare al giro più veloce, e a poco più di dieci giri dal termine la squadra lo ha accontentato con l’obiettivo di portare a casa il punto addizionale. Ma a mancare, con grande disappunto, è stato Leclerc, che alla Variante Alta ha commesso un errore nel tentativo di riuscire ad insidiare Perez.

Charles è stato fortunato a poter riprendere la corsa, ma ha lasciato per strada otto punti (il gap tra il terzo ed il sesto posto) così come la possibilità di salire sul podio, sia pure il gradino più basso.

È il primo errore stagionale di Leclerc, ma abbastanza pesante, soprattutto considerando la sua posizione di classifica e la consapevolezza di essere l’unica Ferrari in pista. Lo scorso anno era stato sottolineato spesso quanto la squadra fosse cresciuta in attesa di una monoposto vincente, ma oggi ad Imola non è stata tanto la monoposto a condizionare il risultato finale, quanto l’errore di Charles e indubbiamente la circostanza sfortunata di Sainz.

Dando per scontata la superiorità Red Bull, un terzo e quarto posto avrebbero dato forma ad un bottino in difesa, ma comunque molto utile in termini di classifica.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Le Red Bull si è invece rilanciata nella classifica Costruttori (ora è a -11 dalla Ferrari) mentre Verstappen ha rosicchiato 19 punti portando il suo passivo a -27 da Leclerc. Parlare di numeri oggi non ha molto senso in termini assoluti, ma è un esercizio che disegna la tendenza. Non si può considerare Imola un weekend molto rappresentativo per quanto riguarda i valori in campo, ma indubbiamente è servito alla Red Bull per ritrovare fiducia, sicurezza e soprattutto affidabilità, ovvero quella variabile che finora è stata la più influente in assoluto nel disegnare la classifica generale.

“È una stagione molto lunga – ha commentato Christian Horner - e questo weekend, uno dei migliori in assoluto per la Red Bull, ci ha riportato tanta fiducia. Per noi, ovviamente, era importante recuperare punti nei confronti della Ferrari, cosa che abbiamo fatto in entrambe le classifiche mondiali”.

La stagione è lunga, lunghissima, e ci saranno ancora su entrambi i fronti weekend da dimenticare così come fine settimana trionfali. La Red Bull ad Imola ha recuperato la debacle del Bahrain, ora si va a Miami in un contesto tutto da scoprire e ‘zero’ riferimenti, se non quelli che arrivano dal mondo virtuale...

Max Verstappen, Red Bull Racing, primo classificato, festeggia al parco chiuso

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Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

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