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Red Bull RB16B: studia la simulazione delle sterzanti posteriori?

Le indiscrezioni del paddock indicano che il team di Milton Keynes vorrebbe ulteriormente alzare al soglia della sfida tecnica con la Mercedes portando in pista soluzioni che facilitino lo sfruttamento delle nuove gomme Pirelli.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Charles Coates / Motorsport Images

Per ora è solo una voce che circola nel paddock, per quanto sia ben accreditata. La Red Bull è consapevole che per mettere i bastoni fra le ruote alla Mercedes c’è bisogno del massimo potenziale tecnico, perché la squadra di Brackley è riuscita a centrare la vittoria in Bahrain, nel GP di apertura della stagione 2021, sebbene la W12 non avesse mostrato in pista la consueta supremazia tecnica.

Un’ingenuità di Max Verstappen nel momento chiave della gara di Sakhir non ha permesso al team di Milton Keynes di agguantare un successo che, invece, si aspettavano dopo la pole position del sabato. Sta di fatto che la Red Bull si presenterà all’apertura della stagione europea in programma a Imola il 18 aprile con una RB16B ancora più spinta della monoposto che abbiamo apprezzato nel Golfo.

Le indiscrezioni, infatti, lasciano intendere che la monoposto di Adrian Newey possa disporre all’Enzo e Dino Ferrari di sospensioni che possono simulare il comportamento delle ruote sterzanti posteriori.

Non si tratta di un tema semplice da applicare perché le sterzanti al retrotreno sono vietate per regolamento e, quindi, sono necessari una serie di interventi che riguardano la flessibilità degli elementi e le regolazioni elettroniche di differenziale e motore, oltre che del brake by wire per ottenere una diversa angolazione delle due ruote motrici in curva.

Lo sanno bene in Mercedes che questa soluzione l’hanno sviluppata per primi: l’introduzione di pneumatici dalla carcassa più rigida da parte della Pirelli potrebbe favorire l’adozione di un’idea che dovrebbe servire a salvaguardare la durata della gomma, ma la messa a punto del concetto è molto complicata e richiede tempo.

L’idea non sarebbe del “genio” Newey, ma di una struttura tedesca che avrebbe offerto alla Red Bull l’opportunità di valutare il progetto e il disegno particolare della sospensione posteriore della RB16B potrebbe favorire proprio l’azione della simulazione delle ruote posteriori sterzanti.

A Imola saranno molti gli osservatori che cercheranno di capire se il team di Milton Keynes punterà su una soluzione che Mercedes padroneggia da tempo o se la squadra diretta da Christian Horner avrà ancora bisogno di lavoro si sviluppo per far funzionare un concetto che potrebbe mettere le ali alla vettura di Max Vestappen e Sergio Perez…

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