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F1 | Red Bull: Jos Verstappen incendiario, tocca a Max spegnerlo

Papà Jos ha accusato Horner di aver bandito la sua presenza alla Legends Parade e Christian si è dichiarato estraneo dalle scelte. E' evidente che l'olandese cerca ogni occasione per attizzare la polemica contro il team principal, ma se il figlio che vorrà restare nel team di Milton Keynes nel 2025 dovrà neutralizzare il genitore.

Jos Verstappen

Dopo la tempesta che ha travolto la Red Bull tra febbraio e marzo, la squadra si è chiusa a riccio. La strategia comunicativa è stata basata sul far parlare la pista, con la speranza (fin qui confermata) che sarebbero arrivati solo messaggi molto positivi.

Il piano ha funzionato, l’obiettivo di far finire nel dimenticatoio le spinose vicende di fine inverno è andato avanti spedito. Tuttavia, nel weekend di casa la Red Bull si è ritrovata a dover fare i conti con la variabile meno controllabile nel sistema, ovvero Jos Verstappen.

È bastata una scintilla, legata alla Legends Parade, una parata di vecchie glorie organizzata dal circuito austriaco che si terrà domenica prima del Gran Premio. In pista ci saranno Gerhard Berger, sulla Ferrari del 2022, David Coulthard e Patrick Friesacher rispettivamente su Red Bull RB1 e RB8, più Emersone Fittipaldi sulla Lotus 72 e Johnny Herbert che guiderà la Lotus con cui Elio De Angelis conquistò il Gran Premio d’Austria del 1982.

Secondo Jos Verstappen anche lui avrebbe dovuto essere in pista, ma la sua presenza sarebbe stata bandita da Christian Horner. Il carattere vulcanico di Verstappen sr. è noto, ed infatti sono apparse (sul consueto media olandese De Telegraaf) dichiarazioni al veleno.
“Negli ultimi giorni ho sentito da diverse persone che Christian Horner ha fatto tutto il possibile per assicurarsi che non guidassi – ha dichiarato Verstappen sr. – pensavo me lo dicesse in faccia, ma non è stato così”.

Jos Verstappen con Helmut Marko

Jos Verstappen con Helmut Marko

Foto di: Red Bull Content Pool

Sul sito olandese Formula 1 è andato oltre: “Ho completamente chiuso con lui. Sembra un asilo nido. Avrei potuto guidare, ma me ne sono andato. Ho trovato l’atteggiamento di Horner infantile e questo spiega che persone è”.

Ovviamente nella consueta conferenza stampa dei team principal è stata chiesta a Horner una replica alle dichiarazioni di Verstappen sr.
“La Legends Parade è qualcosa che viene organizzata dal circuito - ha spiegato – e non c’è stato alcun veto da parte mia”. C’è chi ha sottolineato che lo stesso circuito è di proprietà della Red Bull, ma poco cambia, le due parti sono su due posizioni molto diverse. “In passato non ho mai avuto alcun problema con i padri dei nostri piloti – ha concluso Horner – non ho idea della natura dei problemi di Jos, ma onestamente non ho nulla da aggiungere”.

Contrariamente a quanto avvenuto nel mese di marzo, Helmut Marko si è sfilato dalla vicenda decidendo di non commentarla. “Il mio interesse è focalizzato sulle prestazioni della squadra – ha sottolineato - abbiamo un team incredibile e dei grandi piloti. Max è il migliore al mondo, è arrivato nella nostra squadra quando era molto giovane ed è cresciuto sia come persona che come pilota, oggi il modo in cui si comporta ed il suo metodo di lavoro sono eccezionali. Ed è questo è il mio interesse principale. Poi, non puoi controllare tutto nella vita, non si possono controllare i rapporti con i padri, e ripeto: la mia attenzione è rivolta alle prestazioni dei nostri piloti e del nostro team”.

Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing

Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing

Foto di: Mark Sutton

Sotto la cenere il fuoco brucia ancora, ma lo scenario non è più quello di tre mesi fa. La figura di Horner oggi è decisamente più forte e le dichiarazioni rilasciate da Max Verstappen (per la prima volta giovedì ha detto pubblicamente che nel 2025 sarà ancora in Red Bull) hanno ulteriormente rassicurato il team principal della Red Bull.
“Max ha confermato ciò che ci era chiaro fin dall'inizio”, ha commentato Horner con soddisfazione pur sapendo che non è andata proprio così. Il tutto mentre Toto Wolff continua incessantemente ad alimentare voci di mercato secondo le quali Verstappen potrebbe decidere di cambiare aria. “Se vuole un Verstappen per il prossimo campionato – ha dichiarato sorridendo Horner riferendosi a Wolff - Jos credo sia disponibile”.

Toto Wolff, Team Principal e CEO di Mercedes-AMG F1 Team

Toto Wolff, Team Principal e CEO di Mercedes-AMG F1 Team

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Come nelle migliori telenovele è subito arrivata la risposta di Wolff. “Jos? Non è neanche male – ha replicato il team principal della Mercedes – ma per noi la cosa più importante è guardare alle prestazioni della squadra. Credo che se riusciremo ad avere una macchina competitiva i piloti veloci vorranno guidare per noi, oggi eravamo tre decimi e mezzo più lenti, quindi sappiamo di dover migliorare, ma sappiamo che se saremo in grado di tornare dove vogliamo essere allora diventeremo una buona opzione per Max”.

Nel paddock gli addetti ai lavori sono tutti convinti che Verstappen resterà alla Red Bull per la stagione 2025, poi per il futuro più a lungo termine si vedrà. Ciò che invece oggi appare più nebuloso è il rapporto tra Horner e Verstappen sr., una mina vagante per una Red Bull a caccia di stabilità.

È possibile che la palla prima o venga passata a Max, ed a quel punto sarà lui a dover fare delle scelte, ovvero chiedere al padre di prendersi una lunga pausa evitando di essere presente in pista nei weekend di gara o decidere di cambiare aria.

Nel breve periodo prevale la prima ipotesi, c’è un mondiale da vincere ed un’aria tornata faticosamente respirabile non può essere messa a rischio da una mina vagante come papà Jos. Fosse per lui il figlio dovrebbe lasciare la squadra seduta stante, cosa che non accadrà perché Max già da tempo ha iniziato a decidere in modo autonomo, ma a lungo termine la partita è ancora aperta.

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