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Analisi
Formula 1 GP di Abu Dhabi

F1 | Red Bull: Max e la superiorità schiacciante irripetibile

Oltre mille giri in testa in 22 GP: 19 vittorie, 575 punti, 12 pole position sono lo score di Max Verstappen in un campionato che ha disintegrato una serie di primati . L'olandese è stato il valore aggiunto di una squadra come quella di Milton Keynes che non ha avuto grandi flessioni, costruendo un dominio che non ha precedenti nella storia della F1. "L'anno prossimo non sarà più così - ha spiegato Horner - ma contiamo di avere una macchina che ci consenta di lottare ancora per il titolo". Auguri...

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Bilancio finale di Max Verstappen nel 2023: 19 vittorie, 575 punti, 12 pole position e oltre mille giri percorsi al comando. Anche nell’ultima gara della stagione è arrivata la solita manifesta superiorità, che alla luce di quanto emerso nel post-gara è stata anche maggiore di quanto visto. Verstappen sarebbe stato in grado di concludere la gara senza un secondo cambio di gomme, coprendo 42 giri ad un ritmo velocissimo senza arrivare a mettere in crisi gli pneumatici.

“Prima della gara avevamo programmato una sola sosta – ha rivelato Christian Horner – poi siamo passati a due pit quando abbiamo visto che con il primo set di medie il degrado era stato maggiore del previsto. In realtà con Max avremmo potuto farcela con una sosta sola, perché aveva il ritmo e la capacità di non mettere in crisi gli pneumatici. Ma con Checo è stata una scelta obbligata”.

Max Verstappen, Red Bull Racing, con il trofeo del vincitore di Abu Dhabi

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing, con il trofeo del vincitore di Abu Dhabi

Ora che è sventolata anche l’ultima bandiera a scacchi della stagione la parola passa agli amanti delle statistiche, a cui spetta un grande lavoro per mettere insieme tutti i record raggiunti da Verstappen e dalla Red Bull in un 2023 in cui hanno portato in scena il più grande dominio visto nella storia della Formula 1.

Per celebrare la stagione dei sogni Horner inizia da Verstappen (“Penso che abbia raggiunto un altro livello”), ma poi rende merito al lavoro della squadra. “Il modo in cui il team ha operato su 22 circuiti diversi in termini di qualità, affidabilità e prestazioni, è stato possibile perché tutti hanno fatto la loro parte al meglio, contribuendo a quella che sicuramente verrà ricordata ad oggi come la più dominante stagione di Formula 1”.

Verstappen ha iniziato in campionatoe vincendo in Bahrain con 11 secondi su Sergio Perez, e l’ha conclusa tagliando il traguardo di Yas Marina con 17 di margine su Charles Leclerc. “È vero, ma in mezzo ci sono stati tanti momenti differenti – ha commentato Horner – Aston Martin, Ferrari, McLaren hanno avuto dei buoni momenti, così come la Mercedes. Ma credo che soprattutto Max quest’anno sia stato semplicemente eccezionale. Per il modo in cui è ha gestito la monoposto, le strategia, le gomme, oggi quasi non avevamo bisogno degli strateghi perché sembrava che stesse seguendo la tattica per entrambe le vetture! Le sue capacità sono davvero eccezionali”.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Photo by: Glenn Dunbar

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Il finale di stagione è stato quasi perfetto, è mancato il podio di Perez ma con la complicità di una discutibile decisione della direzione gara. Ma il weekend di Yas Marina non era iniziato nel migliore dei modi, al punto che Helmut Marko si era sbilanciato. “Helmut era convinto che fossimo nei guai – ha ammesso Horner – così abbiamo scommesso 500 euro… e li ha persi”. In realtà la Red Bull venerdì aveva iniziato il weekend con i consueti buoni riscontri, poi nella sessione FP3 la squadra ha provato una soluzione d’assetto che Max ha subito bocciato, e gli ingegneri sono tornati sui loro passi, ritrovando una buona finestra operativa.

Christian Horner con la moglie Geri e Orlando Bloom alla cerimonia del podio dopo il successo di Verstappen

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Christian Horner con la moglie Geri e Orlando Bloom alla cerimonia del podio dopo il successo di Verstappen

Ora che la stagione è conclusa Horner ha accettato di commentare il tormentone che si è sentito porre durante il 2023, ovvero la possibilità che la Red Bull vincesse tutte le gare in calendario. “Avete iniziato a chiedermelo dal terzo Gran Premio – ha sorriso – ma non è successo, e vuol dire che avremo ancora qualcosa per cui lottare, no? Vincere 21 gare su 22 è una follia così come Max che ha condotto oltre 1.000 giri al comando. Abbiamo battuto il record della McLaren dell'88, abbiamo battuto il record di Seb (Vettel) del 2013, così come tutte le percentuali di vittorie. Questa macchina passerà sicuramente alla storia per un periodo di tempo considerevole come la monoposto di maggior successo nella storia della Formula 1”.

Horner abbraccia tutti fuori dall’hospitality, le scene non sono quelle del 2021, i successi sono stati celebrati da tempo, ma c’è la sensazione che con Yas Marina si sia conclusa una stagione probabilmente irripetibile, per Verstappen e per la Red Bull. Non sarà facile detronizzare Max, ma non sarà facile ripetere quanto fatto nel 2023. Horner, come sempre, gioca in difesa.
“Nel 2020 abbiamo visto la stagione Mercedes più dominante di sempre, eppure siamo riusciti a batterli nel ’21. Quest’anno abbiamo visto i nostri avversari avvicinarsi e i concetti tecnici convergeranno, non penso che saremo mai più in grado di ripetere la stagione che abbiamo appena concluso, ma speriamo di poter tornare in pista con una monoposto che possa consentire di difendere i titoli che abbiamo conquistato”.

Mancano meno di cento giorni alla prima gara del 2024, un periodo che servirà per farsi un’idea dei valori in campo che vedremo la prossima stagione. Ma oggi, a poche ora dalla conclusione del campionato mondiale 2023, immaginare uno scenario con una Red Bull in lotta serrata con gli avversari è più una speranza che un ragionamento frutto di valutazioni tecniche e logiche.

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