Red Bull lascia Renault, ma tiene lo sponsor Infiniti?
Il team di Milton Keynes tratta il rinnovo con il marchio del lusso di Hong Kong che è parte dello stesso gruppo
Foto di: Red Bull Content Pool
La Red Bull Racing potrebbe conservare lo sponsor Infiniti anche se dovesse lasciare la power unit della Renault con un anno di anticipo. Il team di Milton Keynes starebbe trattando la continuità della sponsorizzazione con il CEO, Roland Krüger, che è a capo del marchio che ha il suo quartier generale ad Hong Kong.
E' curioso il fatto che un Costruttore che produce i modelli di lusso per il Gruppo Nissan, vale a dire una consociata della Renault, porti avanti una trattativa con Christian Horner mentre a Milton Keynes stanno pensando di uscire dal contratto con Viry Chatillon per la fornitura del V6 Turbo Energy nel 2016, con il serio rischio che la questione finisca in una causa legale.
I responsabili Infiniti sono soddisfatti dell'abbinamento con la Red Bull Racing per le capacità di comunicazione del sistema che fa capo a Dietrich Mateschitz, ma non dei risultati in pista per cui hanno chiesto una riduzione della cifra (si dice 80 milioni di euro all'anno) per proseguire la collaborazione insieme.
Questo è il segno che l'uscita della Red Bull Racing dalla galassia Renault potrebbe avvenire senza la ventilata azione legale della Casa transalpina a patto che tutti abbiano il proprio contentino dall'operazione. Ecco perché diventa importante il ruolo di Bernie Ecclestone come tessitore della pace nel paddock. Mister E, dopo aver sparato cannonate a palle incrociate sul Circus, ha cambiato atteggiamento nel tentativo di costruire un futuro della F.1 più stabile di quanto non sia adesso.
Bernie sta lavorando perché la Renault possa tornare ad essere Costruttore a tutto tondo e non solo fornitrice di motori: la trattativa per rilevare la Lotus è lunga ed estenuante, molto più di quanto si aspettassero a Parigi per cui è stata riaperta una porta con la Force India.
"La trattativa con la Renault non è affatto finita - ci ha detto Federico Gastaldi, vice team principal della Lotus - la due diligence è alla conclusione. Non è un'operazione semplice e ci vogliono certi tempi".
Si è detto che gli analisti francesi abbiano trovato un buco senza fine nei bilanci della Lotus...
"Ma non scherziamo - prosegue Gastaldi - i numeri sono chiari a tutti, figuriamoci se un Gruppo importante come la Renault non si tutela. C'è chi mette un po' di fumo intorno alla questione perché i tempi si stanno dilatando, ma sono fiducioso...".
In questa settimana e, comunque, prima del Gp d'Italia la questione dovrà essere definita almeno nei contorni. Intanto la Red Bull Racing ha fatto sapere che a Monza sostituirà i motori di entrambi i piloti (Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat) per non pagare una penalità a Singapore, la pista cittadina dove la RB10 ha l'ambizione di sfidare le Mercedes e le Ferrari.
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