Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Analisi

Red Bull: subito competitiva per sfidare Mercedes

La Red Bull l'anno scorso ha chiuso il mondiale vincendo l'ultima gara, insistendo sullo sviluppo della RB16 fino alla fine della stagione, mentre la Mercedes aveva bloccato la ricerca molto prima. Quest'anno sarà necessario schierare una monoposto competitiva subito, perché il limite di spesa non consentirà molto evoluzioni per cercare di inseguire le frecce nere.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Il campionato Mondiale 2020 si è concluso con la migliore prestazione messa in campo dalla Red Bull nell’arco dell’anno. Max Verstappen è stato in grado di conquistare la pole position davanti al tandem Mercedes, e di transitare sotto la bandiera a scacchi da vincitore con ben 16 secondi di vantaggio su Valtteri Bottas.

Il successo di Yas Marina ha permesso alla Red Bull di affrontare la pausa invernale con un certo ottimismo, sognando quello che da ben sette anni è l’obiettivo di tutti i team di Formula 1… a parte uno: agganciare la Mercedes.

Nei prossimi test di Al Sakhir e, ancora di più nel Gran Premio del Bahrain che sancirà il via della stagione 2021, convergeranno due programmi di lavoro che la scorsa estate hanno imboccato direzioni differenti.

Da una parte la Red Bull, che nel 2020 ha proseguito lo sviluppo della RB16 fino all’ultima gara di Abu Dhabi, confermando in pista i progressi delle novità introdotte gara dopo gara sulla monoposto. Dall’altra la Mercedes, che dopo il Gran Premio del Belgio (fine agosto) ha smesso di lavorare sulla W11 dirottando tutti gli sforzi sulla monoposto 2021.

Due filosofie differenti, figlie ovviamente di situazioni differenti. Negli ultimi anni la Red Bull ha sempre svolto un grande lavoro di sviluppo durante la stagione, ma è stata una scelta imposta dal ritrovarsi alle prese con una monoposto che al debutto non si è dimostrata impeccabile. All’inizio del 2020 la guidabilità della RB16 si è confermata un problema non indifferente, ed anche se Verstappen si è dimostrato in grado di domare una vettura tutt’altro che docile, l’efficienza del progetto non era all’altezza delle aspettative.

Ha così preso il via un lavoro che si è protratto da luglio a dicembre ed è culminato nel weekend di Abu Dhabi. Secondo la Red Bull tutti gli sforzi profusi nel miglioramento della RB16 sono stati utili per dare forma alla vettura 2021, un concetto più volte sottolineato da Christian Horner. Ma sarà veramente così?

La Mercedes, da parte sua, forte dell’ottima base della W11, ha tirato molto presto i remi in barca, rinunciando a lavorare in pista per dare priorità agli sviluppi aerodinamici 2021 (progettati e realizzati nella sede di Brackley) che vedremo in pista tra tre settimane in Bahrain.

“Non è un segreto che la Mercedes abbia smesso molto presto di lavorare sulla sua monoposto 2020 – ha confermato Horner – e saremo tutti molto curiosi ed interessati di vedere in Bahrain il passo avanti che hanno fatto”.

In casa Red Bull la speranza è quella di riuscire a partire con il piede giusto, sia per evitare le rincorse viste gli ultimi anni (che comporterebbero uno sforzo tecnico da sottrarre al progetto 2022), che per i limiti imposti dal badget cap, come ha recentemente sottolineato James Allison.

Con il nuovo regolamento finanziario non sarà più possibile correre ai ripari come fece la stessa Mercedes nel 2018 (riprogettando il retrotreno della W09 che esordì alla fine di agosto) o impegnarsi in programmi di sviluppo molto impegnativi come quello della Red Bull nel 2020.

I costi non lo permettono, ed è uno degli aspetti più impattanti sul lavoro dei top-team causati dal nuovo regolamento. Sarà questa la sfida maggiore di Red Bull, che dovrà mediare tra ciò che di buono ha trovato in pista con lo sviluppo della RB16 e le novità (dettate dal nuovo regolamento) che dovranno essere sulla monoposto 2021. Non sarà consentito sbagliare, perché da ora in poi i margini di correzione subiranno un drastico ridimensionamento.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Alesi ed Arnoux con la Ferrari 312B3 al Monaco Historic
Prossimo Articolo Motorsport in lutto, è morto Chris Craft

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia