F1 | Red Bull: Newey snellisce la RB18 con uno scavo
La squadra di Milton Keynes non ha alcuna intenzione di rallentare lo sviluppo della RB18 e a Silverstone ha introdotto un nuovo cofano motore che permette di sfogare l'aria calda della power unit diversamente. Così la carrozzeria intorno al motore è diventata svasatissima per aumentare l'effetto Coanda e per migliorare l'efficienza della beam wing. Alla faccia dei limiti del budget cap!
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Colpo di teatro della Red Bull: a Silverstone la squadra leader del mondiale si presenta con un nuovo look aerodinamico. Nel momento in cui molte altre monoposto convergono verso le forme della sua monoposto, Adrian Newey fa un altro passo avanti importante.
Mattia Binotto aveva anticipato che la Red Bull avrebbe introdotto nel GP di Gran Bretagna un pacchetto di novità che Christian Horner aveva smentito: parole al vento, perché a Milton Keynes hanno lavorato sodo non solo nel cercare di ridurre il peso della RB18 che, gradualmente, si avvicina al limite regolamentare di 798 kg, ma anche per rendere più filante la vettura dietro alle spalle del pilota con un cofano motore del tutto nuovo che slancia le forme del retrotreno.
Sulla RB18, infatti, l’idea dello scavo non l’hanno portata sulle pance come ha fatto l’Alpine copiando la Ferrari F1-75, ma più in coda, cercando di snellire il corpo della vettura in prossimità del motore.
Dietro agli attacchi dell’Halo si osserva la presenza di una sorta di marciapiede che si protende fino allo sfogo dell’aria calda in coda che non è più di forma tondeggiante, ma rettangolare. Sono rimaste anche le branchie che prima erano visibili diagonalmente sul cofano e che ora sono quasi orizzontali.
Sotto a questo polmone, simile a quello scelto dalla McLaren sulla MCL36, si può notare una carrozzeria svasatissima che punta a ottenere due risultati: primo – aumentare l’effetto Coanda per portare del flusso sul fondo; secondo – migliorare in modo significativo l’efficienza della beam wing.
La Red Bull, a dispetto delle parole del suo team principal, non ha alcuna intenzione di rallentare la corsa degli sviluppi in barba a qualsiasi limite dettato dal budget cap. La battaglia per il mondiale è più aperta che mai e si gioca anche nella capacità di portare in pista evoluzioni più rapidamente della concorrenza diretta…
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