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Formula 1 GP del Canada

F1 | Red Bull: Perez diventa un caso e Verstappen non lo nega

Checo non attraversa un periodo favorevole, perché con la RB19 che scatta dalla pole con Max non riesce a entrare nella Q3 per la terza gara di fila. E' una Red Bull a due velocità: se non ci fosse l'olandese i risultati di Milton Keynes sarebbero miseri: "Ho preso la decisione col team e abbiamo sbagliato. Ma era una scommessa legata alle condizioni della pista e, purtroppo, non siamo stati fortunati.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Sergio Perez è un caso, ma la faccenda non suscita alcun interesse in Verstappen. Commentando il terzo sabato difficile del compagno di squadra, nuovamente fuori dalla Q3, Max ha risposto in modo chiaro e telegrafico: “Se non fossi stato qui oggi, ovviamente il bilancio per la squadra sarebbe stato molto diverso. La possiamo vedere anche così”.

Verstappen ha espresso in modo chiaro, e a microfoni accesi, un parere che nel paddock è condiviso (lontano dalle telecamere) da molti addetti ai lavori. Con due ‘Perez’ oggi la Red Bull sarebbe giudicata in modo molto diverso.

Max Verstappen, Red Bull Racing, riceve il premio Pirelli per la pole position da Jean Alesi

Max Verstappen, Red Bull Racing, riceve il premio Pirelli per la pole position da Jean Alesi

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

“Se mi trovassi nella situazione del mio compagno? Ovviamente non sarei felice – ha proseguito Max – ma non è una faccenda che mi riguarda, sono concentrato sul mio lavoro, e tutte le mie energie sono focalizzate su questo aspetto. Il resto non è un mio problema”.

La Red Bull viaggia a due velocità, ed è comprensibile che in un momento come quello che sta attraversando Verstappen non presti molto caso a ciò che accade nell’altra metà del box.

Il problema è soprattutto di Sergio Perez, che oggi al via del Gran Premio del Canada scatterà dalla dodicesima posizione. Questa volta a tradire Checo è stata la track-position, ovvero la posizione di partenza della sessione Q2, turno che ha iniziato con gomme intermedie per mettersi al riparo da sorprese con primo giro cronometrato.
“Quando è stato chiaro che la pista era da slick ero mezzo giro in ritardo rispetto al momento ideale per rientrare ai box – ha commentato Perez – quando sono passato alle gomme da asciutto c’è voluto un po' per metterle in temperatura e, quando ci sono riuscito, è tornata la pioggia”.

Sergio Perez, Red Bull Racing

Sergio Perez, Red Bull Racing

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Perez ha confermato di aver condiviso la strategia della squadra: “Abbiamo preso la decisione insieme e abbiamo sbagliato. Ma era letteralmente una scommessa legata alle condizioni della pista e, purtroppo, non siamo stati fortunati. C'era sicuramente molto più potenziale nella macchina, ma non abbiamo fatto il giro quando avremmo potuto. Sicuramente non sono contento, non sto attraversando un grande momento, ma se le circostanze fossero state più favorevoli non saremmo qui a parlare di questo. Ora posso solo pensare a come recuperare terreno in gara”.

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