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F1 | Red Bull: la dieta di 20 kg uno dei segreti del dominio 2023

Dopo un 2022 iniziato con una vettura in netto sovrappeso sia rispetto al limite minimo imposto dalla FIA che nei confronti dei suoi diretti concorrenti, la Red Bull ritiene che la dieta dimagrante di circa 20 kg, sia durante il mondiale che nel corso dello sviluppo invernale, il quale ha poi portato alla nascita della RB19, sia stata una delle chiavi del suo dominio in Formula 1 nel 2023.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Quella del 2022 ha rappresentato una delle più grandi rivoluzione tecniche in Formula 1 degli ultimi quarant'anni. All'alba dei nuovi regolamenti, la maggioranza delle vetture era ancora sovrappeso avendo superato il target minimo di massa imposto dalla Federazione di 795 kg, il che chiaramente rappresentava uno svantaggio sul piano competitivo.

Chi, come l'Alfa Romeo, si era avvicinata al limite fissato dalla FIA all'inizio del mondiale aveva potuto così contare su un buon vantaggio, tanto che la squadra svizzera nella prima parte del campionato era riuscita a ritagliarsi un ruolo tutt'altro che marginale nella midfield. Tuttavia, gara dopo gara la concorrenza è riuscita a ridurre il peso delle proprie vetture e ciò, unito alla mancanza di aggiornamenti a causa dei problemi di budget, hanno poi fatto scivolare la C43 fuori dalla zona punti. 

Il tema del peso è stato decisivo anche in casa Red bull, perché all'inizio del mondiale 2022 la RB18 era in netto sovrappeso rispetto al target minimo che aveva imposto la Federazione. Ciò aveva chiaramente influito negativamente su più aspetti della monoposto, in primis l'agilità, ma anche su altre caratteristiche, limitando le possibilità di intervenire sul bilanciamento. Durante la stagione, gli ingegneri iniziarono a lavorare per diminuire il peso, tanto che in Spagna quell'anno vi furono dei problemi che, come confermò Red Bull al tempo, furono causati da un dispositivo alleggerito per recuperare qualche grammo. 

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Erik Junius

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Se già durante il 2022 la RB18 era riuscita a diventare la vettura di riferimento, un anno dopo la sua diretta discendente si è imposta come dominatrice assoluta della stagione, centrando ben 21 vittorie su 22 appuntamenti. Indubbiamente vi sono diversi fattori che hanno giocato a favore, come l'aver progettato una vettura con un'ampia finestra di funzionamento oppure il fatto che i rivali abbiano realizzato di aver sbagliato direzione in termini di sviluppo, tanto che sia Mercedes che Ferrari hanno progressivamente abbandonato la loro filosofia iniziale.  Tuttavia, secondo il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, è stata proprio la riduzione del peso l'elemento che ha permesso di fare il grande salto in avanti.

Alla domanda di Motorsport.com se la Red Bull avesse capito perché la RB19 fosse così dominante, Horner ha risposto: "Bisogna ricordare che con la RB19 c'era un gran numero di componenti che provenivano dalla RB18: cambio, gran parte delle sospensioni e metà del telaio. Per quest'anno è stato effettivamente un taglia e cuci". 

"L'aspetto più significativo che siamo riusciti a risolvere è stato il peso. Eravamo talmente in ritardo rispetto alle nuove norme del 2021 [i regolamenti inizialmente avrebbero dovuto essere introdotti nel 2021 prima che venissero posticipati a causa della pandemia], a causa della battaglia per il campionato, che la vettura del 2022 era un po' troppo pesante". 

Red Bull Racing RB19, dettaglio tecnico

Photo by: Giorgio Piola

Red Bull Racing RB19, dettaglio tecnico

"Siamo quindi riusciti a togliere 20 chili dalla vettura per quest'anno e a sistemare alcune imperfezioni. Ma c'erano moltissime parti di ricambio e alcuni componenti hanno vinto, nel caso di Max, 19 gare quest'anno e 15 l'anno scorso, quindi la combinazione dei due è di 34 gare".

Horner ritiene che la riduzione del peso sia stato il passo più importante tra la RB18 e la RB19, e ha detto che sono stati trovati miglioramenti in tutte le aree, il che ha permesso di trarre numerosi benefici anche in termini di bilanciamento e gestione delle zavorre: "Abbiamo diminuito il peso un po' ovunque. Non c'è stata un'area specifica in cui è stato possibile ridurre [sensibilmente] il peso. Ci sono stati solo guadagni marginali in tutte le aree. Credo che questa sia stata la differenza fondamentale tra la vettura 2022 e quella 2023".

L'anno passato, infatti, vi sono state vetture, come la AT03, che hanno pagato negativamente il peso eccessivo di alcuni componenti, tra cui il telaio. Come si può immaginare, la Red Bull è rimasta sovrappeso per l'intera stagione 2022 nonostante gli interventi e parte del lavoro di alleggerimento è stato completato solo in inverno, come confermato dallo stesso Horner.

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