F1 | Red Bull: "sirena" Norris nella sclerotica gestione piloti
Nella squadra di Milton Keynes c'è un unico punto fermo ed è Verstappen. In materia di piloti tutto il resto è opinabile, con decisioni di pancia “dento o fuori” di Marko che oggi tengono sulla corda Perez, sebbene il messicano abbia un contratto valido anche per il 2024. Su Checo incombe il nome di Norris, mentre in AlphaTauri si potrebbe aprire uno spazio per Lawson che sta sostituendo in modo efficace Ricciardo. Ma vorrebbe dire che Daniel potrebbe essere definitivamente messo da parte?
C’è un punto fermo, di valore assoluto, ovvero Max Verstappen. Per il resto la gestione piloti della Red Bull, che include anche AlphaTauri, è decisamente complessa e a volte difficilmente comprensibile dall’esterno.
L’impressione è che la scommessa vinta con Verstappen abbia fatto diventare l’approccio utilizzato con l’olandese una linea guida che negli ultimi ha però mostrato molti limiti. Seguire l’esigenza del momento, le decisioni di pancia “dento o fuori”, hanno portato la Red Bull a lasciare andare piloti come Carlos Sainz, Pierre Gasly o Alexander Albon, per poi dover andare sul mercato per contrattualizzare Sergio Perez e Nyck De Vries, o richiamare Daniel Ricciardo.
Helmut Marko discute con Christian Horner: il tema sono i piloti?
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Parallelamente, la gestione Marko negli ultimi anni non è stata certo impeccabile nello scouting. I suoi radar non hanno intercettato Charles Leclerc, George Russell o Lando Norris, così come Oscar Piastri. Non si può chiedere ad un programma di avere una percentuale massima di successo, ma in questo caso Red Bull ha mancato una intera generazione di grande qualità.
Liam Lawson, AlphaTauri AT04
Photo by: Erik Junius
L’infortunio in cui è incappato Ricciardo nel Gran Premio d’Olanda ha offerto la chance del debutto in Formula 1 a Liam Lawson, opportunità che il ventunenne neozelandese ha finora sfruttato nel migliore dei modi, mettendo la classica pulce nell’orecchio di Marko.
“Potrebbe diventare presto un pilota a tempo pieno in F1”, ha dichiarato di recente il consulente Red Bull, rendendo lo scenario un po' intricato, poiché un eventuale promozione di Lawson al ruolo di titolare comporterebbe la fine del rapporto con Ricciardo o Yuki Tsunoda, tandem che al momento di aspetta di essere al via della prossima stagione.
Marko, inoltre, ha lanciato le abituali frecciate a Perez, sottolineando la sua mancanza di costanza pochi giorni dopo aver dato per certa la sua presenza in Red Bull nel 2024. Parlando ad un programma austriaco dell’emittente ServusTV, Marko ha aggiunto però l’ennesima frase sibillina: “Perez ha un contratto fino al 2024, mentre Lando Norris e legato alla McLaren fino al 2025. Peccato, perché sarebbe uno dei candidati perfetti per Red Bull”.
Lando Norris, McLaren
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Un messaggio neanche tanto velato, quello di Marko, che non può lasciare indifferente Norris, ovvero: se ti liberi, per te c’è un posto in Red Bull. Non è certo un’iniezione di fiducia nei confronti di Perez, impegnato a portare avanti una stagione difficile. Da quando ha avuto la chance della carriera, potendo guidare la migliore monoposto del paddock, “Checo” ha anche dovuto convivere con una pressione costante amplificata anche dalle dichiarazioni pubbliche.
Le parole di Marko hanno lasciato intendere che Perez guiderà per la Red Bull nel 2024 solo perché c’è un contratto firmato che lo impone, ed è in questo scenario che il pilota messicano dovrà trovare la motivazione per concludere la stagione in corso ed affrontare la prossima.
Sergio Perez, Red Bull Racing
Photo by: Erik Junius
In termini di fiducia le parole del “Dottore” non sono certo un grande aiuto, ma in Red Bull è così da molti anni, prendere o lasciare. E lo stesso criterio è adottato in AlphaTauri. Yuki Tsunoda è arrivato nel gruppo grazie alla Honda, ma in vista del termine della sua terza stagione in Formula 1 non sa se questo ‘bonus’ sarà ancora in grado di garantirgli un futuro.
La strategia di tenere tutti sulle spine è il segno distintivo della gestione Marko. Davanti alla disponibilità di Verstappen tutto sembra diventare secondario, ma anno dopo anno l’aver messo le mani sul campione del mondo emerge sempre più come l’eccezione in uno scenario complessivamente molto problematico.
L’unica squadra che dispone di uno junior team che garantisce due sedili dedicati ai giovani, si ritrova a mettere gli occhi su un pilota di un'altra squadra come Norris, dopo essere stata costretta ad andare sul mercato per assicurarsi prima Perez e poi De Vries. È pur vero che la vittoria è una medicina perfetta per tutti i problemi e, infatti, nessuno osa mettere in discussione la gestione piloti della Red Bull, ma spogliata dai suoi trofei, emerge una realtà che dice ben altro.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.