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Red Bull: paga sei decimi sul dritto per il "clipping" Honda

Dopo i due ritiri di Verstappen a Monza e Mugello la Honda ha deciso di preservare l'affidabilità della sua power unit riducendo la sovralimentazione del turbo e, di conseguenza, la ricarica di energia elettrica della MGU-H. Su una pista come quella di Sochi, che è la seconda dopo Spa per il recupero di energia, la Red Bull ha pagato un grosso dazio sui lunghi rettilinei nei confronti delle Mercedes.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Andy Hone / Motorsport Images

Dopo due stop dovuti alla power unit a Monza e Imola i tecnici della Honda hanno deciso di non mettere a rischio l’affidabilità della power unit a Sochi e, quasi certamente, hanno limitato la potenza del motore di Max Verstappen.

Il secondo posto conseguito dall’olandese alle spalle di Valtteri Bottas nel GP di Russia vale tanto oro quanto pesa, perché la RB16 ha rivelato sul tracciato disegnato nel complesso olimpico di Sochi di essere oggettivamente inferiore alla freccia nera.

Secondo il team principal della Red Bull, Christian Horner, Max ha pagato un deficit di potenza nei lunghi rettilinei a causa del “clipping”, vale a dire la mancanza della spinta di 160 cavalli elettrici della MGU-K per l’esaurimento della carica della batteria ben prima del punto di staccata.

Eppure la natura del circuito di Sochi è tale che consente una buona ricarica della batteria: non tanto nella fase di frenata con la MGU-K (oltre 1.000 kJ), ma piuttosto in accelerazione con la MGU-H (che vale fino a 4.000 kJ). La pista russa, infatti, risulta essere il secondo tracciato per energia recuperata del mondiale dopo Spa-Francorchamps.

Il muretto della Red Bull aveva avvisato via radio Verstappen che stava perdendo sei decimi al giro sui rettilinei nel confronto con il leader della gara Valtteri Bottas. Era evidente che il motore Honda non era in grado di sfruttare la potenza elettrica per tutto il giro come, invece, riusciva a fare la Mercedes. Come mai?

"Penso che questo circuito sarà sempre difficile per noi - ha spiegato Horner - . Abbiamo avuto un bel po' di clipping e penso che a Sochi abbia un effetto importante. La prestazione, quindi, è stata condizionata dal recupero di energia, ma lo sapevamo che sarebbe stato così ancora prima di venire qui”.

Quello che Christian non dice è che la Honda è stata costretta a ridurre la pressione di sovralimentazione del turbo e, quindi, la ricarica della MGU-H non è stata quella vista a inizio stagione, per cui i 160 cavalli sono stati usati utilizzati in accelerazione per arrivare il più presto possibile alla velocità massima, ma senza poter contare troppo sull’energia extra che dall’MGU-H viene girata alla MGU-K senza essere stivata nella batteria.

La Honda è il motorista che più di chiunque altro ha risentito dell’adozione della mappatura unica imposta dalla FIA dal GP d’Italia, sconfessando le dichiarazioni di Helmut Marko che, al contrario, prevedeva una significativa perdita di potenza da parte della Mercedes nel giro secco di qualifica.

"Penso che a Sochi la Mercedes avesse una macchina più veloce di noi - ha concluso Horner - . Ovviamente abbiamo beneficiato della penalità di Lewis, ma penso che Max abbia estratto dalla macchina tutto quello che c’era per tutto il fine settimana. È stato il nostro miglior risultato nei sei anni di questo appuntamento".

“Max è stato clamoroso mel suo giro da qualifica e in gara non ha commesso alcun errore”. Ma anche un super Verstappen non basta per battere la freccia nera…

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