Red Bull: Hulkenberg sogna, ultima chiamata per Albon
Il tedesco vede avvicinarsi la possibilità di essere al via del prossimo Mondiale con la squadra di MIlton Keynes. Per Alexander Albon la trasferta in Turchia è probabilmente l’ultima opportunità per ribaltare una situazione che mette a rischio la sua carriera in Formula 1.

Sono giorni intensi quelli che sta vivendo Alexander Albon. Ufficialmente la Red Bull non ha comunicato nulla in merito alla scelta del pilota che affiancherà Max Verstappen nel prossimo Mondiale di Formula 1, ma il tempo scorre.
Un tempo che nelle ultime settimane non ha giocato a favore del ventiquattrenne anglo-thailandese, che dopo aver trovato il podio nel Gran Premio del Mugello ha infilato una serie di weekend negativi che non sono un incentivo per la squadra a scegliere in suo favore.
Nel paddock c’è chi sussurra che Albon sia ai titoli di coda e che Nico Hulkenberg sia pronto in pole position per essere al via nel 2021 al fianco di Max Verstappen. Questa l’ipotesi più probabile, ma occorre attendere l’ufficialità per essere certi di una decisione che rappresenterebbe un passaggio storico per la Red Bull.
Per capire la portata di questa scelta bisogna partire da un dato: l’ultimo pilota non proveniente dal vivaio ad aver corso per la squadra di Milton Keynes è stato Mark Webber, che approdò nel team nel 2007 restandovi per sette stagioni.
Dopo Webber la strategia ha portato in Red Bull sei piloti: Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat, Max Verstappen, Pierre Gasly e lo stesso Albon. Un sistema che ha funzionato per anni, con passaggi diretti dal vivaio alla Toro Rosso e successivamente alla Red Bull, un meccanismo che oggi sembra però essersi inceppato.
Il caso Albon rischia di essere ancora più atipico rispetto a quanto accaduto in passato. Mentre Vettel e Ricciardo hanno concluso l’avventura in Red Bull passando in squadre avversarie, nel caso di Kvyat e Gasly la delusione dovuta alla ‘bocciatura’ è stata in parte mitigata dalla possibilità di tornare in Toro Rosso, restando comunque in Formula 1.
Albon senza piano ‘B’?
Nel caso di Albon, qualora fosse escluso dai piani della Red Bull, rischia invece di non esserci un piano ‘B’. L’Alpha Tauri ha già confermato Gasly per il 2021, e tutto fa pensare che al suo fianco arriverà Yuki Tsunoda, pilota portato in Europa dalla Honda e passato nel Red Bull Junior Team a partire dal 2019.
L’unica incognita riguarda l’ottenimento della super licenza F1, un traguardo che il giapponese dovrebbe raggiungere nel doppio appuntamento in Bahrain che concluderà la stagione di Formula 2.
Tsunoda nella classifica di campionato è attualmente terzo (con 147 punti) seguito da Christian Lundgaard (145) e dal tandem Robert Shwartzman-Nikita Mazepin a 140. Se concluderà la stagione nelle prime cinque posizioni, otterrà automaticamente la super licenza, un obiettivo in discesa ma ancora non certo al cento per cento.
Il futuro di Albon potrebbe essere legato a questo (poco prevedibile) scenario, altrimenti le porte della Formula 1 potrebbero chiudersi. Non è da escludere un’offerta da terzo pilota, un contentino che però lascerebbe Albon fermo ai box per tutto il 2021, stagione in cui la Red Bull avrà anche due suoi giovani in Formula 2 (Juri Vips e Liam Lawson) intenzionati a farsi strada.
Uno scenario da incubo per Albon, che quattordici mesi fa festeggiava la promozione lampo in Red Bull dopo mezza stagione in Toro Rosso, e che oggi rischia di trovarsi alla porta del paddock senza la garanzia di poter rientrare.

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Location | Istanbul Park |
Piloti | Nico Hulkenberg , Alexander Albon |
Team | Red Bull Racing |
Autore | Roberto Chinchero |
Red Bull: Hulkenberg sogna, ultima chiamata per Albon
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