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F1 | Red Bull: il talento di Max non basta, carenze nel team

L'olandese è piuttosto laconico: “Ci stiamo rendendo la vita difficile a causa dei nostri problemi". Verstappen sa di aver perso la battaglia per la pole a causa di un errore a curva 5, ma è consapevole anche che deve metterci del suo per coprire le carenze nel lavoro della squadra: "Abbiamo una buona velocità, ma tutto dipenderà dal degrado delle gomme e non abbiamo dati per capire cosa fare. Sarà un GP alla cieca".

Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Max Verstappen lancia messaggi. Il campione del mondo non è mai stato particolarmente loquace, e nelle rare occasioni in cui ha alzato i toni, è spesso finito sotto processo a causa di dichiarazioni troppo pepate.

Max è maturato, non solo in pista, ma anche davanti ai microfoni e ieri ne ha dato una dimostrazione. Nessuna parola fuori luogo, ma un’analisi chiara indirizzata alla sua stessa squadra: c’è qualcosa che non va.

Il tutto dopo l’errore alla curva ‘5’ che gli è costato l’assalto finale alla pole position, obiettivo che è stato decisamente alla sua portata, come confermava la classifica dei tempi a pochi secondi dal termine della qualifica di Miami.

La Red Bull di Verstappen, Re le due Ferrari che hanno conquistato la prima fila a Miami

La Red Bull di Verstappen, Re le due Ferrari che hanno conquistato la prima fila a Miami

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La missiva di Verstappen è chiara: ho commesso un errore per cercare di recuperare una situazione non semplice, determinata da un lavoro che nel box Red Bull non procede come dovrebbe.

Non è una sparata, ma la corretta analisi di quanto visto nei primi due giorni di attività sulla pista di Miami, ovvero una Ferrari molto solida e una Red Bull alle prese con problemi che impattano sul programma di lavoro del weekend.

Su una pista inedita per tutti, Verstappen ha pagato un prezzo pesante: solo 14 giri nella sessione FP1 (di cui 5 lanciati) zero nella FP2, e un sabato in cui ha dovuto rincorrere il tempo perso il giorno precedente.

Max Verstappen, Red Bull Racing, parla con Charles Leclerc, Ferrari, dopo le qualifiche

Max Verstappen, Red Bull Racing, parla con Charles Leclerc, Ferrari, dopo le qualifiche

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Da qui un feeling con la pista non ideale, e l’errore (arrivato quando ha dovuto dare tutto il possibile) che non gli ha consentito di lottare per la pole position fino alla bandiera a scacchi.

“Ci stiamo rendendo la vita difficile a causa dei nostri problemi – ha commentato Max dopo il terzo posto in qualifica - sono stato sorpreso nel vedere che siamo stati anche in lotta per la pole. Ma se avessimo avuto un weekend pulito e senza imprevisti, credo che avremmo espresso tutt’altro potenziale, oggi avrei dovuto avere una fiducia maggiore con la macchina per provare a tirare fuori tutto il possibile, me per farlo avrei dovuto girare di più. In pratica ho iniziato davvero ad imparare la pista solo oggi”.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Quando gli è stato chiesto se tutto sommato è contento di prendere il via della gara dalla parte pulita della pista, Verstappen ha ribadito il concetto: “Non ho idea di come sia il grip nella fila destra o sinistra, non sono mai stato in grado di provare una partenza. Questo dato riassume un po' quello che fino a questo momento è stato il mio weekend, le nostre procedure di lavoro al momento non sono all’altezza di quelle dei nostri avversari, se lo fanno loro dovremmo poterlo fare anche noi”.

Max non alza la voce, parla con tono pacato, ma il messaggio arriva comunque ed anche in modo chiaro. La Ferrari sista confermando tappa dopo tappa una squadra solidissima, la Red Bull no.

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A Miami i problemi sono iniziati in FP1 con il surriscaldamento della trasmissione, e durante la sostituzione del cambio i tecnici hanno commesso un errore che ha messo fuori uso il sistema idraulico, imprevisto costato a Max tutta la sessione FP2. Da qui l’inizio di un inseguimento non facile, che ha portato Verstappen a dover prendere il via della gara dietro le due Ferrari.

L’olandese sa che potrà contare su una buona velocità di punta, ma ci sono ancora delle incognite sul suo passo gara poiché non ha completato alcun long-run nel corso di venerdì e sabato.
“È difficile sbilanciarsi in vista della corsa – ha confermato – si, abbiamo una buona velocità di punta ma loro (la Ferrari) hanno più performance nelle curve. Tutto alla fine dipenderà dal degrado delle gomme, soprattutto a causa delle temperature molto elevate, ma non abbiamo dati per capire cosa potremo fare, quindi sarà un Gran Premio un po' alla cieca”.

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