F1 | Red Bull - Porsche: Horner blocca le speculazioni
Il team principal della Red Bull ha messo a tacere le voci secondo le quali il ritardo nell'annuncio dell'accordo fosse dovuto ad una sua eventuale uscita dalla scuderia.
Ormai non è più un mistero. È risaputo, infatti, che Red Bull e Porsche sono in trattative per un accordo che, a partire dal 2026, vedrebbe la Casa di Stoccarda entrare in Formula 1 acquisendo quote del team di Milton Keynes.
L’accordo avrebbe dovuto essere annunciato in occasione del Gran Premio d’Austria a luglio, ma a distanza di quasi due mesi ancora nulla è stato ufficializzato ed a Zandvoort hanno iniziato a circolare alcuni rumors secondo i quali le trattative tra le due parti potrebbero essersi arenate.
Al termine del Gran Premio d’Olanda, vinto da Max Verstappen, è stato chiesto a Christian Horner se temesse di perdere il suo posto in Red Bull in caso di arrivo della Porsche.
Horner, che è legato alla squadra anglo-austriaca dal 2005, ha però rispedito al mittente le insinuazioni sottolineando come le discussioni con Porsche hanno sempre avuto come sfondo il mantenimento dell’attuale struttura manageriale.
“Girano sempre voci strane nel paddock. Recentemente ho sottoscritto un impegno a lungo temine con il team e tutte le discussioni che abbiamo avuto sono state subordinate al mantenimento della struttura manageriale e questa richiesta è sempre stata pienamente accettata”.
“Per questo motivo non credo sia necessario dover commentare queste speculazioni”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18
Photo by: Erik Junius
Il ritardo nell’annuncio della partnership tra Red Bull e Porsche si ritiene sia dovuto ad alcune divergenze di vedute sul futuro del progetto. La squadra di Milton Keynes ha sempre fatto un vanto della propria indipendenza e questo ha suscitato qualche perplessità sul livello di coinvolgimento della Porsche e su quanto potere avrebbe avuto il costruttore tedesco nelle decisioni future.
Sempre in occasione dello scorso weekend a Zandvoort, Horner ha ribadtio come ogni potenziale partner che voglia collaborare con Red Bull dovrà sottostare alle condizioni del team.
“La scuderia è la più grande risorsa di marketing a livello globale per la Red Bull. Perché dovremmo compromettere questo aspetto strategico a lungo termine?”.
“Il nostro impegno in ottica 2026 è totale. Abbiamo reclutato alcuni dei migliori talenti per la divisione Red Bull Powertrains. Abbiamo realizzato una fabbrica da zero nel giro di 55 settimane ed abbiamo già costruito il nostro primo prototipo di power unit che è stato messo in moto prima della pausa estiva”.
“Ci troviamo in un momento davvero entusiasmante indipendentemente dal coinvolgimento o da un investimento esterno”.
Horner ha poi definito la Red Bull come un marchio anticonformista sottolinendo come il modo di operare del brand si totalmente inedito.
“Dietrich Mateschitz ci ha sempre sostenuto pienamente sia nella scelta dei piloti che nelle decisioni strategiche che abbiamo preso nel corso degli anni. Questa è una parte fondamentale del DNA del team Red Bull”.
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