F1 | Red Bull si candida alla vittoria ma c'è l'insidia McLaren
A Città del Messico i numeri raccontano che nei long-run della FP2 il più veloce è stato Lando Norris, anche se l'inglese ha completato la sua simulazione su una gomma media nuova al contrario degli avversari. Un vantaggio difficile da quantificare, ma è indubbio che la McLaren abbia iniziato bene il weekend con l'obiettivo di insidiare una Red Bull che si candida alla vittoria. È, invece, una Ferrari a due facce: vicina sul giro singolo, ma più distante sul passo, dove ha evidenziato un calo marcato della gomma.
I numeri dicono che nei long-run completati ieri sul circuito Hermanos Rodriguez il più veloce in assoluto è stato Lando Norris. A parità di mescola (media) il pilota della McLaren ha completato un ‘run’ di 12 giri con un tempo medio di 1’23”118, migliore di più di un decimo rispetto a Max Verstappen, che di giri ne ha completati 9. Questo può far pensare che Norris possa candidarsi domenica ad un ruolo di sfidante del campione del Mondo, ma c’è un…’ma’. Nella sessione FP2 Lando è sceso in pista con un set di gomme ‘prototipo’, poi è passato alle soft per la simulazione di qualifica. Quando è iniziato il long-run la McLaren ha montato a Norris un set di gomme medie nuove, rispetto a quelle di quattro giri già utilizzate da Verstappen nel primo ‘run’ della sessione.
Un vantaggio che è difficile da quantificare, ma è indubbio che la McLaren abbia iniziato bene il weekend. Dietro i due battistrada c’è il tandem della Mercedes, ma Hamilton (terzo nei long-run a tre decimi da Norris) ha stupito un po' commentando non proprio positivamente la sua sessione. “La monoposto ha un comportamento diverso rispetto ad Austin – ha commentato Lewis – non so davvero cosa dire, sembra di essere passati dal giorno alla notte".
"La sensazione è che si possa migliorare, lavoreremo durante la notte, magari è un problema di regolazioni aerodinamiche e ne potremo uscire bene, ma sicuramente non è stato un venerdì come quello di Austin”. Toto Wolff ha anche rivelato che nell’arco della giornata i tecnici della Mercedes ha dedicato del tempo ad una verifica delle altezze necessaria per capire cosa non ha funzionato domenica scorsa ad Austin.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Lando Norris, McLaren MCL60
In casa Ferrari i riscontri ricordano molti altri weekend del 2023. Sul giro veloce soprattutto Leclerc si è espresso bene, ma la simulazione di gara del monegasco non è sembrata gestita nel modo migliore. Charles ha iniziato il suo stint con degli ottimi tempi, ma dopo sei giri il suo ritmo è salito molto, arrivando nell’arco di undici tornate ad un valore medio molto vicino a quello di Sainz, più lento in avvio di stint ma più costante nelle tornate conclusive. In comune i due ferraristi hanno evidenziato un calo progressivo di performance che preoccupa non poco in vista di domenica. La pioggia arrivata nelle battute finali della sessione non ha permesso di avere un quadro più completo, ma l’impressione avuta ieri è che sul ritmo gara la Ferrari abbia iniziato il weekend come quarta forza.
“È stata una giornata positiva – ha comunque commentato Leclerc - in cui siamo riusciti a provare tutto quello che avevamo pianificato. Abbiamo testato tutte le mescole e lavorato sulla messa a punto, anche se essendo solo venerdì penso ci sia ancora del lavoro da fare per la qualifica e per la gara. Analizzeremo tutti i dati raccolti e lavoreremo per fare passi avanti domani”.
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Altra storia sarà la lotta per la pole position in programma oggi. Nelle simulazioni di ieri Verstappen è stato il più veloce ma il suo margine di un decimo su Norris, e di due su Leclerc, non lo mette al sicuro. La Ferrari ha confermato una buona velocità sui tratti rettilinei, ma Charles ha pagato nei confronti degli avversari diretti nelle curve veloci 8 e 9. Sul giro singolo ieri la classifica è stata molto compatta, con i sorprendenti Bottas e Ricciardo che da quanto visto in FP2 possono candidarsi alla Q3. È mancato all’appello Albon, che nella simulazione di qualifica non ha sfruttato al meglio i giri con le soft, ma la Williams si è confermata molto veloce sin dai primi giri della FP1, e potrebbe candidarsi al ruolo di sorpresa di giornata.
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