Red Bull: paratie lisce sull'ala posteriore più carica
La squadra di Milton Keynes nutre ambizioni importanti a Singapore: su una pista che richiede il massimo carico aerodinamico, propone sulla RB15 destinata alle prove libere di un'ala posteriore con meno incidenza della concorrenza e senza deviatori di flusso nelle paratie laterali
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull ha propositi ambiziosi a Singapore: Max Verstappen dispone a Marina Bay del motore Honda Step 4 nella speranza di inseguire la terza vittoria stagionale con la RB15, monoposto che sembraa aver risolto i problemi che l'avevano afflitta all'inizio della stagione, risultando di nuovo una macchina che riesce a produrre molto carico aerodinamico con il corpo della vettura, potendo fare a meno di ali particolarmente cariche.
Volete un esempio? Ecco l'alettone posteriore che sarà provato nelle prove libere dal team di Milton Keynes: il profilo principale è rialzato nella porzione centrale ha una corda piuttosto lunga, mentre il flap mobile è più piccolo di tanti altri e dispone di un nolder nella parte superiore. A stupire sono le paratie laterali che sono perfettamente lineari senza alcun deviatore di flusso.
Anche la T-wing è con un solo profilo per una pista che chiede il massimo carico aerodinamico: la RB15, evidentemente deve evitare che la ricerca di spinta verticale generi drag (resistenza all'avanzamento).
Red Bull Racing RB15, dettaglio dell'ala posteriore
Photo by: Giorgio Piola
Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore carica
Photo by: Giorgio Piola
Qui sopra vi proponiamo un confronto dell'ala Red Bull piuttosto scarica di Max Verstappen con quella Mercedes di Valtteri Bottas: la W10 evidenzia un flap mobile molto più grande dalla forma a doppia V, mentre le paratie laterali sono molto sfrangiate e dotate di deviatori di flusso. Anche la T-wing è a doppio profilo.
Proprio due filosofie aerodinamiche completamente diverse, perché la Red Bull sfrutta un assetto Rake esasperato, mentre la Mercedes resta quasi piatta alla ricerca di un assetto costante.
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