F1 | Red Bull: l'affidabilità è il cruccio di Verstappen
L'olandese ieri in due turni di prove libere è riuscito a fare solo pochi giri a causa dei ripetuti problemi alla RB18 che soffre le alte temperature ambientali. Un surriscaldamento al mattino ha consigliato il team di Milton Keynes a sostituire il cambio, ma poi è emerso un problema idraulico che ha messp fuori uso l'idroguida e il brake by wire causando un principio d'incendio. Per fortuna Perez ha potuto girare con regolarità.
Max Verstappen, Red Bull Racing, alla conferenza stampa dei piloti
LAT Images
Il mondiale 2022 sembra avere tra le sue caratteristiche di spicco quella di non garantire certezze. La Red Bull è arrivata a Miami reduce dal trionfo di Imola, un weekend che Christian Horner ha definito come uno dei più esaltanti nell’intera storia della squadra e nulla poteva far presagire il venerdì nero che ha vissuto da Max Verstappen.
Su una pista nuova, dove ogni giro è prezioso per permettere ai piloti di prendere confidenza con il tracciato e agli ingegneri di raccogliere dati, il vincitore di Imola ha trascorso ai box l’intera sessione FP2. Nel turno del mattino Verstappen è stato bloccato da un surriscaldamento del cambio, sostituito dalla squadra in vista della sessione pomeridiana.
I meccanici della Red Bull al lavoro sul cestello dei freni che ha preso fuoco nelle libere di ieri
Photo by: Giorgio Piola
L’operazione è stata completata in tempo per permettere a Max di essere in pista nella seconda metà del turno, ma appena uscito dai box, Verstappen ha subito comunicato via-radio di sentire lo sterzo molto duro.
Dopo poche curve la situazione è peggiorata, a causa di una perdita idraulica che ha mandato in tilt anche l’impianto frenante, con un evidente principio d’incendio sul freno posteriore sinistro. “In tutta la giornata ho completato quattro o cinque giri lanciati – ha commentato il campione del mondo – e non è il modo migliore per iniziare un weekend di gara su una pista inedita. Cercherò di recuperare il ritardo, ma ci sono procedure su cui dobbiamo lavorare, ne parlerò con la squadra, oggi avremmo potuto fare molto di più”.
Red Bull Racing RB18, dettaglio del fondo smontato
Photo by: Giorgio Piola
Con Verstappen fuori dai giochi, il programma di lavoro è finito totalmente sulle spalle di Sergio Perez, che ha concluso la simulazione di qualifica in terza posizione a due decimi dal leader George Russell.
Nei long-run (molto brevi a causa di una seconda bandiera rossa causata da un problema sulla vettura di Latifi) Perez ha confermato un ottimo passo, con un valore medio leggermente più veloce d Leclerc e con un margine significativo rispetto al resto del gruppo.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB18, riparte dopo un testacoda
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Gli imprevisti non hanno permesso di avere un quadro cristallino dei valori in campo, come confermato dallo stesso Checo:
“Non siamo riusciti ad avere a disposizione tutti i dati soliti – ha spiegato Perez – affronteremo la gara più alla cieca rispetto al solito, ma credo che non saremo gli unici”.
Sergio Perez, Red Bull Racing, nella conferenza stampa dei piloti
Photo by: Motorsport Images
La Red Bull sembra avere comunque un buon potenziale complessivo, ed al momento più che la performance (la due RB18 sono le vetture più veloci sui rettilinei) a preoccupare gli ingegneri è nuovamente l’affidabilità.
Per la prima volta da inizio 2021 Verstappen è apparso innervosito dal molto tempo trascorso ai box, è pur vero che alla fine ciò che conta sono i punti in palio domenica, ma per vincere la gara occorre che un pilota sia in grado di completare i 57 giri in programma senza errori ed imprevisti tecnici.
Facile a dirsi, ma con le temperature previste questo fine settimana lo sarà meno di quanto visto nelle precedenti tappe stagionali.
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